Toro Rosso STR8: nuova filosofia a Faenza

F1
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
5 Febbraio 2013 - 08:30
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La Scuderia Toro Rosso ha presentato a Jerez la sua nuova monoposto per la stagione 2013. La presentazione di fronte ai fotografi è stata organizzata dal main sponsor della scuderia di Faenza, CEPSA.

La nuova vettura si chiama STR8, e segna un discreto cambiamento rispetto alla STR7 che ha corso nel 2012. Invariata la coppia di piloti, con Jean-Eric Vergne e Daniel Ricciardo saranno al volante anche in questa stagione. Nuova invece la gestione tecnica. A lavorare alla nuova vettura la squadra del progettista Luca Furbatto, in Toro Rosso dal 2012. A supervisionare il tutto James Kay, direttore tecnico da settembre.

Conseguenza di questi cambi al vertice è il fatto che la nuova Toro Rosso, all’ultimo anno di motorizzazione Ferrari (passerà al Renault nel 2014), abbandona il progetto del doppio fondo sviluppato con la precedente monoposto ma, al tempo stesso, mostra uno studio delle fiancate davvero notevole. Le bocche di areazione sono piccole e concentrate nella metà superiore delle fiancate, per lasciare spazio ad una rastremazione davvero marcata già dalla parte appena inferiore, per sfruttare la quantità maggiore possibile di aria da indirizzare al retrotreno, specialmente nella zona degli scarichi.

La sospensione anteriore è ancora una push-rod. Anche per la Toro Rosso, quindi, nessuna inversione di tendenza al pull-rod come per Ferrari e Mclaren, al momento le uniche due ad aver adottato la nuova soluzione (la Ferrari già dal 2012)

Il muso è stato rivisto grazie all’adozione del Vanity Panel. La nuova versione è molto alta e filante, ma soprattutto molto sottile, il che potrebbe dare qualche problema.

A proposito di musi alti, viste anche la Ferrari e la Mercedes, mi chiedo come si sia potuto rivedere la regola sull’altezza dei musi peggiorandola. Ho già spiegato più di una volta la mia posizione a riguardo: se si vogliono evitare rischi in casi incidenti a ‘T’, in cui il muso di una vettura ne colpisce lateralmente un’altra, bisogna imporre un’altezza massima del muso alla fine dello stesso. Il Vanity Panel è un palliativo per far digerire meglio queste vetture al pubblico, ma il problema non è affatto risolto.

A pensar male a volte si indovina, ma credo che le squadre si siano opposte a dei musi bassi per la complicazione di dover riprogettare completamente tutte le vetture. Gli attuali musi permettono di incanalare una grande quantità di aria nel sotto scocca. Imponendo dei musi bassi, tutta l’aerodinamica attuale verrebbe compromessa. Da qui il probabile veto e questa soluzione ‘di mezzo’ che in realtà non serve a nulla.

Detto questo, la Toro Rosso ha da riscattare una stagione deludente nel 2012, soprattutto rispetto alla 2011 in cui Buemi e Alguersuari avevano ottenuto dei discreti risultati. Le complicazioni del doppio fondo, con un baricentro vettura più alto, sono state eliminate. Sarà quindi da valutare se la nuova vettura, in teoria più ‘semplice’ da gestire potrà dare l’opportunità a Vergne e Ricciardo, alla seconda stagione da compagni di squadra, di ottenere i risultati sperati invano nel 2012.

In bocca al lupo a loro e alla Toro Rosso, che anche se sempre più vicina al mondo Red Bull mantiene ancora un’anima italiana.

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