Testgate: Mercedes e Pirelli impunite, ma le vere vittime siamo noi

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
21 Giugno 2013 - 14:45
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Una pacca sulla spalla, “dai, la prossima volta fate i bravi”, a Mercedes e Pirelli. E un cattivissimo divieto di far provare i giovani piloti alla Mercedes nei prossimi test. Questo il risultato della pagliacciata messa in atto dal Tribunale della Fia, che per tre settimane ha tuonato a destra e a sinistra per poi punire quelli che veramente, alla F1 tengono ancora. Cioè noi.

Perchè dalla sentenza di oggi traspare questo. Vale a dire che ci sono ancora dei poveri pirla (io sono uno di questi) che si ostinano a seguire questo sport nella speranza di vederci ancora qualcosa di genuino. Mentre ormai, ai piani alti, si pensa solo a gestire il baraccone e a far quadrare i conti (quelli personali, soprattutto).

La messa in scena del processo è servita unicamente a far vendere qualche giornale in più, e a sponsorizzare meglio la Formula 1. D’altronde, bene o male l’importante è che se ne parli. Per il resto, è stata tutta una porcata in grande stile, dalla quale la Mercedes ne è uscita con un test di 1000 km con vettura 2013, alla faccia degli altri.

Se la condanna, però, è giusto l’esclusione da un test per i giovani piloti (che intanto si ammazzano al simulatore), che nessuno si scandalizzi se da qui alla fine dell’anno le altre squadre verranno trovate in giro per il mondo a provare con tre macchine, per 3000 chilometri e rigorosamente per fatti loro.

Che la regola sulla restrizione dei test fosse una stronzata (scusate i francesismi, oggi gira così), lo si era capito da tempo, ma con oggi questa regola diventa a tutti gli effetti parte del passato, perchè il precedente ormai è creato e tutti in un modo o nell’altro potranno giustificare un eventuale test svolto in giro per il mondo.

Tanto, visto il tenore della difesa Mercedes (“se siamo colpevoli noi lo è anche la Ferrari. Sì, usava la macchina 2011, ma è simile a questa!”), qualsiasi giustificazione potrà essere ritenuta valida. Come ai tempi di scuola, quando in un anno ti giocavi il bonus di 15 nonne morte per non farti interrogare.

Quello che fa più imbestialire è come si monti un processo dalle intenzioni super bellicose, con richiesta di documentazione, mail, fatti e misfatti, quando poi alla luce dei fatti il verdetto è di una ridicolaggine quasi offensiva. E visto il finale, mi viene da pensare a questo punto (male, magari ci prendo), che il tutto sia stato esclusivamente una montatura ad arte per permettere alla Mercedes di rimettersi in qualche modo in carreggiata dopo aver sbagliato la quarta vettura di fila. Perchè, altrimenti, mi viene molto difficile pensare che un Tribunale serio, atti alla mano, non squalifichi una scuderia che in barba al regolamento sportivo:

– Gira per 1000 km con la macchina 2013
– Prova gomme 2014 E nuove gomme 2013
– Invita i piloti ad utilizzare caschi anonimi.

Pertanto, visto che non ho più fiducia negli organi che controllano la F1, questa farsa passerà alla storia come l’aiutino per eccellenza fornito alla Mercedes, con la complicità della Pirelli e della stessa Federazione che dovrebbe garantire il rispetto delle regole del Mondiale.

C’è però una domanda che mi sto ponendo in questi minuti. Se a svolgere questo ‘finto’ test anonimo fosse stata, invece che la Stella a tre punte, un’altra squadra, meno importante economicamente e politicamente, come si sarebbe conclusa questa storia? Solamente con una pacca sulla spalla? Ci credo veramente poco.

In ogni caso, questo episodio non fa che accrescere il numero delle figure vergognose alle quali da anni siamo costretti ad assistere in nome di una passione per uno sport, che sport forse non è più.

Tristezza e delusione, ancora una volta.

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3 Commenti su “Testgate: Mercedes e Pirelli impunite, ma le vere vittime siamo noi”
speedmad dice:

Secondo me l’angolo legale che la Mercedes ha preso tirando in ballo la Ferrari e citando il regolamento che – ed io stesso non lo sapevo – vieta anche i tests con gomme attuali eseguiti con macchine vecchie di due anni ha avuto molto peso, mettendo in luce una grossa pecca proprio a livello di regolamento. Poi e’ anche possibile che il fatto che Charlie Whiting fosse ben inzuppato nella cosa abbia fatto il resto. Riassumendo, Mercedes ha fatto il test forte di essere in una botte di ferro, e che se la FIA avesse dovuto applicare il regolamento avrebbe dovuto sanzionare la Ferrari e Whiting, che e’ organo della FIA stessa. Qui a mio parere avrebbe allora dovuto fare appello al tanto acclamato “spirito del regolamento” definendo che il test Ferrari era stato eseguito a seconda di tale spirito, Whiting – almeno da quello che si sa sul contenuto delle comunicazioni a riguardo – avrebbe anch’egli agito interpretandone lo spirito e la Mercedes venisse sanzionata per averne tratto vantaggio. Mi domando se con Mosley sarebbe andata nello stesso modo

Griforosso dice:

Per velocità ripropongo lo stesso post messo in un altro Blog di F1.
Ecco, ora credo sia chiaro a tutti come vanno le cose in F1. Se vai contro gli interessi di Ecclestone sono cavoli vostri. Ma quanto sarà costato ad Ecclestone tutto questo? Il Direttore, nel Suo blog, ricorda quello che scrisse a suo tempo. Rileggerlo e cercare di capire qualcosa di diverso è un esercizio impossibile ad una mente sana. Ora quando vedremo un GP ci dovremo chiedere chi sarà stato designato come vincitore. Non chi “HA” vinto il GP, ma chi è stato “autorizzato” a vincere. Tutto per lo spettacolo, per vendere bene i Prodotto e, conseguentemente, far guadagnare di più il Venditore. E noi dovremmo andare all’autodromo, pagare un biglietto dai 100 ai 500 Euro per un’ora e mezzo o poco più di “spettacolo” (non di gara), tornare a casa e sui vari blog presenti in internet scatenarci a sostenere le ragioni (?) o i meriti (?) dell’uno o dell’altro. Come tanti “impasticcati” da quello che il Potere Sportivo (FIA) ed Economico (Ecclestone) vogliono che la massa capisca e non quello che realmente è. Poi dovremmo fare l’abbonamento a Sky e pagare centinaia di Euro all’anno SEMPRE per far guadagnare Ecclestone e Sky che se la F1 diventa motivo di discussione e di rivendicazioni anche legittime comunque favorisce la vendita. Insomma torna ancora vero ed attuale il detto “Parlate anche male di me purché se ne parli”. Tanto la massa può comunque essere governata con giri e giri di parole e dove qualcuno che al fine una parola “possibilista” la trova sempre e cambia il punto di osservazione delle cose rendendo “accettabile” qualcosa che diversamente sarebbe solo esecrabile. E pensare che Inglesi e Tedeschi da sempre vorrebbero insegnarci la sportività, la lealtà, l’onestà. Intanto però, se andiamo indietro negli anni, chi ha imbrogliato ? Vediamo un po’:
— Tyrrel al tempo dei Mondiali vinti faceva discutere per le sue benzine dall’odore così diverso a tutte le altre oppure dai serbatoi supplementari d’acqua che venivano riempiti a fine gara (allora il controllo del peso minimo era, anche a fine gara, con tutti i liquidi a bordo);
— Brabham/BMW al tempo del Mondiale vinto con Piquet ed il cui proprietario del Team era Ecclestone. Lettera di scuse, firmata Ecclestone, inviata a Enzo Ferrari con tante scuse per aver vinto un Mondiale con una macchina irregolare. Lettera che Ferrari fece pubblicare da Autosprint con traduzione del testo in italiano a fronte.
— BMW, non in F1 ma nell’Europeo Turismo degli anni fine 60 primi 70. Cadringher, a Monza, verificò una BMW ufficiale trovando che la carrozzeria era stata assottigliata molto oltre i limiti consentiti (se non ricordo male su AS lessi che erano riusciti a bucare il tetto della vettura con la semplice pressione di un dito della mano).
— McLaren dell’era Ron Dennis. A parte la stra-conosciuta spy-story a danno Ferrari ricordo un reclamo dello stesso Dennis al termine di un GP del Brasile (mi sembra) sostenendo che alcune parti aerodinamiche della Ferrari fossero fuori norma. Subito la FIA si apprestò a fare le misurazioni ma scoprì che…. non aveva gli strumenti tecnici giusti per provvedere. E non li avevano, nemmeno, gli altri Teams. Lo aveva la Ferrari e dovettero chiedere lo strumento al Reclamato per scoprire, poi, che comunque la Ferrari era assolutamente in regola.
Bene ora comunque siamo noi Italiani ad essere i truffatori, i disonesti ecc… Ma forse da MOLTO fastidio che l’Italia abbia:
— Uno dei piloti LEGGENDA come Tazio Nuvolari;
— Marchi prestigiosi come Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Lamborghini;
— Che nel Kart abbia una qualche forma di egemonia per qualità e risultati tecnici;
— Che un Osella abbia fatto o contribuito a far fallire marchi come Chevron e Lola;
— Che l’elettronica con cui Renault e Ford hanno vinto i loro mondiali in F1 sia stata della Magneti Marelli;
— Che una Dallara abbia fatto o contribuito a far fallire marchi come Chevron, Ralt, Lola, ecc… con la qualità delle sue F3, F GP2, varie F Renault, F Indy ecc….;
— Che la Tatuus stia percorrendo una strada simile a quella Dallara.
E Inglesi, Francesi, Tedeschi cosa fanno ? Magari ottengono, come le Aston Martin o le Porsche, condizioni tecniche favorevoli per poter finalmente vincere contro la sempre fortissima Ferrari.
Bah, cosa si può fare contro un potere così arrogante ?
Un saluto a tutti gli Appassionati e sempre VIVA FERRARI, fausto bura

Alessandro dice:

Dato che la pena è stata solo questa farsa, davvero, che tutte le scuderie vadano a fare test liberamente! Nel caso, però, che la FIA dovesse agire pesantemente, come in teoria e in pratica doveva agire nei confronti della Mercedes, le scuderie dovranno minacciare di abbandonare la F1. Purtroppo, penso, ci vuole questo pugno di ferro: “Non hai punito la Mercedes per un fatto così antisportivo? Bene, allora non puoi punire nemmeno noi. A meno che non rendi possibili i test liberamente a tutti quanti, da ora in poi e per tutti i campionati a seguire. Altrimenti bye bye e chi s’è visto s’è visto”. Voglio vedere se la FIA vorrà perdere, una dietro l’altra, le varie scuderie e portare la F1 alla chiusura! Anche se sono sicuro che nessuno avrà il coraggio di intraprendere una simile strada…

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