Ehrlacher conquista la quarta vittoria dell’anno nella corsa più imprevedibile del 2025. Santoso vince nel TCR Asia
Non basterebbe mezz’ora per riassumere a parole quanto accaduto in Gara 2 nel TCR World Tour di scena a Zhuzhou. La pioggia ha iniziato a cadere sul tracciato cinese prima del via, le carte hanno continuato a rimescolarsi curva dopo curva. In un primo momento Santiago Urrutia sembrava poter tornare al successo dopo due anni, ma lo stop di Esteban Guerrieri e la Safety Car hanno scritto tutto da capo.
Quattro minuti finali dopo la ripartenza in cui Yann Ehrlacher è volato via, aiutato dall’uruguaiano, conquistando la quarta vittoria del 2025 davanti a Mikel Azcona, che ha dovuto lottare contro Néstor Girolami facendosi carico anche del suo paraurti posteriore per circa metà gara. Terzo Thed Björk, che dopo un via non proprio brillante, si è fatto spazio tra tutti gli avversari, trovandosi per qualche istante nuovamente a macinare punti in più dell’avversario in campionato.
Ora i due sono nuovamente più lontani, con 35 punti a separarli, ma ancora tre gare da disputare tra Cina e Macao.
Nel TCR Asia si è invece disputata l’ultima gara valida per l’assegnazione del titolo, con Benny Santoso nuovamente vincente davanti a Yang Haojie e a Sean Chang Chien Shang, il quale – grazie anche al ritiro prima del via di Diego Morán – ha potuto correre con serenità verso la conquista del titolo di campione nella serie asiatica.
CRONACA DELLA GARA
La pioggia ha iniziato a cadere prima del via della corsa, ma non abbastanza consistentemente da obbligare la direzione gara a dichiararla bagnata, così è stata discrezione di squadre e piloti scegliere con che gomme partire.
Il primo grande colpo di scena si è verificato all’inizio del giro di formazione con Diego Morán rimasto fermo sulla griglia di partenza. Il pilota ecuadoriano è stato quindi spinto in pit lane dai commissari di pista, prima che il resto delle vetture tornasse sul rettilineo principale. L’alfiere di Honda non è poi riuscito a prendere il via della corsa, mettendo così fine alle proprie speranze di gloria.
Allo spegnimento dei semafori, partenza perfetta di Girolami che ha preso la prima posizione su Urrutia alla staccata della prima curva, anche se finendo lungo oltre la linea bianca. Il pilota di Lynk & Co è stato quindi attaccato anche da Guerrieri alla staccata della terza curva, ma il portacolori di Honda è stato velocemente sopravanzato da Azcona, Ehrlacher e Michelisz, precipitando di diverse posizioni.
Buona la partenza di Björk che ha preso l’ottava posizione, salvo poi perderla nuovamente con Brown e Comte saliti rispettivamente ottavo e nono, anche se lo svedese non si è dato per vinto e al principio del secondo passaggio è tornato davanti al vincitore di Gara 2, lanciandosi subito all’attacco e al sorpasso dell’australiano. Nella medesima manovra ha provato a sbarazzarsi anche di Guerrieri, ma in questo caso gli è servita qualche curva in più per portarsi davanti alla Honda.
La lotta per l’ottava piazza tra Guerrieri e Brown ha quindi permesso a Comte di frapporsi tra i due litiganti, salendo al nono posto all’inizio del terzo giro. Nello stesso passaggio intanto la direzione gara ha invitato Girolami a restituire a Urrutia la prima posizione a causa del sorpasso, probabilmente non giudicato regolare al via.
Alla fine della terza tornata Guerrieri è tornato ai box mentre occupava l’ottava posizione per montare le gomme da bagnato e provare una strategia differente rispetto al resto del gruppo. Il giro successivo ha visto la replica anche da parte del suo compagno di squadra Ignacio Montenegro.
Il quarto passaggio è stato quello in cui Girolami ha ridato la prima posizione a Urrutia, ma questo ha portato l’argentino e Azcona a lottare per la seconda, con diversi contatti tra i due, che hanno addirittura visto il sudamericano perdere il proprio paraurti anteriore, il quale si è incollato al posteriore dell’iberico, gravato da questo momento di una zavorra extra.
La loro battaglia ha permesso a Urrutia di scappare – mettendo in un solo giro due secondi di margine -, ma allo stesso tempo a Ehrlacher, Michelisz, Ma e Björk di attaccarsi alla lotta per il secondo posto. Intanto i due compagni di BRC Squadra Corse hanno continuato ad avvicendarsi.
Il gruppetto di mischia ha consentito alle altre due Lynk & Co di sopravanzare Michelisz, con Ma che nel mentre ha fatto passare Björk, ponendosi quindi in difesa dei due contendenti al titolo. La battaglia si è infiammata anche in casa Cyan Racing, con lo svedese che ha provato a infastidire il francese una volta arrivato negli scarichi dell’avversario.
Al sesto giro, proprio quando il paraurti di Girolami si è staccato da quello di Azcona, quest’ultimo è rientrato in pit lane lasciando la seconda piazza all’argentino e facendo salire di conseguenza anche Ehrlacher e Björk. Lo spagnolo, probabilmente aveva messo la freccia in direzione box per farsi rimuovere il pezzo estraneo, ma rendendosi conto di averlo perso pochi istanti prima è tornato prontamente sul tracciato alle spalle di Michelisz.
La gara positiva finora, ma distrutta di BRC Squadra Corse, è stata ulteriormente negativizzata dalla penalità di cinque secondi inflitta a Michelisz per aver guadagnato vantaggio uscendo dai limiti del tracciato. Sia l’ungherese che lo spagnolo hanno dunque preso la posizione su Ma, proprio negli stessi istanti in cui Girolami ha perso la propria a vantaggio di Ehrlacher, che ha messo il #129 tra sé e Björk.
Il bicampione del TCR World Tour ha iniziato a faticare intorno a metà della corsa, lasciando prima spazio ad Azcona che è subito scappato da lui, quindi ha dovuto cedere il passo anche a Ma, con Comte pronto a sfruttare a sua volta l’occasione.
A nove minuti dalla fine Guerrieri si è fermato a bordo pista, per un problema tecnico, costringendo così la Safety Car a porsi in testa al gruppo, interrompendo anche la fuga di Urrutia, che intanto aveva accumulato quasi dodici secondi di margine.
Con poco più di due minuti residui più il giro addizionale, la corsa è ripresa con Ehrlacher che già alla staccata della prima curva ha conquistato la prima posizione, senza che Urrutia ponesse particolare resistenza sul compagno di squadra, rimandando nuovamente l’appuntamento con il successo che manca da due anni.
Björk è andato successivamente all’attacco di Girolami, prendendosi la posizione anche su Urrutia; più preciso è stato invece Azcona che ha provato a mettersi provvisoriamente in seconda posizione, prima di essere ripassato non solo dallo svedese, ma anche da Girolami.
L’argentino, cercando di tornare secondo, è entrato in contatto con la Lynk & Co, intraversandosi e crollando scivolando quarto. Davanti Azcona è intanto tornato a prendersi la seconda posizione davanti a Björk, mentre a centro gruppo Michelisz ha provato a difendersi da una lunga serie di vetture. L’ungherese, tamponato da Comte, è stato spinto fuori dalla pista, permettendo a Ma di salire in quinta piazza.
Un nuovo contatto tra i due ha questa volta spedito Michelisz contro la 03 FL di Ma, consentendo a Brown e Comte di salire in classifica contendendosi il quinto posto, con Urrutia che a sua volta ha provato a infilarsi nuovamente nella lotta.
Tutto il caos generato alla ripartenza ha intanto permesso a Montenegro di risalire fino alla Top10, con l’argentino che nelle battute finali ha dovuto difendere la nona piazza da Michelisz.
In conclusione del sedicesimo giro, Yann Ehrlacher ha conquistato la quarta vittoria del 2025 precedendo Mikel Azcona di oltre tre secondi, con Thed Björk nuovamente sul podio, il quale ha però perso otto punti sul rivale in campionato scendendo a -35.
Il quarto posto è quindi finito nella mani di Néstor Girolami con una vettura mancante di tanti parti di carrozzeria (l’argentino ha perso anche una delle minigonne, ndr), quindi Aurélien Comte davanti a Santiago Urrutia e Will Brown.
Ottava piazza per Ma Qing Hua, seguito da Ignacio Montenegro, Norbert Michelisz (retrocesso poi tredicesimo dopo la penalità) e Ryan MacMillan che proprio all’ultima curva, finendo lungo, ha perso l’opportunità di chiudere ottavo, riuscendo però a terminare ugualmente tra i primi dieci. L’australiano ha dovuto oltretutto parcheggiare la sua Hyundai appena dopo il traguardo, a causa di un contatto sul finale con la Honda, che gli ha danneggiato il braccetto della sospensione.
Undicesimo piazzamento conquistato da Lo Sze Ho seguito dal suo connazionale Victor Chan. La tredicesima piazza con annessa ultima vittoria nel TCR Asia è andata nelle mani di Benny Santoso che ha replicato il risultato di ieri. Alle sue spalle sul podio anche Yang Haojie e soprattutto Sean Chang che, grazie al terzo posto, ha conquistato il titolo di campione asiatico 2025.

Immagine di copertina: TCR World Tour
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