La Civic FL5 conquista il primo successo nella serie, la lotta per il titolo si infiamma con la collisione tra i due contendenti
Il primo successo targato Honda nel TCR World Tour è arrivato nel contesto più atteso dal suo pilota Néstor Girolami, ossia il round argentino di Villa Mercedes. “Bebu” ha sfruttato al massimo la pole position della griglia invertita e ha comandato gara-2 dalla partenza all’arrivo, portando in trionfo la Civic FL5 che naturalmente non si era mai imposta a livello internazionale oltre alla vittoria di Niels Langeveld nel TCR Italy a Misano.
Una corsa conclusasi con un momento di grande pathos all’ultimo giro. I due principali pretendenti al titolo, Yann Ehrlacher e Norbert Michelisz, sono infatti venuti a contatto in un tentativo di sorpasso del pilota francese e la Lynk&Co è finita contro le barriere di protezione, costretta al ritiro a poche curve dalla bandiera a scacchi. Il quarto posto di Michelisz vale la testa del campionato, ma ci sarà quantomeno un’investigazione post-gara per verificare meglio quanto successo.
Podio completato da Ma Qinghua e Robert Huff, autore di una grande partenza e secondo per la maggior parte della manche ma poi superato con veemenza dal pilota cinese, prodottosi in una grande staccata al tornantino 12. Alle spalle di Michelisz ha concluso Santiago Urrutia, che ha preceduto Frédéric Vervisch e Thed Björk. Questi ultimi potrebbero però essere a loro volta passibili di sanzioni per i contatti verificatisi rispettivamente con Pedro Cardoso e Fabián Yannantuoni.
Bernardo Llaver ha beneficiato proprio dell’incidente di percorso di Cardoso per conquistare la vittoria nel TCR South America al volante della Toyota del Team Argentina. Il brasiliano si è dovuto accontentare del secondo posto dopo avere lottato con i piloti del World Tour nei primi giri, grazie alla partenza in seconda posizione. Raphael Reis, partito ultimo per l’esclusione dalle qualifiche di ieri, si è classificato ottimo terzo precedendo il compagno di squadra Galid Osman. Ancora una volta sfortunato Ignacio Montenegro, vittima di una foratura e 15° assoluto al traguardo, settimo per la serie sudamericana complici i tanti ritiri di gara-2.
La gioia per la vittoria di ieri è durata poche ore per Mikel Azcona. Il basco non ha trovato la miglior partenza e le speranze di proseguire la sua risalita in campionato si sono esaurite subito, a causa di un contatto con Santiago Urrutia che lo ha spedito contro il muro della curva 2. Gli effetti dell’incidente non si sono percepiti subito, ma dopo la ripartenza dalla safety car intervenuta al primo giro il campione in carica ha compreso come la Hyundai #196 stesse soffrendo di forti problemi di handling. Mesto ritiro e possibilità di conferma del titolo WTCR vinto nel 2022 praticamente azzerate.
Diverse le schermaglie che hanno portato alla neutralizzazione immediata della corsa. Yannantuoni è finito contro le barriere per il sopracitato scontro con Björk trascinandosi dietro una pila di gomme, Frederick Balbi si è fermato in mezzo ad una chicane con una sospensione danneggiata e le vetture di Enrique Maglione e Matías Milla sono state costrette allo stop per contatti a centro gruppo.
In attesa che la Direzione Gara definisca l’interpretazione dei tanti episodi di questa gara-2, Michelisz si è riappropriato della testa della classifica con 270 punti contro i 266 di Ehrlacher e i 247 di Huff, che ha scavalcato Azcona fermo a 243. Nel campionato riservato alle squadre Cyan Racing ha aumentato ulteriormente il proprio vantaggio su BRC Racing portandosi a 644 punti contro 523.
Dopo la scorpacciata sudamericana, il TCR World Tour si ferma ora per un altro paio di mesi prima del triplo appuntamento consecutivo che chiuderà il campionato 2023. Il prossimo round è previsto per il weekend del 5 novembre sulla pista di Eastern Creek, Sydney, al fianco del TCR Australia.
Immagine copertina: TCR South America
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