Sotto la pioggia l’australiano stacca tutti, Azcona riapre il campionato col secondo posto, Ehrlacher rimonta ma perde il podio
Luci artificiali e tanta pioggia: questi gli ingredienti principali di gara-1 del TCR World Tour a Sydney. Una corsa partita con cielo sereno e stellato ma che ben presto si è trasformata in lotta per la sopravvivenza, a causa di un forte scroscio abbattutosi durante un regime di safety car: alla ripartenza, al settimo giro, con tutti i piloti su gomme slick si è verificata un escursione di gruppo alla curva 2 e il caos creatosi ha portato ad una interruzione con bandiera rossa per motivi di sicurezza.
Dopo altri due giri di neutralizzazione la manche è ripartita con un unico e solo dominatore: Will Brown, sull’Audi del team Melbourne Performance Centre. L’australiano ha preso la leadership già durante la tornata iniziale e sull’asfalto bagnato non ha avuto rivali, nemmeno quel Mikel Azcona che in condizioni analoghe ha dominato la Q1 in qualifica ma poi si è dovuto inchinare al campione nazionale TCR 2019.
Secondo posto comunque prezioso per il basco della Hyundai, che ha riaperto il campionato grazie ai risultati dei suoi avversari. Yann Ehrlacher si è prodigato in una formidabile rimonta fino al terzo posto che tuttavia gli è stato sottratto dopo la bandiera scacchi, per avere eccessivamente zigzagato durante la ripartenza dalla bandiera rossa, mentre un sofferente Norbert Michelisz si è classificato ottavo dopo avere superato in volata Thed Björk, uscito troppo largo dall’ultima curva. Anche la posizione dell’ungherese potrebbe essere in sospeso tuttavia, per lo scontro che all’inizio del secondo giro ha spedito nella via di fuga Tony d’Alberto.
Il podio è stato ereditato da Ma Qinghua, tra i piloti più veloci in pista ma costretto (vanamente, col senno di poi) a lasciare strada al compagno di squadra in lotta per il titolo. Quarta posizione per Robert Huff, in difficoltà nelle ultime tornate e superato dalle due Lynk&Co, poi l’altra Audi di Comtoyou Racing guidata da Frédéric Vervisch, partito 19°.
Tra i protagonisti della serie ospitante si è messo in grande evidenza anche Aaron Cameron, che sulla Peugeot del team di Garry Rogers ha lottato ad armi pari con i piloti del World Tour concludendo settimo. Il decimo posto e la pole di gara-2 sono andati a Néstor Girolami, in lizza per il podio finché la sua Honda non ha iniziato a singhiozzare per l’ennesima volta: strenua la difesa dell’argentino su Jordan Cox, battuto sul traguardo per tre decimi di secondo.
Il resto del gruppetto che ha interpretato al meglio la qualifica mattutina è affondato. Il poleman Ben Bargwanna non ha avuto il passo necessario per competere né sull’asciutto né sul bagnato, finendo 18°, ma anche le Hyundai del team HMO Customer Racing hanno corso di rimessa: 14° Bailey Sweeny, che comunque ha preceduto il suo rivale per il titolo australiano Joshua Buchan, 16°. Tra i due si è inserito d’Alberto, che grazie alle neutralizzazioni ha recuperato dall’uscita di pista fino alla zona punti del World Tour, 15°.
Gara finita pressoché subito per Santiago Urrutia, che nel marasma del primo giro ha danneggiato una sospensione ed è rientrato ai box. I meccanici del team Cyan Racing hanno lavorato per riassettare la vettura in regime di bandiera rossa ma l’uruguayano aveva già perduto cinque tornate dalla testa della classifica. In casa Lynk&Co è arrivato in top 15 anche l’unico esemplare di 03 primo modello, quello di Tom Oliphant in 12esima posizione.
La nuova classifica a punti vede Michelisz ed Ehrlacher di nuovo appaiati a quota 282 ma alle loro spalle sono risaliti di gran carriera Azcona con 276 e Huff con 271. Il campionato si è completamente riaperto e mancano ancora due manche al termine del weekend di Eastern Creek.
L’appuntamento con gara-2 è per domani alle ore 6:05 italiane.
Classifica:
Immagine copertina: TCR Australia
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