Dietro al vincitore, battaglie a non finire tra Honda e Lynk & Co e tra le vetture Hyundai
Da Inje – Il TCR World Tour ha aperto la propria domenica con una sveglia intensa, che ha suonato per circa trenta minuti. Chi ha dato la svolta è stato Mikel Azcona, che finalmente è riuscito a conquistare la prima vittoria stagionale dopo quella persa a Tailem Bend.
Alle spalle dello spagnolo però la guerra è stata apertissima con il continuo della battaglia vista già ieri tra le Honda di GOAT Racing e le Lynk & Co di Cyan Racing, che questa volta hanno premiato Ehrlacher e Björk, e a centro gruppo quella tra le Hyundai di BRC Squadra Corse, HMO Customer Racing e Indigo Racing.
Nel TCR Asia la gara si è risolta ancora una volta a favore di Diego Morán che nelle battute finali ha superato – come ieri – Choi Jeong Weon, con Reignbert Diwa che è invece tornato sul podio. Sean Chang continua a perdere punti fondamentali in ottica campionato a causa del quinto posto.
CRONACA DELLA GARA
Il via della prima corsa domenicale ha visto la miglior partenza da parte di Azcona che è andato subito a difendersi su Ma, sfilato immediatamente dalla Honda di Borković. Alle spalle dei primi tre, gruppo compatto delle Lynk & Co che hanno anche lottato tra di loro per la posizione, con Ehrlacher ad avere la meglio. Via da dimenticare per il vincitore di ieri, Buchan, costretto a scattare alla pit lane in cui è rientrato dopo il giro di formazione.
Problemi dal primo giro per Comte, che invece dopo le prime curve ha dovuto rallentare improvvisamente – dopo più contatti con Urrutia – piombando in ultima posizione per poi parcheggiare la sua Cupra a bordo pista, senza nemmeno riuscire a rientrare ai box.
Nelle retrovie, buono l’avvio di Girolami che si è portato quasi ai margini della Top10, alle spalle di Junui Park e MacMillan, con i due che si sono trovati in lotta per le prime dieci piazze.
Al terzo giro a rimescolare le carte del gruppo alle spalle di testa, Guerrieri è andato a passare Urrutia alla staccata dell’ultimo tornante, prima di liberarsi poi anche di Björk per la sesta piazza. Questo gruppo, molto lento rispetto ai primi, ha permesso anche a Michelisz, i Park e MacMillan di riunirsi per la lotta al quarto posto.
In coda a questo gruppo al quinto giro è stata la lotta tra le Hyundai a infiammare la corsa con Junesung Park che ha preso la posizione su Michelisz, mentre Junui ha chiuso la sua gara parcheggiando la vettura in testacoda fuori da curva 3. Davanti invece Honda e Lynk & Co hanno fatto grandi sportellate, con Björk che da settimo è salito quarto, portandosi dietro Guerrieri, Ehrlacher, e ponendosi davanti anche a Montenegro, crollato settimo.
Proprio per lo stop della vettura di Junui Park è stata chiamata in pista la Safety Car, ma poco prima Michelisz e Girolami sono riusciti a sbarazzarsi della Hyundai dell’altro rappresentante Indigo. Data la difficoltà nel recuperare la vettura di Park, con l’anteriore sinistra danneggiata, la neutralizzazione è durata circa una decina di minuti.
In ripartenza, mentre Azcona e Borković hanno preso subito distanza, Ma ha lasciato passare Björk, con il cinese che ha chiuso aggressivamente su Guerrieri, il quale per passare la 03 ha dovuto tagliare e saltare sul cordolo, facendosi sorpassare invece da Ehrlacher. L’argentino ha mantenuto il quinto posto davanti a Montenegro e Urrutia. Ma invece è scalato in ottava posizione.
La battaglia tra le Hyundai ha visto invece Michelisz mantenere la testa, con un incredibile Buchan risalito in decima posizione davanti a MacMillan e Girolami. Junui Park è stato invece costretto a tornare ai box, questa volta per un ritiro legato a un problema tecnico.
La guerra aperta tra Honda e Lynk & Co è continuata anche nei giri successivi, tanto che Montenegro non è riuscito a mantenere il ritmo, tornando alle spalle di Urrutia e Ma, ma perdendo terreno anche a vantaggio di Michelisz e Buchan.
Davanti invece Borković è stato coinvolto in una toccata provocata da Ehrlacher, dopo che il serbo era stato superato da Björk per la seconda posizione. Questo ha consentito al francese di diventare terzo, mentre il balcanico ha lasciato poi passare Guerrieri per il quarto posto.
Al quattordicesimo giro, Diego Morán ha ripreso la posizione persa al via – per un contatto all’inizio che lo ha fatto arretrare di diverse posizioni – su Choi Jeong Weon, riconquistando la leadership della classifica del TCR Asia, salendo oltretutto al tredicesimo posto assoluto davanti anche a Lo Sze Ho.
Con la conclusione del diciassettesimo giro, Mikel Azcona ha tagliato per primo il traguardo conquistando la prima vittoria stagionale davanti a Yann Ehrlacher, che ha guadagnato il posto su Thed Björk sul traguardo, dopo che lo svedese ha rallentato perdendo tre secondi all’ultimo giro per cedere la posizione al compagno di squadra.
Quarto posto per Esteban Guerrieri davanti a Dušan Borković, il quale ha terminato la corsa con un passaggio molto lento, tanto che ha preceduto Santiago Urrutia di soli otto decimi e Ma Qing Hua di 1.4 secondi. Ottavo posto per Norbert Michelisz, con Josh Buchan alle sue spalle, il quale dopo essere partito dai box ha rimontato fino alla Top10 con un passo che gli avrebbe potuto permettere di guadagnare altre posizioni. Ottimo decimo posto in risalita anche per Néstor Girolami, mentre Ignacio Montenegro ha terminato la propria corsa fuori dalle prime dieci posizioni.
A punti anche Ryan MacMillan, nuovamente in dodicesima posizione, il quale ha concluso davanti al vincitore del TCR Asia Diego Morán, Lo Sze Ho e Choi Jeong Weon. Sul podio asiatico anche Reignbert Diwa, mentre fuori dalla Top3 Benny Santoso e il leader del campionato Sean Chang.
Immagine di copertina: TCR World Tour
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