Il TCR World Tour da dietro le quinte. Come si vive un weekend del Mondiale dal muretto box nei panni dell’ingegnere di pista
Da Valencia – Il dietro le quinte del TCR World Tour insieme a Pedro “Pere” Gonzalez, ingegnere di pista di Ignacio Montenegro in GOAT Racing durante il secondo round del campionato del mondo. Un weekend tra briefing, dati e strategia per raccontare cosa accade davvero lontano dai riflettori.
QUALIFICA
Dopo una lunga sessione di test e due prove libere passate a trovare l’assetto più adatto alla pista, concluse con il primo tempo in FP2, Montenegro si qualifica in quarta posizione puntando al podio per la prima delle tre gare. “Abbiamo ottenuto veramente un buon risultato in questa qualifica – spiega Gonzalez subito dopo la sessione raccontando il lavoro svolto insieme a Montenegro – Nacho ha fatto un giro perfetto anche se avevamo margine di miglioramento. La quarta posizione è un risultato eccellente e, considerando la potenza che sia le Hyundai che le Lynk & Co hanno dimostrato, siamo molto soddisfatti.”
“Dopo il caos tecnico del test di giovedì, dove abbiamo dovuto testare nuovi componenti per poi ritornare sui nostri passi la quarta posizione è un ottimo risultato e ci dà una buona possibilità di lottare nel corso delle tre gare del fine settimana – continua Gonzalez spiegandoci la strategia del weekend -. Attaccheremo molto forte in Gara 1 puntando al podio, sacrificando magari anche la griglia invertita di Gara 2, ma cercando di conseguire il maggior numero di punti possibili per ottenere una buona posizione nella griglia di Gara 3, dove saranno i punteggi conseguiti nel weekend a definire lo schieramento”.
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GARA 1
Nonostante una buonissima partenza in Gara 1 che permette al pilota argentino di conservare per le prime curve la propria quarta posizione, per Montenegro arriva il ritiro al termine del primo giro a causa di un danno riportato nella parte anteriore destra della vettura dopo l’impatto con una pila di gomme posizionata a curva 3 per delineare i limiti dalla variante. “Abbiamo avuto molta sfortuna – commenta Gonzalez dopo l’arrivo della bandiera a scacchi -. L’incidente con Gené era assolutamente evitabile: si è buttato all’interno sull’erba e rientrando in curva 3 Nacho non ha potuto evitarlo in nessun modo perché era già fuori dalla pista.”
Per tentare una rimonta sull’argentino di GOAT nel caos delle prime curve, infatti, lo spagnolo, partito dalla sesta posizione, tenta una manovra al limite passando sull’erba alla seconda variante e rientrando sul tracciato accompagnando fuori pista dalla parte opposta Montenegro alla curva successiva.
“È davvero un peccato perché Nacho si trovava molto a suo agio con la vettura, anche gli altri piloti del team erano contenti di vedere una macchina così veloce e così ben preparata per la gara – continua l’ingegnere maiorchino nel suo commento post gara – Nacho era il pilota con il miglior passo nel team e avevamo molte chance di lottare per il podio o comunque di mantenere la quarta posizione da cui eravamo partiti. Senza dubbio è un peccato per tutto il potenziale che avevamo, tuttavia gli incidenti di gara con piloti giovani come Gené sono parte del gioco.”
Guardando a Gara 2 Gonzalez rimane positivo nonostante il gran lavoro da fare, sia nel box che in pista, puntando a rimontare nei primi giri per ottenere il maggior numero di punti in vista della griglia di Gara 3: “Abbiamo senza dubbio molto lavoro da fare per prepararci a Gara 2, la carrozzeria della macchina è abbastanza rovinata. I meccanici sono abituati, non si tratterà di una nottata di lavoro ma dobbiamo rimboccarci le maniche per sistemarla al meglio. Senza dubbio Gara 2 sarà molto diversa sia da Gara 1 che da quello che ci saremmo auspicati”.
“In Gara 1 partivamo davanti, in un’ottima posizione e speravamo in una gara pulita in cui potevamo facilmente copiare il ritmo delle tre Lynk & Co davanti; domani a causa dell’incidente partiremo dalle ultime posizioni. Sappiamo già che sarà una gara movimentata, come sono sempre le gare con griglia invertita. Chi ha vinto oggi partirà dalla decima posizione, dobbiamo puntare a fare una gara in rimonta portandoci vicini a loro già nel corso del primo e secondo giro. Nacho è un pilota con molto talento e molta testa. È molto bravo a controllare i nervi e reagisce bene agli imprevisti che succedono in gara. Rimontare o andare a punti non sarà difficile, già lo ha fatto in Messico partendo ultimo, speriamo che domani accada lo stesso per tenere una Gara 3 più tranquilla.”
GARA 2
Conquistando in pista ben 12 posizioni Montenegro chiude Gara 2 in sesta piazza, immediatamente dietro al compagno di squadra Esteban Guerrieri arrivato a Valencia da leader del Mondiale. A caratterizzare in negativo la prova per tutte le 18 vetture schierate in griglia il repentino innalzamento delle temperature che ha provocato disagi dal punto di vista della gestione degli pneumatici. “Sapevamo sarebbe stata una gara difficile, partivamo ultimi e rimontare da dietro non è mai facile – confida Gonzalez al termine della corsa – Abbiamo fatto una grande rimonta, sapevamo già da ieri di avere molta velocità, nonostante la breve durata della gara di Nacho non lo abbia potuto confermare.”
L’ingegnere del team spagnolo, infatti, confida a P300 di aver mantenuto, dietro richiesta dello stesso pilota, più o meno lo stesso set up di Gara 1, in modo tale da fargli avere lo stesso feeling con la macchina. “Per Gara 2 Nacho mi aveva chiesto una macchina con lo stesso comportamento di quella di ieri, ma le condizioni della pista sono cambiate rapidamente, dovendo intervenire con modifiche in griglia. Fino a pochi instanti prima della partenza speravamo di avere temperature dell’asfalto inferiori rispetto a quelle di ieri, ma di colpo la pista ha iniziato a scaldarsi in fretta. Abbiamo dovuto reagire rapidamente regolando la macchina pochi minuti prima della partenza. Ciononostante sin dallo spegnimento dei semafori Nacho si è subito sentito in sintonia con il comportamento della macchina e questo gli ha permesso di attaccare con molta confidenza le posizioni che necessitavamo per rimontare.”
Nonostante l’ottimo lavoro svolto dal team, Gonzalez rivela la scelta di GOAT di sacrificare una potenziale terza posizione per evitare una possibile foratura: “Negli ultimi tre giri la gomma ha iniziato a mostrare segni di usura e per evitare una foratura abbiamo deciso di accontentarci della sesta posizione pur sapendo di poter arrivare a podio. Non siamo preoccupati di ulteriori problemi con gli pneumatici per l’ultima gara: sì, farà più caldo, ma le temperature bene o male resteranno costanti. Il problema di Gara 2 è stato che la temperatura si è innalzata di quasi 10°C nel corso della prova stessa, passando da circa 30° al via ai 39°C della bandiera a scacchi.”
GARA 3
Con l’ottava posizione di Montenegro in Gara 3 si chiude per l’argentino di GOAT Racing il fine settimana spagnolo: “Le condizioni della Gara 3 sono state le peggiori di tutto il fine settimana – racconta l’ingegnere della vettura #123 – la temperatura dell’asfalto ha quasi toccato i 50°C. Abbiamo dovuto adattare gli assetti delle vetture a queste condizioni: le macchine si sono comportate egregiamente, anche se a dire la verità abbiamo avuto qualche problema di potenza al motore dovuto alle alte temperature. Esteban (Guerrieri, ndr) che aveva aria pulita, al contrario dei suoi compagni all’inseguimento, non ha avuto di questi problemi. Non è cosa nuova infatti per Honda riportare cali di potenza al motore dovuti ad un peggior raffreddamento rispetto ai marchi concorrenti. Ciò si deve ad un diametro inferiore delle bocche del radiatore che danno problemi alla vettura al raggiungimento di temperature critiche come quelle avute nel weekend di Valencia”.
“Siamo arrivati a Valencia con tante aspettative – conclude Gonzalez ricapitolando il weekend al Circuito Ricardo Tormo di Cheste – Arrivavamo dal Messico dove, come team avevamo avuto un fine settimana eccellente, e l’obiettivo come minimo era quello di mantenere la leadership del campionato. Dopo la confusione tecnica lasciataci dal test di giovedì abbiamo recuperato molto rapidamente il ritmo, anche se Esteban ha avuto difficoltà a trovare il feeling con i 40kg di Compensation Weight”.
“[Guerrieri n.d.r] Termina il weekend al terzo posto nel Mondiale a soli 7 punti dal leader. Arriveremo a Monza senza CW, cosa che ci dà molta possibilità di lottare per quello che è il vero obiettivo. Felipe [Fernández] chiude la sua prima gara nel Mondiale molto felice con tanta voglia di far bene. I quattro piloti sono molto contenti, se ce n’è uno che forse sperava in qualcosa di più è Marco [Butti], però senza dubbio a Monza, circuito che conosce molto bene, avrà modo di rifarsi”.
Immagine di copertina: Sara Colombo x P300.it
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