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TCR World Tour | Anteprima Interlagos 2024

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 18 Luglio 2024 - 11:00
Tempo di lettura: 5 minuti
TCR World Tour | Anteprima Interlagos 2024
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Il TCR World Tour torna in Sud America per la prima delle due classiche tappe che precedono la sosta estiva. Nella novità brasiliana di Interlagos, la serie affiancherà il TCR South America e il TCR Brasil.

Quarto appuntamento stagionale per il TCR World Tour che rimane nelle Americhe ma si sposta dall’emisfero boreale a quello australe, per giungere in Brasile. Quella di Interlagos sarà la quarta tappa inedita del campionato, che lo scorso anno – per quanto concerne il Sud America – aveva corso a Villa Mercedes ed El Pinar, prossimo appuntamento del mondiale.

Come per gli Stati Uniti, anche il paese verde-oro sarà una novità assoluta per quanto riguarda il massimo campionato TCR, infatti tra TCR International Series e WTCR non si possono trovare precedenti legati al Brasile. L’ultimo per quanto concerne il campionato mondiale turismo è legato al WTCC, quando la vecchia serie FIA approdò qui per l’ultima volta nel 2012 anche se le gare si disputarono sul circuito di Curitiba.

Tornando al passato recente, il TCR World Tour arriva da quattro vittorie consecutive conquistate da Lynk & Co, con Yann Ehrlacher che nonostante in Mid-Ohio sia diventato il primo pilota ad aver ottenuto due successi nel 2024, si ritrova ancora a inseguire Norbert Michelisz con 22 punti di distacco. Mikel Azcona, autore della pole position negli Stati Uniti, ha ancora dovuto scontrarsi con la sfortuna che gli ha negato il ritorno al trionfo, regalando il primo stagionale a Thed Björk. I punti conquistati nell’ultimo round gli hanno però permesso di salire al terzo posto a due lunghezze dal francese.

La stagione è comunque molto combattuta e lo si può notare appunto dai cinque vincitori differenti sul gradino più alto del podio in sei gare disputate e dai dieci che sono riusciti a entrare in Top3. Chi manca ancora all’appello è Honda, unico costruttore che non è stato in grado di vincere, ma che si è dovuta accontentare di quattro terzi posti in Gara 2 (Butti a Vallelunga, Borkovic a Marrakech e Guerrieri a Vallelunga e Mid-Ohio) e un secondo sempre con l’argentino.

L’occasione ghiotta si era presentata proprio negli Stati Uniti, ma le difficoltà riscontrate dall’italiano non gli hanno permesso di essere il primo pilota tricolore post-Tarquini a trionfare nella massima espressione del TCR.

NOVITÀ

FORMAT – Siccome il TCR World Tour adotta il format del weekend di gara tipico della serie ospitante, dopo i primi tre appuntamenti in cui i piloti hanno dovuto affrontare distanze gara basate sul numero di giri, in Brasile – così come in Argentina tra due settimane – le due corse avranno una lunghezza differente. In Gara 1 infatti la durata sarà di 25 minuti + 1 giro, mentre Gara 2 si disputerà sulla lunghezza di 30 minuti + 1 giro.

NELSON PIQUET JR. – Anche se non è iscritto alla lista dei piloti del TCR World Tour, e quindi potrà competere per le classifiche di TCR South America e TCR Brasil, il pilota guest di questo fine settimana è l’ennesimo nome importante che si va ad unire alla serie sudamericana nel 2024. Si tratta di Nelson Piquet Jr, un pilota che non ha bisogno di presentazioni dopo il suo passato in F1 con Renault, la vittoria del titolo in Formula E e la partecipazione al WEC.

Dal 2014 Piquet Jr. corre nella Stock Car Brasil dove, dopo un periodo dal 2020 al 2023 in cui ha guidato la Toyota, proprio quest’anno è tornato al volante della Chevrolet. Nel TCR South America sarà però al via della Honda Civic FL5 della Squadra Martino, andando ad affiancare Juan Manuel Casella, Fabio Casagrande ed Enrique Maglione.

ALBO D’ORO

Come già detto in apertura, non ci sono precedenti per quanto concerne il TCR World Tour né per tutte le serie mondiali del TCR a Interlagos e tantomeno in Brasile. Guardando genericamente al Mondiale Turismo, in passato uno solo dei protagonisti del weekend ha già avuto modo di correre nel paese verde-oro anche se non sul tracciato di São Paulo: Norbert Michelisz.

L’ungherese ha partecipato alla Race of Brazil nel 2010 e nel 2012, riuscendo a partire in pole position (per effetto della griglia invertita, ndr) nella seconda gara del 2012 in cui ha ottenuto il quinto posto che è anche il suo miglior risultato ad ora.

Per tutti gli altri piloti, solo Néstor Girolami può vantare un’apparizione a Interlagos, durante alcune gare dello Stock Car Brasil tra 2015 e 2016 dove non è mai riuscito ad andare oltre il dodicesimo posto.

ORARI E TV

Dopo i round di Marrakech e Mid-Ohio in cui il programma è stato ristretto a due soli giorni di attività in pista, a Interlagos si tornerà con un weekend diluito su tre giornate, con lo shakedown al venerdì, prove libere e qualifiche di sabato e le due gare che si svolgeranno la domenica. Le sessioni ufficiali potranno essere seguite in diretta sul canale del TCR World Tour e in italiano su Parc Fermé TV.

BALANCE OF PERFORMANCE

Per quanto concerne i valori in campo – in termini di altezze, potenza e peso – le vetture partecipanti al TCR World Tour restano invariate rispetto a quanto visto nel round in Mid-Ohio. Nonostante i successi a Cascavel, la Peugeot resta la vettura più leggera e con più potenza, a cui si aggiunge la Toyota Corolla che però avrà un deficit di peso di 10 kg. La vettura più pesante resterà invece la vecchia Honda Civic FK7 che dovrà sobbarcarsi di 20 kg di zavorra, anche se potrà contare su un ribassamento di 10 mm.

Guardando agli ultimi round rispettivamente di TCR World Tour e TCR South America, i piloti più penalizzati in termini di peso saranno Mikel Azcona e Leonel Pernia, i quali riceveranno 40 kg di ballast nel weekend di Interlagos. 30 Kg invece condizioneranno l’evento di Norbert Michelisz, Matías Rossi, Thed Björk e Pedro Cardoso. Solo 20 kg in più per il leader del campionato sudamericano Juan Ángel Rosso e per il due volte campione WTCR Yann Ehrlacher. Zavorra minima per Ma Qing Hua, Galid Osman e Rafael Suzuki.

Immagine di copertina: TCR World Tour

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