TCR | O’Keeffe vincente dopo 5 anni con Lynk&Co al primo successo australiano, D’Alberto trionfa e si ritira tra le proteste di Gara 1

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Tempo di lettura: 15 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
20 Marzo 2024 - 10:30
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Weekend controverso a Symmons Plains, secondo round del TCR Australia. D’Alberto vince ma non prende i punti di una gara lunga appena 10 giri. Miller-Taylor si concedono il bis a Sebring.

Sono state cinque le gare disputate nel mondo tra le varie categorie TCR e tra ritorni al successo, conferme e prime volte, lo spettacolo e le polemiche non sono mancate assolutamente. In Australia il secondo round ha creato una classifica estremamente ridotta, negli Stati Uniti la coppia al vertice allunga sugli avversari, mentre in Malesia ha preso il via la serie asiatica di durata.

TCR AUSTRALIA – RESOCONTO SYMMONS PLAINS, ROUND 2

Sabato mattina Tony D’Alberto ha conquistato la sua quarta pole position in carriera che di fatto lo rende il pilota con più primi posti in qualifica nella storia del TCR Australia. Il campione del 2022 ha fermato il cronometro sul tempo di 56.094, precedendo di appena 71 millesimi il suo successore al trono iridato Josh Buchan. In seconda fila si è confermato un ottimo Zac Soutar ad appena 120 millesimi dal battistrada, mentre Brad Harris ha conquistato il quarto posto con più di tre decimi di gap.

Non una qualifica entusiasmante per il plotone Peugeot con la coppia Cameron-Casha a occupare tutta la terza fila, mentre il leader della classifica Ben Bargwanna non è andato oltre l’ottavo tempo, con Jordan Cox subito alle sue spalle.

GARA 1

La prima gara di Symmons Plains è partita in modo regolare, con i primi cinque che sono riusciti a mantenere la propria posizione. Un contatto tra Harris e Casha dopo curva 2 ha visto il pilota Peugeot finire contro le barriere e danneggiare irrimediabilmente la sua 308 TCR, che è stata poi abbandonata lungo la pista. Questo incidente ha portato i commissari ad esporre la bandiera rossa per circa un quarto d’ora.

Alla ripartenza, con una griglia uguale a quella originaria – escludendo il buco lasciato da Casha -, Buchan ha avuto un ottimo scatto, ma alla staccata di curva 1, D’Alberto si è ripreso la prima posizione. Alle loro spalle Brad Harris è salito in terza posizione, mentre Soutar in quarta e Bargwanna in quinta. Entro la fine del giro, il leader del campionato è stato sopravanzato dal compagno di marca Jordan Cox che si è dunque portato in quarta piazza.

Durante il secondo giro, alla staccata del tornantino, un errore “fatale” ha messo fuori dai giochi Brad Harris. Il pilota della Honda ha ritardato la staccata e, per evitare di tamponare il leader e compagno di squadra, ha messo due ruote sull’erba perdendo aderenza e finendo nella ghiaia presente in via di fuga. L’uscita di Harris ha costretto la Safety Car a scendere in pista per due tornate.

Una volta terminata la neutralizzazione, nella prima fascia tutti i piloti sono riusciti a mantenere quanto conquistato in precedenza, mentre a centro gruppo Oliphant si è preso il settimo posto di Cameron. Il pilota Peugeot ha atteso un giro e mezzo prima di effettuare nuovamente l’attacco e riprendersi quanto preso ai danni del portacolori di Hyundai.

La lotta tra i due è continuata lungo tutto il settimo giro e all’inizio del successivo Oliphant ha commesso un errore che lo ha portato a tagliare curva 1. Il pilota inglese ha però ripreso la sua ottava posizione, dovendo però difendersi dagli attacchi di Will Harris.

Data la lunghezza della bandiera rossa, oltre alla presenza della neutralizzazione, la direzione gara ha tagliato la corsa di 20 giri, con la bandiera a scacchi che è stata sventolata al termine della decima tornata. Il successo è andato a Tony D’Alberto, alla sua prima affermazione stagionale nonché la sesta in carriera, seguito da Josh Buchan e Zac Soutar che hanno completato le posizione a podio.

A chiudere la Top10 troviamo nell’ordine: Richards, Bargwanna, Cox, Cameron, Oliphant, Will Harris e O’Keeffe. L’unico ritirato della gara resta Casha per l’incidente al primo giro.

GARA 2

Frutto della griglia invertita, O’Keeffe è scattato dalla pole davanti a Will Harris, con Oliphant e Cameron in seconda fila.

Allo spegnimento dei semafori, O’Keeffe è riuscito a mantenere la posizione di testa, mentre al suo fianco Will Harris ha dovuto cedere il posto a un ottimo Cameron che ha subito guadagnato due posizioni. Anche l’altra Peugeot di Bargwanna ha avuto un ottimo spunto che gli ha permesso di salire in quinta posizione. Non è andata altrettanto bene a Oliphant che invece dalla prima fila è scivolato fino alla sesta posizione.

La lotta di testa non si è fermata con la conclusione del primo giro, infatti al secondo Cameron si è preso anche il vertice della classifica superando O’Keeffe al tornantino, ma il pilota della Lynk&Co non ha dato tutto per vinto e si è ripreso la vetta una curva più tardi.

Al terzo giro Will Harris ha commesso lo stesso errore che ha visto protagonista il fratello Brad durante il pomeriggio precedente. In questo caso l’epilogo è stato differente dato che Will non è riuscito a evitare la Peugeot di Cameron che è stata tamponata e spedita nella via di fuga del tornantino. Se Brad in Gara 1 era riuscito a riprendere la via della pista, in questa occasione entrambi i protagonisti sono stati costretti al ritiro quando occupavano la seconda e terza posizione.

Ad approfittarne sono stati dunque Cox e Oliphant che sono saliti rispettivamente in P2 e P3. Il portacolori di HMO Customer Racing ha studiato l’avversario per diversi giri fino a quando all’ottavo a sferrato l’attacco che gli ha consentito di prendersi la piazza d’onore.

Un giro più tardi la fiamma della sfida si è spostata alle loro spalle con Bargwanna e Soutar impegnati nella lotta per la quarta posizione. Il pilota dell’Audi era riuscito a prendersi la piazza ai danni di quello Peugeot il quale ha però avuto una migliore accelerazione in uscita dal tornantino, la quale gli ha permesso di rimettersi alle spalle l’avversario conservando il quarto posto.

Il resto della corsa non ha visto particolari sfide e tantomeno sorpassi degni di nota, che hanno così congelato la classifica per circa i due terzi dalla gara.

Sotto la bandiera a scacchi, dunque, il primo a transitare è stato Dylan O’Keeffe che non solo ha portato il primo successo alla Lynk&Co in terra australiana, ma si è concesso il suo primo gradino più alto del podio da Gara 3 in Queensland nel 2019. Un’attesa durata quattro anni e sette mesi per la quinta vittoria in carriera arrivata dopo 49 gare dall’ultima. A completare il podio insieme a lui Tom Oliphant e Jordan Cox.

A completare la Top10 ci sono: Bargwanna, Soutar, Buchan, Richards, D’Alberto, Brad Harris e Casha. Gli unici due che non hanno completato la corsa sono stati Cameron e Will Harris.

PROTESTA GRM SU GARA 1 E CANCELLAZIONE PUNTI

Prima di passare al resoconto di Gara 3 è doveroso contestualizzare quanto accaduto in seguito ad una Gara 1 accorciata. In primo luogo, Motorsport Australia – l’ente che governa il motorsport in Australia (la sezione australiana della FIA, ndr) – ha pubblicato i risultati provvisori di Gara 1 nella mattinata di domenica, generando non pochi malumori in casa Garry Rogers Motorsport in quanto, nonostante la durata della gara fosse di un terzo, era stato assegnato punteggio pieno.

La squadra che gestisce le quattro Peugeot ha quindi sporto reclamo in quanto la corsa aveva visto appena sette giri completi disputati in regime di bandiera verde, e quindi il punteggio pieno avrebbe potuto falsare la classifica generale. Il ricorso è stato accolto e quindi Motorsport Australia ha deciso di mantenere i risultati di Gara 1, non assegnando però punti in quanto non è stata raggiunta una certa distanza.

Con i punti fin qui accumulati, grazie alla pole position, la vittoria in Gara 1 e l’ottavo posto in Gara 2 avrebbero permesso a Tony D’Alberto di scattare dalla prima posizione in Gara 3. L’azzeramento del punteggio della corsa inaugurale del fine settimana lo ha però fatto piombare in quarta fila con la settima casella. Ciò ha portato il campione 2022 a ritirarsi volontariamente dalla corsa, in segno di protesta, non prendendo parte nemmeno al via della stessa. Il team ha più volte cercato di convincere D’Alberto a correre la gara, ma irremovibilmente lo stesso è rimasto nel garage per tutta la sua durata.

Motorsport Australia fa sapere che Wall Racing avrà tempo fino alla gara di Phillip Island – che si terrà a metà aprile – per raccogliere tutta la documentazione necessaria e presentare ricorso, nel tentativo di invertire nuovamente le classifiche generali di Symmons Plains che, appunto fino al prossimo round, rimarranno provvisorie.

GARA 3

Con l’azzeramento dei punteggi di Gara 1, quindi, la pole della corsa conclusiva di Symmons Plains è andata a O’Keeffe che questa volta ha visto al suo fianco Oliphant, mentre Soutar e Cox sono scattati alle loro spalle.

Partita la gara, O’Keeffe è partito bene ancora una volta, mentre dietro di lui Cox è riuscito a superare Soutar per la terza posizione e, al tornantino, anche Oliphant per la seconda piazza. Ottima partenza anche di Bargwanna che si è subito sbarazzato di Buchan per il quinto posto. Il campione in carica è però riuscito a riprendersi la quinta posizione entro la fine del giro. I due, non contenti di questo botta e risposta, hanno continuato a battagliare per i giri successivi.

Ad approfittarne è stato poi Richards che, durante il terzo giro, si è preso la sesta posizione di Bargwanna.

Anche davanti la lotta non è mancata, con Cox e Oliphant che in un sol boccone si sono sbarazzati di O’Keeffe rubandogli prima il primo e poi il secondo posto. I primi due sono poi entrati in contatto, con il pilota della Peugeot che si è ritrovato con il paraurti posteriore danneggiato che ha iniziato a sfregare contro la gomma posteriore sinistra.

A infilarsi nella lotta si è aggiunto anche Soutar che ha sopravanzato Oliphant prendendosi il terzo posto, non senza evitare i contatti, con il pilota della Hyundai che ha poi dovuto cedere il passo, subito dopo, anche a Richards.

La sfortuna in casa Peugeot non è ancora terminata dato che all’inizio del quinto giro, Buchan ha tamponato Bargwanna in staccata di curva 1, spedendo l’ex leader della classifica fuori pista mentre occupava il settimo posto. Davanti a loro, invece, l’altra Peugeot di Cox ha perso la testa della corsa grazie al sorpasso di O’Keeffe.

A Cox è bastato giusto un giro per riprendersi la vetta, ma la grande azione che ha caratterizzato la corsa ha visto, poco dopo, Soutar portarsi davanti a tutti con un doppio sorpasso all’interno del tornantino che ha spedito Oliphant nuovamente in P2 e Cox addirittura in P3.

È da questo momento che è iniziata la discesa vertiginosa di Cox che al settimo giro ha dovuto lasciare il passo a O’Keeffe, mentre dietro di loro l’altra Peugoet di Casha finiva fuori pista scivolando in nona piazza. All’ottavo giro Cox ha ricominciato a vedere fumo dagli specchietti retrovisori, anche se noncurante è riuscito a riprendersi la posizione sul pilota Lynk&Co, anche se per un paio di giri.

E mentre i due ex leader hanno continuato a battagliare per le posizioni di centro classifica, davanti a tutti Oliphant ha preso il primo posto a Soutar con un sorpasso al tornantino durante l’undicesimo giro.

Tre tornate più tardi Soutar ha commesso un altro errore, sempre allo stesso punto, lasciando la porta aperta a Richards che dapprima lo ha toccato, stabilizzando l’Audi dell’avversario, e poi si è preso la seconda piazza.

Gara stabile fino agli ultimi cinque giri, quando – nel corso del 25esimo Buchan, che ha ormai completato la sua rimonta, si è fatto sotto a Soutar nel tentativo di prendersi l’ultimo posto sul podio. Uscito meglio dal tornantino, il pilota Hyundai si è affiancato a quello dell’Audi riuscendo a mettere il muso della i30 davanti a quello della RS 3.

I due, molto vicini tra loro, sono però entrati in contatto con l’Audi di Soutar che ha iniziato a ondeggiare vista la perdita di aderenza ad alta velocità. Questo ha portato la stessa vettura a toccare la Hyundai che a sua volta si è intraversata finendo quasi contro le barriere e quindi fuori pista all’ultima curva. A sfruttare l’occasione è stato O’Keeffe – intanto risalito al quinto posto -, che ha così colto la terza piazza.

La corsa si è poi conclusa dopo 29 giri con il secondo successo nel TCR Australia per Tom Oliphant, seguito da Clay Richards (terzo podio in carriera) e Dylan O’Keeffe.

Completano la Top10: Soutar, Casha, Cameron, Cox, Brad Harris, Bargwanna e Nirwan. Fuori Buchan, mentre D’Alberto, come detto, non ha preso parte alla gara per protesta, e Will Harris non è riuscito a partire per gli ingenti danni legati all’incidente di Gara 2.

CLASSIFICHE E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Come detto precedentemente, la classifica dopo il secondo round del TCR Australia a Symmons Plains resta provvisoria, con tre piloti racchiusi in appena un punto e sette in meno di trenta. Bargwanna perde la leadership, ma di un solo punto, mentre Buchan si allontana dalla vetta e scivola di due posizioni. Nella classifica costruttori si accorcia il distacco tra Peugeot e Hyundai, mentre grazie al lavoro di O’Keeffe, Lynk&Co prende i primi punti e balza già al terzo posto generale.

CLASSIFICA PILOTI

  1. Zac Soutar – 187 pts
  2. Ben Bargwanna – 186 pts (-1)
  3. Jordan Cox – 186 pts (-1)
  4. Josh Buchan – 169 pts (-18)
  5. Clay Richards – 168 pts (-19)

CLASSIFICA COSTRUTTORI

  1. Peugeot – 16 pts
  2. Hyundai – 14 pts (-2)
  3. Lynk&Co – 6 pts (-10)
  4. Cupra – 6 pts (-10)
  5. Audi – 2 pts (-14)
  6. Honda – 1 pt (-15)

Il TCR Australia tornerà in pista tra poco meno di un mese per il terzo appuntamento dell’anno. Il 13 e 14 aprile si vola nello stato di Victoria per le gare di Phillip Island.

La partenza di Gara 2 a Symmons Plains, con D’Alberto (Honda) che riprende la leadership su Buchan (Hyundai). – Copyright: TCR Australia

MICHELIN PILOT CHALLENGE – RISULTATI SEBRING, ROUND 2

Nel fine settimana della celebre 12 Ore di Sebring, sulla stessa pista hanno corso anche le vetture TCR del Michelin Pilot Challenge. Nella giornata di giovedì, a conquistare la pole position sono stati i campion in carica Harry Gottsacker e Robert Wickens che con il tempo di 2:13.120 hanno regolato di tre decimi i leader della classifica Chris Miller e Mason Filippi.

I due hanno preceduto di appena 3 millesimi la seconda Hyundai del Bryan Herta Autosport con Mason Filippi e Mark Wilkins, mentre la quarta di Taylor Hagler e Bryson Morris, più distanziata, ha occupato la quarta piazza di classe. Un secondo è invece il gap accusato dalla prima delle Honda, con il Montreal Motorsport Group che non è andato oltre il quinto posto con la vettura di LP Montour e Bryan Ortiz.

Il risultato finale ha però rispecchiato nuovamente quanto avevamo già visto a Daytona. A vincere è stata nuovamente la coppia Audi con Chris Miller e Mikey Taylor i quali hanno preceduto la Hyundai Elantra del Victor Gonzalez Racing Team guidata da Morgan Burkhard e Chase Jones. Terzo gradino del podio per l’Elantra dello StarCom Racing con Andy Lally e Nick Tucker.

In seguito a una penalità inflitta a fine gara – a causa del consumo eccessivo del fondo vettura -, la Hyundai del team cubano è stata arretrata in fondo alla classifica, promuovendo così quella dello StarCom in seconda piazza e la Honda Civic FK8 del team HART in terza posizione.

Essendo che anche la vettura di Andy Lally e Nick Tucker ha sofferto della stessa problematica della Hyundai del Victor Gonzalez Racing Team, anche questa è stata retrocessa in fondo alla classifica, promuovendo di conseguenza, al terzo posto, la Hyundai Elantra di Gottsacker-Wickens. Il team BHA ha poi piazzato la seconda e la terza vettura rispettivamente in quarta e sesta posizione di classe.

L’equipaggio dei campioni in carica non è riuscito a concretizzare la partenza al palo in un successo sia per un gioco di strategie che alla fine ha premiato l’Audi del JDC-Miller Motorsport, sia per alcune caution a metà gara che hanno portato Taylor a ritrovarsi in prima posizione.

CLASSIFICHE E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Al termine del secondo appuntamento le gerarchie delle prime tre posizioni rimangono invariate, mentre i campioni in carica, reduci da un avvio non entusiasmante a Daytona, riescono a risollevarsi di qualche posizione.

  1. Miller-Taylor – 700 pts
  2. Dupont-Brown – 600 pts (-100)
  3. Wilkins-Filippi – 550 pts (-150)
  4. Gottsacker-Wickens – 490 pts (-210)
  5. Ernstone-Morley – 480 pts (-220)

Il Michelin Pilot Challenge tornerà in pista tra quasi due mesi per il terzo appuntamento stagionale. La serie si sposterà in California, a Laguna Seca, per l’ultimo round prima dell’arrivo del TCR World Tour. La tappa di Monterey si disputerà tra il 10 e 12 maggio.

Miller e Taylor vincitori della seconda gara del 2024 a Sebring. – Copyright: IMSA

TCR ASIA ENDURANCE – RISULTATI 12H SEPANG, ROUND 1

Come preannunciato nell’anteprima della scorsa settimana, per il debutto del TCR Asia Endurance, solo due sono state le vetture iscritte per la 12 Ore di Sepang, primo dei tre appuntamenti in programma. Di queste, ad avere la meglio in qualifica è stata l’Audi RS 3 LMS del 326 Racing Team che, con il tempo complessivo (dei tre migliori piloti, ndr) di 6:53.880 ha battuto di 4.5 secondi il complessivo della Hyundai i30 N dello Z.Speed.

In gara non c’è stata storica con la vettura tedesca di Lai Jingwen, Liu Zichen, Qiu Yiheng, Wu Yifan e Xiao Kunpeng che ha comandato la classifica di classe dal primo all’ultimo giro, completando un totale di 251 giri e finendo in tredicesima posizione assoluta, ottenendo oltretutto il giro più veloce in 2:18.156, due decimi più rapido di quello degli unici avversari. L’auto coreana, invece, ha chiuso con un ritardo di 41 giri e in ultima posizione assoluta a causa anche di un problema a metà gara che l’ha costretta a una sosta prolungata di circa un’ora all’interno dei box.

Immagine di copertina: TCR Australia

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