TCR | Montenegro, Osman e Bordas vincono il primo titolo

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
6 Dicembre 2023 - 16:45
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Ignacio Montenegro trionfa nel TCR South America e perde per un solo punto il titolo del TCR Brazil, andato a Galid Osman. Oltreoceano, Enric Bordas ottiene il successo nel TCR Spain.

Tre titoli TCR sono stati assegnati nell’ultimo weekend e due di questi sono andati a esordienti di categoria. Parliamo di Ignacio Montenegro che ha ottenuto l’alloro nel TCR South America, di Galid Osman – che ha battuto proprio il talento argentino per un solo punto nella conquista del TCR Brazil – e di Enric Bordas che invece ha fatto suo il primo posto nel TCR Spain. Sono proprio questi ultimi due ad aver conquistato il successo nel loro primo anno al volante delle vetture TCR.

TCR SOUTH AMERICA e TCR BRAZIL – ROUND FINALE, CASCAVEL

Nell’ultima qualifica stagionale, è stato Juan Manuel Casella a conquistare la pole position. Il pilota uruguaiano della Squadra Martino ha ottenuto la seconda partenza al palo dopo quella di El Pinar. Ha preceduto di appena un decimo netto il padrone di casa Rafael Suzuki, quindi Bernardo Llaver e Galid Osman che hanno occupato la seconda fila. Una sessione difficile per il leader del campionato Ignacio Montenegro che non è andato oltre la sesta piazza.

L’argentino si è però poi ritrovato a partire dal fondo dello schieramento a causa della sostituzione del motore che lo ha quindi costretto a una rimonta obbligata.

GARA 1

Al via un pessimo spunto del poleman Casella ha subito consegnato la prima posizione a Rafael Suzuki, con Osman che ne ha approfittato del tappo creato dall’uruguaiano per portarsi secondo davanti a Llaver. Ottimo spunto anche da parte di Nunes che è salito in quarta posizione, mentre appunto il portacolori di Squadra Martino è sceso in settima piazza. Buona la partenza di Montenegro che nel primo giro ha recuperato tre posizioni.

Le prime fasi della gara hanno visto una classifica congelata ad eccezione della zona intorno a Montenegro. “Nacho”, infatti, è stato l’unico a muovere la graduatoria nei primi cinque minuti, portandosi fino all’undicesimo posto guadagnato grazie al rientro ai box di Maglione.

La gara è rimasta statica nella fase centrale fino al colpo di scena che ha coinvolto Diego Nunes. Il brasiliano ha infatti rallentato improvvisamente, ritrovandosi costretto a rientrare ai box mentre si trovava in quarta posizione. Poco dopo un altro fatto degno di nota è l’impatto contro le barriere da parte di Casella, mentre si trovava in sesta piazza.

Al quindicesimo giro e con ancora 8 minuti da correre, la Safety Car è entrata in pista per permettere il recupero della Honda di Casella e la riparazione dei danni alle barriere. Con soli due giri ancora da disputare, la bandiera verde è tornata a sventolare a Cascavel.

Alla ripartenza Cardoso si è sbarazzato di Sapag per la settima posizione, ma a fine giro quest’ultimo si è riportato davanti al rivale che – finendo lungo all’ultima curva – ha permesso anche a Montenegro di passare. Il pilota della Honda si è poi infilato all’interno della prima curva superando pure Sapag e guadagnando così la settima posizione.

Sotto la bandiera a scacchi, Raphael Suzuki ha conquistato la seconda vittoria stagionale dopo quella di Rivera. Dietro di lui Osman e Llaver a completare il podio. Quarto posto per Rosso che, nonostante un passo nettamente superiore rispetto al terzo classificato, ha fatto un ottimo gioco di squadra (entrambi guidano la Toyota, anche se per team diversi, ndr) proteggendo il concorrente al titolo iridato. Dietro di lui il suo compagno di squadra Yannantuoni, quindi Reis, Montenegro, Casagrande, Reischl e Basso a chiudere le prime dieci posizioni.

GARA 2

Nell’ultima gara del campionato a partire davanti a tutti è stato Casagrande e, così come Casella, anche lui non ha sfruttato la posizione al via per trarne vantaggio. Rimasto fermo per diversi secondi allo spegnimento dei semafori, il pilota brasiliano è scivolato fino al tredicesimo posto.

Cardoso è il pilota che ha avuto la meglio – partendo in prima fila – per aggiudicarsi il primo posto, seguito da Nunes, Rosso, Yannantuoni e Llaver. Non una buona partenza anche da parte di Montenegro che da quinto è scivolato in settima piazza.

I sogni di gloria di Cardoso sono durati poco più di un giro. La sua Hyundai si è infatti ammutolita consegnando di diritto il primo posto al connazionale Diego Nunes.

Per i venti minuti successivi nulla di particolare ha caratterizzato la corsa, fino a quando – a nove minuti dal termine – Reis ha provato a superare Suzuki, forzando l’attacco e salendo così in settima posizione.

Fino a questo momento entrambi i titoli erano saldamente nelle mani di Montenegro, ma la rimonta di Reis, in aiuto anche al compagno di squadra, unita a un passo non superlativo dell’argentino, ha portato il titolo brasiliano a vacillare.

Dopo due minuti, il pilota del W2 Pro GP ha infatti infilato Montenegro rubandogli il sesto posto che comunque non avrebbe fatto perdere il titolo al pilota della Honda. La sua incertezza in quegli istanti, però, lo ha portato a perdere posizione anche su Suzuki, consegnando così la leadership al rivale brasiliano.

La gara ha poi visto la classifica invariata fino alla bandiera a scacchi, ad eccezione di una foratura a Baptista che lo ha spedito in fondo al gruppo.

Al termine dei 30 minuti, Diego Nunes ha vinto la sua prima corsa nella categoria e così ha fatto anche la Toyota del Cobra Racing Team. La sua è la prima di quattro vetture giapponesi, infatti dietro al brasiliano si sono piazzate le Corolla di Rosso, Yannantuoni e Llaver. Quinto posto per Osman che, grazie al sesto di Reis e al settimo di Suzuki, ha potuto conquistare il titolo di campione TCR Brazil. Con l’ottava piazza, invece, Montenegro è diventato il terzo pilota a ottenere lo scettro di vincitore del TCR South America. Sapag e Basso chiudono la Top10.

CLASSIFICHE FINALI

Ignacio Montenegro segue la strada di Pepe Oriola e Fabricio Pezzini vincendo il titolo nel TCR South America. L’argentino lo ha conquistato con 468 punti e vantaggio di sedici lunghezze sul connazionale Bernardo Llaver.

Come detto in apertura, invece, la lotta per la conquista del primo titolo di campione TCR Brazil è stata più serrata. Galid Osman – al suo primo anno sulle vetture TCR – ha ottenuto il successo con 262 punti e uno solo di vantaggio su Ignacio Montenegro e tre sul compagno di squadra Raphael Reis.

Diego Nunes (Toyota) regala a sé e al Cobra Racing Team la prima vittoria – Copyright: TCR South America

TCR SPAIN – ROUND FINALE, BARCELLONA

Nell’ultima sessione di qualifiche del TCR Spain 2023 è stato un dominio da parte delle Honda Civic FL5 e in special modo di quelle dell’ALM Motorsport. Le vetture giapponesi hanno monopolizzato le prime tre posizioni della classifica, con Ruben Volt capace di ottenere la pole con un vantaggio di quasi sei decimi su Scott Sumpton e di oltre 1.1 secondi su Didrik Esbjug. Solo un sesto tempo a quasi 1.3 secondi dal battistrada per il leader del campionato Enric Bordas.

In Gara 1 il risultato, almeno per quanto riguarda il podio, è stato un esatta fotocopia della griglia di partenza con Ruben Volt capace di imporsi anche nel TCR Spain (dopo i due successi nel TCR Europe), davanti a Scott Sumpton e Didrik Esbjug. Importante rimonta per Enric Bordas che dal sesto posto è risalito fino ai piedi del podio. La sua posizione, unita al tredicesimo posto di Alvaro Garcia, ha permesso al portacolori di Cupra di ottenere il titolo con una gara di anticipo.

L’ultima corsa stagionale, con il titolo già assegnato, ha visto il successo di Garcia che ha così consolidato il suo secondo posto in campionato. Lo spagnolo ha preceduto Ruben Volt e Felipe Fernandez, che ha così conquistato l’unico podio stagionale. Una Top3 che mancava dalla vittoria a Vallelunga del 2022 nel TCR Italy.

Quarta posizione per Lewis Brown, mentre per il neo campione è bastata una settima posizione per chiudere il campionato.

La classifica finale vede quindi Enric Bordas con 256 punti, trenta in più rispetto ad Alvaro Garcia. Terzo posto per Lewis Brown, ottenuto oltretutto disputando solo sei delle otto gare del campionato.

Enric “Quique” Bordas è il nuovo campione spagnolo – Copyright: TCR Spain

NEWS

TCR AUSTRALIA

Questa mattina è stato confermato che il campione del TCR Australia 2022, Tony D’Alberto, sarà regolarmente in pista anche nella prossima stagione, sempre al volante della Honda Civic FL5. Il pilota del Wall Racing ha già potuto assaggiare le caratteristiche della nuova vettura giapponese a partire dalla tappa di Eastern Creek; da allora ha colto due successi a Bathurst e altrettanti podi.

TCR DENMARK

Una Honda Civic FL5 anche per il vice-campione danese Mike Halder che, dopo aver guidato l’Audi RS 3 LMS nell’ultima stagione, tornerà al volante di una vettura della casa giapponese, con la quale ha ottenuto il titolo di vice-campione anche nel 2022, oltre che il titolo di campione del TCR Spain nel 2021.

Dopo un anno di stop, nel 2024 Jacob Mathiassen farà il suo ritorno nel TCR Denmark, ma non sarà più al volante dell’Alfa Romeo Giulietta che lo ha accompagnato per tre stagioni, bensì di una Hyundai i30. Ciò che sarà invariato è invece il team. Il trentenne, infatti, farà ritorno nella struttura di Insight Racing che lo ha seguito in ogni sua gara disputata nella serie danese.

TCR WORLD RANKING

Un solo cambio nelle prime dieci posizioni del TCR World Ranking: si tratta dell’entrata al decimo posto di Bernardo Llaver che ha scavalcato i campioni Franco Girolami, Tom Coronel e Niels Langeveld. Mat’o Homola invece guadagna una posizione ed entra in Top15, mentre chi arretra al sedicesimo posto è il neo-campione sudamericano Ignacio Montenegro.

Passo decisamente lungo per l’argentino Juan Angel Rosso che dal 28° sale al 17° posto, mentre i brasiliano Raphael Reis e Galid Osman salgono rispettivamente di sette e quattordici posizioni per finire in 23esima e 26esima.

Bene anche Rafael Suzuki e Ruben Volt che si sono portati in 48esima e 49esima posizione grazie a un +9 e +3 in classifica. Ad entrare in Top60 è invece Fabian Yannantuoni grazie alla scalata di trentatré posizioni. A rimetterci è Josh Files che, perdendo otto piazze, esce anche dalle prime sessanta.

A entrare tra i primi 100 è invece il neovincitore Diego Nunes che è passato così dal 123° posto al 90°. A uscirne è invece Lewis Kent che si trova ora in 102esima posizione (non corre più nel TCR da Snetterton 2022).

Copyright: TCR South America

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