La squadra americana, ma con anima brasiliana, punterà sull’ultima vettura di casa Cupra e sull’ex pilota di Precision Racing
La nuova compagine che entrerà dal 2026 sullo schieramento della classe TCR nell’IMSA Michelin Pilot Challenge ha reso noto nelle scorse settimane che la Cupra León VZ è la vettura con cui affronterà la sua prima stagione. Oggi è stato invece annunciato chi è il primo pilota scelto per la prossima campagna; con un anima brasiliana e volta alla promozione dei talenti sudamericani, il primo nome è ricaduto su Celso Neto.
Il 20enne, che ha fatto il suo debutto da titolare sulle vetture TCR all’inizio dell’anno, ha chiuso la sua prima stagione al quarto posto in classifica (insieme al compagno di macchina Ryan Eversley, ndr), collezionando un podio al suo debutto nella categoria a Daytona e ottenendone altri due arrivando terzo a Mosport Park e secondo a Indianapolis.
Nel corso del suo 2025 ha avuto modo anche di partecipare alla prima gara brasiliana del TCR South America e del TCR Brasil a bordo dell’Audi RS 3 LMS Gen1 di Paladini Racing, sul tracciato di Curvelo.
Il prossimo anno cambierà casacca affiancandosi al team diretto da Pedro Moises, sfruttando una vettura che sin dal suo esordio negli Stati Uniti ha mostrato un ottimo potenziale. Nelle prossime settimane verrà scoperto il nome del pilota che lo affiancherà sulla vettura #77 del team basato in Florida.
Immagine di copertina: IMSA
AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
Supporta P300.it
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi aiutarci con un piccolo contributo.P300.it è una realtà totalmente indipendente, il tuo supporto è per noi importante.
