Honda ferma il dominio Hyundai in qualifica, ma non quello in gara
In Mid-Ohio la classe TCR del Michelin Pilot Challenge ha disputato la sua quarta tappa di questo 2025, ma se in qualifica il trittico della Honda di MMG composto da Karl Wittmer, LP Montour e Dai Yoshihara ha interrotto il dominio di Bryson Morris e Mark Wilkins, lo stesso non è stato in gara, con il secondo successo di Mason Filippi ed Harry Gottsacker davanti a Preston Brown e Denis Dupont.
Ormai la lotta per il titolo, a ridosso di metà campionato, è una questione a due tra l’equipaggio #76 dell’Elantra N di Bryan Herta Autosport e quello #98, che continuano a scappare in classifica, sfruttando anche le lotte alle loro spalle. Ancora un weekend poco brillante per Bryson Morris e Mark Wilkins, solo ai piedi del podio, mentre grande tonfo invece per le Audi di Ryan Eversley e Celso Neto e per quella di James Vance, avvolte da vari problemi.
QUALIFICHE
Il quarto round è stato quello giusto per interrompere il dominio delle Hyundai di Bryan Herta Autosport almeno nelle qualifiche, dato che a conquistare la pole position – con l’unico tempo sotto il muro dell’1:27 – è stata la Honda Civic del MMG grazie al riferimento di 1:26.747 fatto registrare da Karl Wittmer.
La squadra canadese ha regolato di tre decimi tutto il resto del gruppo a partire dalla Elantra N #98 guidata da Mason Filippi, che scatterà dal secondo posto. A frapporsi tra le due vetture del BHA la vettura coreana del VGRT guidata da Tyler Gonzalez che si è infilato al terzo posto a quasi mezzo secondo dalla vetta e con 21 millesimi di vantaggio sulla gemella #33 di Mark Wilkins, alla peggiore prestazione dell’anno dopo le tre pole nelle prime tre gare.
Quinto tempo per la seconda Honda, quella di HART, guidata da Chad Gilsinger, quindi la Hyundai dei Pegram in sesta piazza. Solo un settimo riscontro per la prima delle Audi con la vettura #7 del Precision Racing guidata da Calso Neto, quindi la terza Hyundai di BHA con Suellio Almeida in ottava piazza. Luke Rumburk e Sam Baker con le Audi rispettivamente di RVA e Baker Racing hanno completato la Top10.
Qualifica da dimenticare invece per i leader del campionato Preston Brown e Denis Dupont che non hanno fatto meglio dell’undicesimo tempo, subendo un secondo e mezzo di ritardo dal riferimento di giornata.
GARA
La quarta corsa stagionale è iniziata dopo che la pioggia si è abbattuta nelle ore precedenti sul tracciato del Mid-Ohio, ma con la pista in via di asciugatura e quindi con una linea più chiara già presente sul nastro d’asfalto.
In partenza la Honda del MMG ha perso subito la prima posizione a vantaggio della Hyundai #98 del BHA che si è portata così al comando anche se per pochi metri. L’attacco per la leadership di Filippi ha però costretto a cedere anche il secondo posto alla vettura gemella del VGRT, mentre un giro più tardi ha invece dovuto difendersi dalla Civic del team HART – che intanto è salita quarta superando l’Elantra #33 – per non perdere anche la posizione a podio.
Dopo cinque minuti già le prime difficoltà con Eric Rockwell che è finito in testacoda a causa dell’asfalto bagnato, scivolando all’ultimo posto a più di trenta secondi di distanza dalla penultima posizione di classe. Pochi istanti dopo Filippi ha infine dovuto cedere momentaneamente la seconda posizione a Gonzalez, che intanto è riuscito in poco tempo a prendere anche la vetta provvisoria della corsa, prima ancora dello scoccare del decimo minuto di gara.
Proprio a ridosso del decimo minuto, mentre si trovava in lotta per la quinta posizione, Wilkins ha dovuto alzare bandiera bianca rientrando subito ai box per sostituire la gomma anteriore destra che ha subito una foratura, ritrovandosi costretto a una rimonta dal fondo sin dalle prime fasi.
Buon primo quarto d’ora per Celso Neto con l’Audi #7 che, dopo una pessima qualifica, è risalito nelle prime cinque posizioni ponendosi al comando del suo gruppo, con quello di testa però ormai ampiamente distanziato. Il suo buon lavoro è stato però vanificato a ridosso del ventesimo minuto, quando una sosta imprevista per surriscaldamento del motore ha obbligato il brasiliano a rientrare ai box.
La schiera di doppiati di classe GS ha permesso – al termine della prima mezz’ora – agli inseguitori del leader di ricucire il vantaggio che Gonzalez aveva creato nei primi passaggi. Il pilota di VGRT è stato però bravo a mantenere il controllo della propria posizione, tornando a distanziare gli inseguitori dopo un solo giro di sofferenza.
Al trentacinquesimo minuto altro grande colpo di scena con Wittmer finito lungo e fuori pista; escursione che non solo gli è costata la seconda posizione che è finita nelle mani di Filippi, ma anche una sosta anticipata ai box, che l’ha fatto piombare fuori dalla Top5.
Giusto tre minuti più tardi è stata neutralizzata la corsa per la prima volta per l’uscita di pista di una vettura di classe GS, che ha così permesso al gruppo di ricompattarsi, aiutando soprattutto i piloti dalla quarta posizione in poi a riavvicinarsi alla vetta, che intanto aveva accumulato un gap di quasi mezzo minuto.
Durante la caution le vetture TCR ne hanno approfittato per effettuare la prima sosta della corsa con Filippi che ha ereditato la prima posizione di classe, seguito da Rumburg, Chambers e Almeida, mentre Gonzalez ha perso quattro posti retrocedendo al quinto. Questo giro ai box non ha aiutato i leader del campionato della Hyundai #76 a guadagnare qualche posizione, con Brown rimasto in ottava piazza, ma ha consentito a Yoshihara (con la strategia spaiata) di riportarsi sesto.
La Pace Car è rientrata ai box dopo un quarto d’ora, con 3h07 ancora da disputare e Chambers, che si trovava terzo con la Honda di HART, che ha perso il posteriore finendo in testacoda e insabbiandosi alla prima curva, causando la seconda caution della gara. Dietro ai leader, Gonzalez si è invece sbarazzato di Almeida per ritornare in quarta posizione, mentre Sam Baker si è portato in Top5, rimontando dal fondo.
Questa volta la neutralizzazione è durata circa cinque minuti e alla nuova ripartenza Gonzalez è riuscito a scavalcare anche Rumburg per tornare in seconda piazza, mentre Baker ha sopravanzato Almeida per la quarta, con il brasiliano che ha continuato a perdere posizioni dopo che un cartellone “Michelin” si è incollato sul frontale della propria Hyundai. Nelle retrovie Tally è invece finito in testacoda rientrando successivamente ai box.
Il pilota di BHA è stato nuovamente costretto a entrare in pit lane, riuscendo comunque a non perdere troppo tempo in quando la Pace Car è tornata in pista per la terza volta. Nonostante ciò Almeida è scivolato dalla quarta alla decima posizione di classe.
Dopo circa 15 minuti di bandiera gialla, la corsa ha ripreso il suo pieno regime, ma questa volta Gonzalez non ha guadagnato nuovamente posizioni per ritornare in testa, mantenuta in questo caso da Filippi. Dietro, i due piloti della Hyundai Jon Miller ha sopravanzato Baker per la quarta piazza, mentre Almeida è risalito quanto meno al settimo posto, superando anche il compagno di squadra Dupont, sceso in nona.
L’asfalto umido non ha risparmiato nessuno infatti all’ottantesimo minuto, dopo un contatto tra Rumburg e una vettura GS, quest’ultima è finita contro le barriere causando così la quarta caution in meno di un’ora. L’Audi ha dovuto effettuare una nuova sosta ai box, cedendo così il proprio terzo posto a Jon Miller.
Nemmeno dieci minuti di Pace Car al comando e questa è tornata ai box per ripristinare la bandiera verde in pista. Anche in questo caso i piloti sono stati relativamente tranquilli, mantenendo le proprie posizioni, ad eccezione di Dupont che l’ha guadagnata su Yoshihara salendo in settima.
Ancora problemi per l’Audi del Precision Racing che è finita in testacoda alla staccata del rettilineo di partenza, rallentando vistosamente una volta tornata in pista dopo l’escursione. Negli stessi momenti si è invece rimescolata la classifica alle spalle dei leader con Sam Baker e Dupont che hanno superato Jon Miller salendo rispettivamente terzo e quarto, mentre Almeida ha perso la posizione sia su Wilkins che su Yoshihara precipitando in ottava.
Dopo la ripartenza Filippi ha mostrato un ottimo ritmo che in pochi giri gli ha permesso di scrollarsi Gonzalez dalle spalle, accumulando più di quattro secondi di vantaggio, con il pilota di VGRT che invece dovuto guardarsi le spalle da Baker, costantemente incollato alla sua Hyundai. Proprio il canadese ha però commesso un’errore che ne ha vanificato il buon lavoro fatto fino a questo momento, con il pilota di Audi retrocesso al nono posto, consentendo a Dupont si portarsi sul podio provvisorio a un quarto d’ora dalla metà di gara.
Un paio di tornate più tardi una sbavatura anche da parte di Dupont in curva 1 ha portato il leader della classifica a una lieve escursione sull’erba, che gli ha fatto perdere contatto da Gonzalez, il quale ha così accumulato più di quattro secondi di vantaggio sulla vettura gemella.
Prima del giro di boa e soprattutto della seconda tornata di pit stop, Filippi ha mantenuto il comando con il gap che è però sceso a 2.6 secondi su Gonzalez, quindi Dupont a chiudere il podio provvisorio. Quarto Jon Miller davanti a Wilkins, Yoshihara e Almeida in un gruppetto in contesa della posizione ai piedi della Top3.
Proprio il leader della corsa è stato il primo ad aprire le danze dei pit stop, lasciando oltretutto il volante a Gottsacker. Seguentemente è stato il turno di Dupont che non ha ceduto il posto a Brown e quindi quello di Gonzalez che invece ha terminato il suo stint permettendo a Powell di salire a bordo.
Il giro di soste ha permesso a Dupont di ricucire il gap su Gottsacker portandolo a solo mezzo secondo, mentre Montour è salito in terza posizione. La Aust ha fatto passi in avanti salendo in quarta, anche se con 42 secondi di gap dalla vetta, seguita da Tim Lewis e Megan Tomlinson. Morris ha invece perso terreno scendendo settimo, mentre peggio è andata a Powell che da secondo è crollato nono a un minuto di ritardo dalla Hyundai al vertice.
A cento minuti dalla bandiera a scacchi Tim Lewis si è sbarazzato della Aust per guadagnare la quarta piazza, mentre un agguerrito Powell ha provato a ricucire i danni, ottenendo l’ottava posizione su Chambers. Le difficoltà dell’Elantra N di VGRT sono continuate costringendo l’americano a ritornare in pit lane dopo nemmeno mezz’ora, finendo così nuovamente in fondo alla classifica.
Dopo una parte di gara abbastanza regolare, con i distacchi rimasti pressoché in variati, a un paio di minuti dallo scoccare dell’ora finale, Gottsacker è rientrato per la sosta conclusiva, mentre al giro successivo è stato il turno di Dupont che si è ritrovato ad uscire davanti a Gottsacker che, sfruttando le gomme in temperatura, è stato capace di riprendersi la P1 con facilità.
A 55 minuti dal termine della gara la quinta caution è stata necessaria per lo stop di una vettura GS in mezzo alla pista. Questo ha consentito ai team rimanenti di effettuare l’ultima sosta della corsa.
Con la corsa ripristinata dopo una decina di minuti, Gottsacker si è ritrovato a difendersi nuovamente da Dupont, mentre Wittmer ha guadagnato il terzo posto davanti a Jon Miller e Morris. Il pilota della Hyundai di BHA ha sopravanzato la vettura gemella per guadagnare la quarta piazza. Con quaranta minuti rimasti la lotta per il successo è stata quindi a tre, con Morris e Miller staccati di più di dieci secondi, mentre il resto del gruppo ha lottato per il sesto posto essendo tutti ormai doppiati.
La mischia tra vetture TCR e GS ha aiutato Gottsacker a mettere qualche secondo di vantaggio sul compagno di squadra che ha quindi dovuto guardarsi maggiormente negli specchietti per mantenere la Honda alle sue spalle.
Detriti in traiettoria hanno obbligato la direzione gara a esporre la bandiera gialla per la sesta volta, neutralizzandola a 32 minuti dallo scadere del conto alla rovescia. In questo caso lo stop è durato giusto cinque minuti e all’ennesima ripartenza Morris e Miller ne hanno approfittato per ricucire il gap sul terzetto di testa, rilanciandosi nella lotta per il successo finale.
La gara ha però continuato a proseguire a singhiozzo dato che l’ennesimo contatto tra vetture GS ne ha portata una a bloccarsi fuori pista, obbligando la settima neutralizzazione a 20 minuti dalla bandiera a scacchi, durata però soli tre minuti. Se Morris è riuscito a incollarsi ancora di più al trio in vetta, Miller ha perso contatto crollando a oltre dieci secondi di ritardo e perdendo così l’opportunità di giocarsi anche il podio.
Con la conclusione della quarta ora e del 149esimo passaggio sul traguardo, Harry Gottsacker e Mason Filippi hanno conquistato la seconda vittoria stagionale precedendo di meno di sette decimi i compagni di squadra e leader del campionato Denis Dupont e Preston Brown. Karl Wittmer, LP Montour e Dai Yoshihara hanno chiuso le posizioni a podio mancando il successo di 1.1 secondi, ma precedendo di mezzo secondo la coppia formata da Bryson Morris e Mark Wilkins, con la terza Hyundai di BHA.
Ben più distanziato, ma in quinta posizione, Jon Miller e Lance Bergstein con la Hyundai del VGRT. Doppiata di un giro e in sesta piazza la quarta Hyundai BHA con Madison Aust e Suellio Almeida, quindi l’Audi canadese dei Tomlinson.
CLASSIFICA E PROSSIMO APPUNTAMENTO
Continua la fuga degli equipaggi delle Hyundai #76 e #98 che ora sono distanziati tra loro di soli dieci punti, ma hanno allontanato a 200 lunghezze la terza Elantra del Bryan Herta Autosport. Il resto del gruppo annaspa con 300 punti di ritardo prima ancora di metà campionato.
- Preston Brown / Denis Dupont – 1260 pts
- Mason Filippi / Harry Gottsacker – 1250 pts (-10)
- Bryson Morris / Mark Wilkins – 1060 pts (-200)
La classe TCR nell’IMSA Michelin Pilot Challenge ritornerà in pista tra tre settimane con il quinto appuntamento che si disputerà il 27 e 28 giugno sullo storico tracciato di Watkins Glen.
Immagine di copertina: IMSA / Michael Levitt
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