TCR | Mat’o Homola è il primo bicampione est europeo

Autore: Marco Colletta
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Pubblicato il 23 Settembre 2024 - 17:45
Tempo di lettura: 20 minuti
TCR | Mat’o Homola è il primo bicampione est europeo
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Per soli cinque punti Mat’o Homola ha riconquistato il titolo nel TCR Eastern Europe, battendo il team-mate Adam Kout. Nel Michelin Pilot Challenge sarà una sfida a due per l’ultimo round, nel TCR UK in tre si giocheranno tutto a Silverstone

L’ultimo fine settimana ha visto assegnare il secondo titolo di questa stagione, quello del TCR Eastern Europe – che ha regalato una novità dal punto di vista statistico -, ma ha anche definito le sorti di chi si giocherà l’alloro nell’ultima tappa. Oltre al TCR Italy e alla classe DSG, anche nel TCR UK e nel Michelin Pilot Challenge si è svolto il penultimo round del 2024.

TCR EASTERN EUROPE | RESOCONTO SALZBURGRING, ROUND FINALE

Adam Kout doveva ottenere il massimo dall’ultimo appuntamento della stagione del TCR Eastern Europe. I trentaquattro punti di svantaggio nei confronti del compagno di squadra Mat’o Homola lo hanno obbligato a non dover perdere nemmeno una briciola per strada e così ha fatto.

Il ceco è partito in pompa magna già dal sabato mattina conquistando la pole con il tempo di 1:25.176, precedendo di sette decimi René Kircher e di otto e mezzo proprio il leader del campionato, fortunato ad agguantare il terzo posto per solo sedici millesimi a svantaggio di Ivars Vallers. Con questo risultato, Kout ha quindi portato il suo gap da 34 a 32 lunghezze.

GARA 1 – Nella prima gara Kout si è fatto beffare da Kircher allo spegnimento dei semafori, con il tedesco che si è portato subito davanti a tutti già prima di affrontare la prima curva. Il ceco è riuscito a fissarsi in seconda posizione, mettendosi subito all’inseguimento del pilota di Mertel Motorsport, mentre dietro la sfida si è replicata tra i due team con Kajaia a precedere Homola.

Se Kircher è stato più duro nella difesa, il pilota georgiano ha ceduto il passo allo slovacco a metà del secondo giro, con il leader del campionato che si è così portato in terza posizione.

Kout ha più volte provato l’affondo su Kircher in curva 3, senza riuscirci. Il sorpasso è arrivato al quarto giro dopo una lunga manovra durata lungo tutto l’ultimo settore, che ha portato Kout in prima posizione, ma Homola in seconda dato che il tedesco ha commesso un errore nell’approccio alla chicane finale, il quale lo ha visto poi protagonista di una sbavatura sull’erba.

Sempre durante il quarto giro l’altra Honda del Mertel Motorsport, quella di Kajaia, è finita violentemente contro le barriere della Ostschleife. L’incidente è stato talmente violento (il pilota è uscito incolume, ndr), che la Civic ha perso la ruota anteriore sinistra ed è stata necessaria l’interruzione della corsa per riparare i danni provocati al muro di gomme.

Lo stop è durato circa una decina di minuti e, alla ripresa, i piloti hanno avuto altri dodici minuti per poter battagliare. Una volta sventolata la bandiera verde Kircher è tornato a mettersi in mezzo tra Kout e Homola, ma nel frattempo sia a lui che al leader del campionato è giunta una penalità di 10 secondi sul tempo di gara per falsa partenza.

A peggiorare la situazione di Homola ci ha pensato anche Ghermandi che all’undicesimo giro ha dato filo da torcere al pilota Hyundai, prima dandogli una leggera toccata in curva 3 e poi passandolo nel settore finale.

Le posizioni di vertice sono poi rimaste congelate nell’ultimo terzo di gara, con Adam Kout che è andato a cogliere il terzo successo stagionale, nonché secondo consecutivo. René Kircher ha chiuso in seconda posizione e Giacomo Ghermandi in terza. Data la penalizzazione al tedesco e allo slovacco, il nostro portacolori ha guadagnato il secondo posto, che è anche il suo miglior piazzamento in una gara TCR, mentre Kircher è riuscito a rimanere sul terzo gradino del podio per soli 160 millesimi.

  1. Adam Kout (Hyundai, Janík Motorsport)
  2. Giacomo Ghermandi (Honda, MM Motorsport)
  3. René Kircher (Honda, Mertel Motorsport)

In quarta posizione è salito Petr Cizek, seguito da Ivars Vallers e solo al sesto posto Mat’o Homola (autore del giro più veloce, ndr) che ha così perso altri 17 punti dal compagno di squadra, portando così il suo vantaggio a soli 15 lunghezze. Knego, Zbozinek, la Dolischka e Dubreta hanno completato la Top10.

GARA 2 – La seconda corsa ha visto partire Zbozinek e Dolischka davanti a tutti, con Knego e Homola in seconda fila. Allo spegnimento dei semafori Knego è scattato meglio, portandosi dietro Zbozinek, ma il vero dramma è stato nelle retrovie. Kout è rimasto fermo in griglia, con il sogno di titolo che sembrava ormai andato in fumo senza possibilità di lottare.

Il giovane di casa Janík, dopo essere salito in testa alla classifica, ha commesso un errore in uscita dall’ultima chicane che ha permesso a Ghermandi di portarsi in prima posizione. Alle sue spalle Knego ha dovuto fare spalle larghe per evitare che Homola potesse salire in seconda posizione. La sua difesa ha poi permesso a Vallers di issarsi sul podio provvisorio e quindi in seconda piazza.

Nel mentre, già al termine del terzo giro Kout è risalito fino alla sesta posizione, affondando poi l’attacco su Kircher – per il quinto posto – alla staccata della prima curva. All’inizio del sesto giro, sempre in curva 1, Kout ha preso anche il quarto posto ad Homola, permettendo anche a Kircher di avere il giusto slancio per fargli guadagnare una posizione e intromettersi nella lotta per il titolo.

Intanto, sul finire del settimo giro, Kout ha iniziato a farsi vedere negli specchietti di Knego, ma un errore in staccata della prima curva lo ha portato lungo facendogli perdere diverse posizioni e costringendolo di nuovo alla rimonta. Non dandosi per vinto, il ceco è riuscito in un sorpasso a tre a sbarazzarsi di Kircher e Knego, che però è sprofondato al sesto posto anche alle spalle di Homola.

Con dodici minuti rimasti è iniziata la caccia di Kout a Vallers in seconda posizione a sei secondi e a Ghermandi, leader della corsa con un gap di quasi nove secondi dalla terza piazza. A otto minuti dal termine Dubreta è finito contro le barriere interne della Ostschleife, seminando detriti lungo la pista. Il croato è stato poi costretto al ritiro.

Sul finire del quindicesimo giro, Kout ha attaccato Vallers salendo al secondo posto, mentre negli stessi attimi Ghermandi – pizzicando l’erba in staccata di curva 1 – ha perso il controllo della sua Honda, finendo lungo nella sabbia e poi procedendo lentamente fino a fermarsi in curva 3. Per l’italiano, colpito da una foratura probabilmente rimediata dai detriti di Dubreta, il sogno di vittoria si è concluso a 2:50 minuti dalla fine.

Con questo colpo di scena, Kout si è quindi ritrovato al comando della corsa davanti a Vallers e Homola che intanto aveva superato Kircher. Le prime tre posizioni sono rimaste quindi invariate, con Adam Kout che ha così colto la terza vittoria consecutiva, ma anche il giro veloce della corsa. Ivars Vallers, con il secondo posto ha ottenuto il secondo podio stagionale dopo quello del Red Bull Ring, mentre il terzo posto ha regalato il secondo titolo consecutivo a Mat’o Homola.

  1. Adam Kout (Hyundai, Janík Motorsport)
  2. Ivars Vallers (Audi, LV Racing)
  3. Mat’o Homola (Hyundai, Janík Motorsport)

Quarto posto per Kircher, quindi Cizek, Knego, Zbozinek e Dolischka chiudono la Top8 dei piloti giunti al traguardo. Nonostante il ritiro, Ghermandi è stato classificato per aver completato il 90% della corsa.

CLASSIFICA FINALE

Nonostante nel weekend di Salisburgo Mat’o Homola per la prima volta in stagione non ha conquistato nemmeno un successo, è riuscito a vincere il secondo titolo consecutivo diventando il primo pilota a raddoppiare la vittoria finale nel TCR Eastern Europe. Il secondo iride è arrivato per un soffio dato che il vantaggio finale è stato di appena cinque punti.

  1. Mat’o Homola – 236 pts / CAMPIONE TCR EASTERN EUROPE 2024
  2. Adam Kout – 231 pts (-5)
  3. Attila Bucsi – 141 pts (-95)

Il titolo Junior è andato invece ad Attila Bucsi, il quale alla fine dei conti non ha preso parte all’evento in quanto già sicuro di conquistare il successo finale data anche la mancata partecipazione di Martin Kadlecik.

Nella classifica a squadre, il trionfo era stato già assegnato da due eventi a Janík Motorsport che ha chiuso la stagione con 467 punti e un vantaggio di 306 lunghezze sul Mertel Motorsport. La squadra tedesca ha sopravanzato M1RA nel round finale, conquistando il secondo posto per venti punti.

I compagni di squadra Adam Kout e Mat’o Homola, contendenti al titolo nella gara finale del Salzburgring. – Copyright: TCR Eastern Europe

TCR UK | RESOCONTO THRUXTON, ROUND 6

Un esordio bagnato quello del TCR UK a Thruxton che in qualifica ha visto Callum Newsham primeggiare con il tempo di 1:22.663, che gli ha permesso di ottenere la pole position davanti ad Adam Shepherd. Il pilota di Area Motorsport è arrivato secondo grazie al suo secondo miglior tempo; infatti, il primo è stato cancellato per aver causato una bandiera rossa nel corso della sessione. Nonostante ciò ha potuto comunque precedere il rivale in campionato Carl Boardley di due decimi, con il leader staccato di sette dalla vetta.

Tra i quattro contendenti al titolo, Brad Hutchison è stato il più attardato. L’alfiere di MPH Racing non è andato oltre il sesto tempo, con quasi un secondo e mezzo di gap dal poleman e tra lui e i primi si sono infilati anche Steven e Sam Laidlaw.

GARA 1 – La novantesima gara della storia del TCR UK ha visto l’ottimo scatto di Newsham che ha mantenuto la prima posizione davanti a Shepherd, Steven Laidlaw e Carl Boardley che ha perso il terzo posto. A rendere il tutto più difficile è stata la pista bagnata che, soprattutto nei tratti più veloci, mostrava problemi di visibilità per l’alta quantità di spray sollevato.

Dopo i primi giri, Newsham ha iniziato a vedere in pericolo la propria prima posizione con Shepherd che ha provato ad attaccare il pilota della Hyundai, rimanendo incollato lungo tutto il giro. Al quinto minuto il portacolori di Area Motorsport ha iniziato a rallentare, perdendo diverse posizioni tra cui la seconda andata a Steven Laidlaw e la terza a Boardley.

Poco dopo metà gara, all’undicesimo giro, Shepherd è rientrato ai box per il ritiro definitivo della sua Cupra. Intanto, negli stessi momenti, si è intensificata la lotta per il quarto posto tra Hutchison e Lewis, con il pilota Hyundai che da diversi giri ha provato a farsi vedere negli specchietti della Cupra, senza mai affondare un attacco.

Gli ultimi cinque minuti hanno visto anche il ritorno della pioggia sul tracciato di Thruxton. Chi è sembrato trovarsi subito a suo agio è stato proprio Lewis che è riuscito a liberarsi di Hutchison, salendo al quarto posto. L’alfiere Cupra è rimasto solo un paio di curve dietro alla Hyundai, riprendendosi quasi immediatamente la posizione.

La pioggia scrosciante ha permesso anche a Boardley di riattaccarsi a Steven Laidlaw per la seconda posizione. Il campione in carica è passato momentaneamente davanti per pochissimi metri, a due minuti dalla fine, ma Laidlaw è riuscito a rispondere in staccata riprendendosi quanto perso.

Gara 1 si è conclusa quindi con il successo numero quattro in stagione per Callum Newsham, che ha trionfato in tranquillità con cinque secondi di vantaggio. La sfida tra Steven Laidlaw e Carl Boardley ha visto vincere il primo, che con il secondo posto ha ottenuto il suo miglior risultato nel TCR UK, mentre il campione in carica è rimasto escluso dalla lotta dopo una breve escursione sull’erba nell’ultimo giro.

  1. Callum Newsham (Hyundai, JH Racing)
  2. Steven Laidlaw (Cupra, Area Motorsport)
  3. Carl Boardley (Cupra, Hart GT)

Quarto posto per Brad Hutchison che alla fine è riuscito a tenere la posizione su Darron Lewis e Sam Laidlaw. Settimo è arrivato Will Beech, il quale ha trionfato anche nella classe Gen 1 Cup, precedendo di appena due decimi il rivale Rick Kerry. Nono posto per Stewart Lines, quindi a chiudere la Top10 c’è stato Mark Smith, sul podio delle Gen 1.

GARA 2 – Frutto della griglia invertita, a partire davanti a tutti nella prima corsa domenicale sono stati Smith e Lines, con Kerry e Beech in seconda fila, mentre dalla terza sono scattati Sam Laidlaw e Lewis. Subito problemi invece per Steven Laidlaw (nono in griglia), il quale è rimasto fermo prima del giro di formazione.

Allo spegnimento dei semafori, Smith non ha avuto un ottimo spunto su una pista ancora bagnata. A salire al primo posto è stato Lines, mentre dopo i primi metri già il primo colpo di scena. Newsham ha sbagliato l’ingresso della curva, andando a centrare in pieno Hutchison e Smith. L’incidente ha messo fuori dai giochi solo il pilota di Hyundai, mentre quello di Cupra è riuscito a riprendere la via dell’asfalto.

Il triplo contatto ha costretto la Safety Car a scendere in pista per cinque minuti. Alla ripartenza Lines ha preso subito un leggero vantaggio su Kerry, Boardley e Sam Laidlaw. Alle loro spalle invece Shepherd si è fatto largo prendendo la posizione sia su Lewis che su Beech che a sua volta è stato sopravanzato anche da Hutchison.

Prima del termine del giro Sam Laidlaw è riuscito a prendere il primo posto superando Lines, con il promoter del TCR UK che si è ritrovato subito a doversi difendere da Boardley, anche se il leader del campionato ha impiegato poche curve per salire in seconda posizione.

Shepherd, non ripreso dalle telecamere, si è invece portato alle spalle del rivale del campionato, passando prima Lines e Kerry e poi andando a insidiare la Cupra #1. Tra i due ci sono state ripetute lievi toccatine e alla fine della sfida è stato il portacolori di Area Motorsport a salire in seconda piazza.

Le sfortune per la León dell’ex leader del campionato sono arrivate anche in Gara 2. Infatti, mentre era all’inseguimento del primo posto, ha sofferto ancora una volta un problema alla pompa della benzina che lo ha portato fino alla sesta posizione, passato da Boardley, Hutchison, Lines e Lewis.

A sei minuti dal termine, invece, Boardley si è fatto agilmente spazio sorpassando Sam Laidlaw per la posizione di leadership, mentre il rivale in campionato è rientrato in pit lane ritirandosi ancora una volta.

Dopo aver ottenuto la prima posizione, Carl Boardley è andato a conquistare agevolmente la quinta vittoria dell’anno, precedendo Sam Laidlaw di quasi quattro secondi. Per lui si sarebbe trattato del primo podio ottenuto nel TCR UK, ma la squalifica post gara ha fatto salire al secondo posto Bradley Hutchison, l’unico dei contendenti al titolo che ha mosso la classifica in questa corsa, oltre al vincitore. In terza posizione è arrivato Steven Laidlaw che all’ultima curva ha preso la posizione su Stewart Lines.

  1. Carl Boardley (Cupra, Hart GT)
  2. Bradley Hutchison (Cupra, MPH Racing)
  3. Steven Laidlaw (Cupra, Capture Motorsport)

Il quarto posto, come detto, è appannaggio di Stewart Lines, che ha preceduto Darron Lewis. Sesta piazza e prima della Gen 1 Cup per Rick Kerry che tra sé e gli avversari del trofeo ha messo Luke Sargeant. Beech ottavo ha preceduto Smith.

GARA 3 – La terza gara avrebbe visto nuovamente Newsham in pole, il quale aveva conquistato anche il secondo miglior tempo in qualifica. L’incidente in Gara 2 lo ha però messo fuori dai giochi e quindi in fronte allo schieramento è scattato Shepherd, dunque Steven Laidlaw e Hutchison in seconda fila, con Lewis e Boardley in terza.

In partenza Shepherd ha conservato il primo posto davanti ai vari piloti di testa che hanno conservato le rispettive posizioni. Nel primo giro, però, Boardley è riuscito a sopravanzare Hutchison salendo così al terzo posto, mentre Lewis è finito al quinto posto. Il leader della classifica, alla tornata successiva, ha commesso un errore che lo ha portato sull’erba e quindi a dover cedere un paio di posizioni.

Come ritornello di questo weekend, per la terza gara consecutiva la cavalcata vincente di Adam Shepherd è stata interrotta da problemi alla sua Cupra. In questo modo Steven Laidlaw si è ritrovato sorprendentemente in testa al gruppo.

La rimonta di Boardley non ha invece tardato a iniziare, infatti all’ultima curva del terzo giro il campione in carica si è sbarazzato di Lewis con un sorpasso che lo ha fatto salire momentaneamente sul podio. Il pilota Cupra è stato però sopravanzato poche curve più tardi da quello Hyundai che lo ha rimandato al quarto posto.

Il secondo colpo di scena è avvenuto proprio al termine del quarto giro, con Boardley costretto a rientrare ai box per far rimuovere l’erba, accumulata nell’uscita di pista, dalla presa d’aria del radiatore, precipitando così in fondo allo schieramento. Il #1, tornato in pista con fame di rimonta, è stato costretto a tornare in pit lane per un altro controllo alla sua vettura a sei minuti dal termine.

L’ottima gestione della vettura su una pista bagnata ha regalato a Steven Laidlaw la sua prima vittoria nel TCR UK, precedendo di 4.4 secondi Brad Hutchison, unico contendente al titolo a passare sotto la bandiera a scacchi a pieni giri. Terzo posto per un ottimo Darron Lewis.

  1. Steven Laidlaw (Cupra, Capture Motorsport)
  2. Bradley Hutchison (Cupra, MPH Racing)
  3. Darron Lewis (Hyundai, JH Racing)

Il quarto posto è andato a Sam Laidlaw che ha staccato di sei secondi il vincitore della Gen 1 Cup, Rick Kerry, il quale a sua volta è riuscito a contenere un arrembante Luke Sargeant. Solo settima posizione per Stewart Lines, ottava per Will Beach, nona per Mark Smith e decima per il leader del campionato Carl Boardley, che ha comunque raccolto qualche punto.

CLASSIFICHE E PROSSIMO ROUND

La vittoria e il terzo posto hanno permesso a Carl Boardley di allungare ulteriormente sugli avversari. Con i punti già scartati, ora il leader vanta 529 punti e un vantaggio di 46 lunghezze sul nuovo primo inseguitore che è Bradley Hutchison. Callum Newsham, a causa del doppio zero, è sceso in terza piazza con un ritardo di 65 punti dalla vetta. Saranno loro tre a contendersi il titolo nella corsa finale di Silverstone.

Fuori dai giochi Adam Shepherd che, con l’ennesimo weekend da cestinare, si ritrova ora addirittura al quinto posto, scavalcato per soli otto punti da Darron Lewis.

  1. Carl Boardley – 529 pts
  2. Brad Hutchison – 483 pts (-46)
  3. Callum Newsham – 464 pts (-65)

Lo stesso Darron Lewis è sempre in testa alla classifica del Diamond Award con 631 punti e un vantaggio di 128 lunghezze su Rick Kerry. Per un solo punto, il pilota della Cupra rimanda quindi i giochi a Silverstone anche se solo matematicamente, con il portacolori di JH Racing che potrà già festeggiare il titolo dopo le qualifiche.

Nella Gen 1 Cup invece la lotta è tutt’altro che conclusa. Rick Kerry è ancora il leader con 597 punti e un vantaggio di sole 12 lunghezze su Will Beech. Tra i tre trofei da assegnare, questo è sicuramente quello che potrà arrivare a Gara 3 con il titolo ancora conteso.

L’appuntamento del TCR UK è quindi per il 12 e 13 ottobre, quando la serie britannica tornerà a Silverstone per il round finale che, a differenza di quello di agosto, si disputerà nella versione completa della pista del Northamptonshire.

Steve Laidlaw alla prima vittoria nel campionato britannico. – Copyright: TCR UK

MICHELIN PILOT CHALLENGE | RESOCONTO INDIANAPOLIS, ROUND 9

Che la Honda del Montreal Motorsport Group fosse la macchina da battere nelle prove ufficiali, in questa stagione del Michelin Pilot Challenge, non è più una novità. L’equipaggio di Wittmer-Yoshihara ha infatti ottenuto la terza pole nel 2024 che corrisponde alla quinta per la squadra canadese.

Yoshihara ha siglato il miglior tempo in 1:33.116 precedendo di appena un decimo l’Audi dei leader del campionato Taylor-Miller. A sorpresa il terzo posto è andato a Chambers-Gilsinger con la Honda di HART, la quale però è stata poi costretta a uno start dall’ultima posizione.

La prima delle Hyundai di Bryan Herta è quella di Dupont-Brown, arrivati quarti, con nove decimi di ritardo dal battistrada. Disastro per le altre tre che sono dovute scattare dal fondo dello schieramento, dopo non aver registrato alcun tempo valido.

GARA – Le due ore sono iniziate subito con una neutralizzazione dovuta allo stop della Honda #73 di Wu-Ottis in percorrenza della prima curva. I primi metri hanno però permesso un rimescolamento delle posizioni alle spalle di Yoshihara, con Gou (Audi #55) salito al secondo posto davanti ad Ernstone (Audi #61). Brown ha perso una piazza, ma chi ha fatto peggio è stato Miller che invece è precipitato al quinto posto.

Dopo cinque minuti la bandiera verde è tornata ad essere padrona dell’Indianapolis Motor Speedway e Miller ne ha approfittato per salire al terzo posto davanti a Burkhard e Wilkins. Al termine dello stesso giro però un incidente ha visto coinvolte la Hyundai di Brown e l’Audi di Ernstone, le quali si sono entrambe fermate nella via di fuga della prima curva. Intanto Miller è stato costretto ad un Drive Through per essere partito in anticipo.

Il caos generato ha obbligato la Pace Car a rientrare in pista per la seconda volta in solo dieci minuti di gara. In secondo piano è passato il rallentamento di Yoshihara – per problemi al motore – che ha perso la leadership della classe TCR, lasciandola nelle mani della Hyundai di Burkhard.

La corsa ha ripreso il normale svolgimento a 98 minuti dal termine con quattro Hyundai a occupare le prime quattro posizioni. Mentre la #99 è riuscita a rimanere in testa, Wilkins e Gottsacker si sono ingaggiati per il secondo posto, facendo così scappare Burkhard che ha accumulato un paio di secondi di vantaggio.

Al quarantunesimo minuto Burkhard è stato coinvolto in un incidente con una delle Aston Martin della classe Grand Sport, che era impegnata allo stesso tempo in un sorpasso. Il contatto ha fatto perdere l’ala posteriore alla Elantra e anche la prima posizione in classifica che è finita nelle mani di Wilkins. Per recuperare la vettura GS è stata neutralizzata la corsa per la terza volta.

Solo al minuto 50 è avvenuto il primo giro di pit stop tra le vetture TCR che hanno sfruttato la Pace Car per effettuare il cambio gomme, pilota e rifornimento. In questo momento la Hyundai #99 è stata portata nel paddock per le dovute riparazioni.

Alla ripartenza, avvenuta a ridosso di metà gara, Filippi ha mantenuto la prima posizione davanti a Taylor e Lewis che è riuscito a portare l’Alfa Romeo al terzo posto provvisorio. Wickens è invece scalato dal secondo al quarto posto, mentre Morris dal terzo al quinto.

Nelle fasi seguenti della gara, Morris ha ricucito il gap su Wickens, prendendosi poi il quarto posto e mettendosi all’inseguimento anche del terzo, agganciandosi all’Alfa Romeo a tre quarti d’ora dalla bandiera a scacchi.

Con quaranta minuti rimasti sul cronometro, Morris si è sbarazzato anche di Lewis salendo così sul podio provvisorio, mentre dietro di loro anche Wickens ha ridotto il gap sulla Giulietta Veloce.

A mezz’ora dal termine ha preso vita la seconda tornata di soste, anche se non per tutti i piloti. Filippi è infatti rimasto in pista e quindi in prima posizione. Stessa strategia pure per Wickens che è salito in seconda, mentre Morris ha perso nuovamente terreno nei confronti di Lewis finendo alle spalle dell’Alfa Romeo. La pratica è stata però presto risolta con il portacolori di Hyundai che è tornato al quarto posto in pochi minuti.

La gara si è quindi conclusa con la prima affermazione stagionale della Hyundai #98 di Mason Filippi e Mark Wilkins, i quali non salivano sul gradino più alto del podio dall’ultimo appuntamento del 2023. Secondo posto per i compagni di squadra Harry Gottsacker e Robert Wickens, mentre i leader del campionato Chris Miller e Mikey Taylor hanno preso il terzo, tornando sul podio dopo tre gare.

  1. Mark Wilkins / Mason Filippi (Hyundai, Bryan Herta Autosport)
  2. Harry Gottsacker / Robert Wickens (Hyundai, Bryan Herta Autosport)
  3. Chris Miller / Mikey Taylor (Audi, JDC-Miller Motorsports)

Il quarto posto è andato alla coppia Hagler-Morris che ha replicato il miglior risultato stagionale ottenuto già in Canada. Quinta posizione invece per Block e Lewis Jr. con l’Alfa Romeo.

CLASSIFICA E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Solo venti punti persi dai leader del campionato Miller-Taylor nei confronti dei primi inseguitori che restano Gottsacker-Wickens. I campioni in carica, anche se non matematicamente parlando, restano gli unici contendenti al titolo per il round finale di Road Atlanta. A nulla è servito il successo di Wilkins-Filippi, i quali dovrebbero sperare nella mancata partecipazione dei capoclassifica per poter ambire al titolo.

  1. Chris Miller / Mikey Taylor – 2750 pts
  2. Harry Gottsacker / Robert Wickens – 2600 pts (-150)
  3. Mark Wilkins / Mason Filippi – 2540 (-310)

Come detto, il Michelin Pilot Challenge tornerà in pista a Road Atlanta nel weekend del 12-13 ottobre, per assegnare quello che è il settimo titolo statunitense di classe TCR.

Mark Wilkins e Mason Filippi sono tornati al successo nel Michelin Pilot Challenge dopo quasi un anno. – Copyright: IMSA

Immagine di copertina: TCR Eastern Europe

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