TCR | Intervista a Mike Halder: “Al debutto non credevo di correre nel TCR per tanti anni. Da sempre punto ad arrivare nel Mondiale e dimostrare la mia competitività”

Autore: Marco Colletta
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Pubblicato il 24 Luglio 2025 - 15:00
Tempo di lettura: 6 minuti
TCR | Intervista a Mike Halder: “Al debutto non credevo di correre nel TCR per tanti anni. Da sempre punto ad arrivare nel Mondiale e dimostrare la mia competitività”
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L’intervista al pilota più vincente e tra i più rappresentativi della storia delle TCR Series, il tedesco Mike Halder

Da Valencia – Il TCR World Tour non è stato solo il campionato protagonista del weekend al Circuito Ricardo Tormo di Cheste a metà giugno, ma è anche l’obiettivo di chi da quasi dieci anni corre nelle TCR Series e nel corso del tempo si è imposto come uno dei simboli di queste vetture turismo, nonché il pilota più vincente della storia: Mike Halder.

Tedesco, classe 1996, ha debuttato nel TCR Germany nel 2016 a soli 20 anni senza immaginare che quasi un decennio dopo sarebbe stato ancora in pista con la stessa tipologia di vetture a imporsi come il primo pilota a superare i 100 podi assoluti tra tutte le categorie in cui ha corso, nonché superare il record di vittorie di Mikel Azcona, fregiandosi del titolo di pilota più vincente nel TCR.

Per non farsi bastare ciò, la settimana seguente a quella dell’evento valenciano, Halder ha raggiunto quota 50 successi fissando ancora più in alto un limite che è destinato a salire sempre di più. Inoltre, il 29enne è diventato anche il pilota ad aver conquistato più successi al volante di una Honda Civic, firmando 46 delle sue 50 affermazioni in una delle vetture realizzate da JAS Motorsport.

Da anni protagonista nel TCR Denmark, dal 2025 è tornato a gareggiare anche nel TCR Spain di cui è stato il primo campione nel 2021. Il tedesco è stato però anche uno dei piloti più rappresentativi della serie casalinga, il TCR Germany ai tempi della massima importanza raggiunta dal campionato teutonico, oltre ad aver disputato un paio di stagioni nel TCR Europe.

Nonostante i successi e la propria forza in pista, Halder non ha mai preso il via di una singola gara del Mondiale Turismo, che esso fosse il WTCR o il TCR World Tour. Da sempre questo è il suo obiettivo, con la speranza di arrivare, un giorno, a raccogliere il budget necessario per dimostrare la propria competitività al fianco dei piloti più forti del mondo, per lui che del TCR ne è una delle colonne più importanti.

Hai disputato circa 200 gare nel TCR in quasi 10 anni e in questa stagione hai raggiunto il record di vittorie e guadagnato oltre 100 podi. Quando hai iniziato nel 2016, avresti mai pensato di ottenere questi numeri?

“Quando ho iniziato nel 2016 nel TCR Germany con una SEAT DSG non mi sarei aspettato che avrei guidato una vettura TCR per così tanti anni. Sono passato dalla Porsche Carrera Cup Germany nel 2014 e 2015 al TCR perché era una buona vettura di base e in Germania oltretutto le gare erano trasmesse in TV, quindi poteva essere attraente anche per gli sponsor. Anno dopo anno ho continuato fino al 2020 in Germania, poi sono passato al TCR Europe dove ho avuto anni pieni di successi, perdendo il titolo a Jarama nonostante fossi il leader del campionato. Nel 2021 sono venuto nel TCR Spain e sono stato il primo campione della serie e ho continuato a disputare sempre più gare e sempre più campionati”.

“Quando ho iniziato nel TCR il mio obiettivo è stato, ed è ancora oggi, quello di arrivare fino al WTCR ai tempi e ora nel TCR World Tour, quindi sono qui per lavorare duramente per ottenere sempre buone posizioni e tante vittorie ed essere sempre competitivo”.

Quest’anno il TCR celebra i 10 anni dalla prima gara e tu sei uno dei piloti più importanti tra tutte le serie. Se dovessi scegliere i tre momenti migliori di questo viaggio, quali sarebbero?

“Il primo è nel 2018 quando ho partecipato alla mia prima gara nel TCR Europe a Barcellona, vincendo la seconda corsa e con quei punti che ho raccolto, KCMG è diventata la squadra campione. Questo è stato il primo momento perché ho avuto modo di guidare con un buon team e soprattutto perché quando corri nelle serie nazionali dai sempre uno sguardo a quelle internazionali o al Mondiale, quindi quando hai l’opportunità di guidarci e sei lì con l’occasione anche per vincere, rende tutto più entusiasmante”.

“La seconda è stata nel 2020 quando abbiamo deciso di andare nel TCR Europe solo una settimana prima del via, arrivando dal TCR Germany e vincendo anche in quel caso Gara 2 al Paul Ricard“.

La terza è stata nel 2022 con le gare nel TCR Europe a Barcellona e Monza quando sono partito dal fondo e sotto la pioggia sono arrivato in terza posizione, anche se con qualche giro in più sarei potuto arrivare ancora più avanti“.

Dal 2022 corri anche nel TCR Denmark. Cosa ti ha spinto a correre in quel campionato?

“Il TCR Denmark è uno dei campionati con i tracciati più piccoli. Quando sono arrivato aveva tante vetture e tanti buoni avversari. Avevo e ho un buon rapporto con Toni (Persic, fondatore della squadra, ndr) che mi ha reso possibile arrivare in Danimarca, supportandomi negli ultimi quattro anni. Sono felice e grato dell’opportunità che Toni mi ha dato, affinché potessi rimanere nel TCR e lottare per podi e vittorie. Mi ha dato la fiducia di continuare ad essere un pilota vincente e non posso ringraziarlo abbastanza per ciò. Inizialmente ero lì come coach e ingegnere per aiutare il suo team ed è così che sono iniziati i contatti, poi la stagione seguente sono tornato come pilota e ora siamo ancora insieme nel TCR Denmark e nel TCR Spain”.

Hai corso due volte nel TCR Europe nel 2020 e nel 2022. Guardando a tutti i cambiamenti in atto nel 2025, stai valutando di tornare nella serie in futuro?

“Sicuramente. Il mio obiettivo rimane quello di correre al più alto livello possibile, ma come tutti sanno dipende molto anche dal budget e quando questo è limitato devi anche decidere dove puoi correre. Come detto il mio obiettivo è quello di correre nel TCR Europe o anche nel TCR World Tour, ma tutto dipende dalla disponibilità economica. Spero un giorno di mostrare a tutti quanto sia buona la mia velocità al volante”.

Quindi il fatto di non averti ancora visto nel WTCR e nel TCR World Tour è solo una questione legata al budget?

“Sì. Il mio obiettivo è di correre lì, ma sappiamo bene che nel motorsport è difficile correre se non hai a disposizione un gran budget. Lottiamo ogni anno per raccogliere quanto è necessario, ma spero un giorno di avere l’opportunità di correre nel campionato turismo più importante del mondo”.

Come pilota tedesco che ha corso nel TCR Germany, quali pensi siano i motivi per cui il tuo paese ha così tante difficoltà a rilanciare la serie che alcuni anni fa è stata una delle migliori nel panorama TCR?

“Per tanti anni abbiamo avuto il TCR in Germania e nel corso del tempo il budget necessario per correre è andato via via aumentando. Ciò significa che per la stessa quantità di soldi si poteva arrivare a correre con le GT4 o anche le GT3 con un team di bassa classifica. In Germania è molto più importante correre in una McLaren o in una Mercedes anziché in una Honda o una Hyundai. Nessuno guarda dall’esterno quanto buone siano le vetture TCR, al fatto che siano vetture da corsa vere e proprie e di gran lunga migliori rispetto alle GT4. È difficile dire agli sponsor che hanno i soldi di supportarti se corri con una Honda o qualsiasi altro tipo di macchina turismo e non con un’Aston Martin o simili. Penso che il problema principale sia legato al brand”.

Mi piace così tanto guidare le TCR e ho avuto la fortuna di farlo in Germania, ma purtroppo quando non trovi il budget da parte degli sponsor diventa complesso mettere insieme quanto ti serve per poter competere tutta la stagione”.

Abbiamo visto che WSC ha provato a rilanciare la serie tedesca come trofeo nel TCR Europe, TCR Eastern Europe e TCR World Tour. Saresti interessato a partecipare a qualche gara o non è nei tuoi pensieri?

“Non abbiamo pianificato nulla perché il nostro budget è già definito per il TCR Denmark e TCR Spain, siccome abbiamo deciso tutto prima dell’inizio dell’anno. Se avremo l’opportunità di correre come team, o anche io da solo come pilota, la coglierò per tornare nel TCR Europe e competere anche per il TCR Germany Trophy. Sono aperto a qualsiasi chance, ma con il team siamo concentrati sulla serie spagnola e danese”.

Dopo tutte queste vittorie e questi podi, quale è il prossimo obiettivo che Mike Halder vuole conquistare?

“Non saprei. Do il mio massimo ogni volta e voglio continuare a vincere quanto più possibile nel livello più alto del motorsport a cui posso ambire”.

Nei prossimi giorni, l’intervista a Mike Halder sarà disponibile anche in formato video sul canale YouTube di Parc Fermé TV.

Immagine di copertina: TCR Spain

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