TCR | Intervista a Marco Butti “Credo di poter ambire a qualcosa di importante l’anno prossimo”

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Francesco Gritti @franz_house_vg
30 Giugno 2023 - 09:00
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P300 è entrata nel box di Audi Sport Italia durante il round di Monza del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint per intervistare Marco Butti, uno dei giovani protagonisti del TCR Italy.

P300.it è entrata nel box di Marco Butti durante l’ACI Weekend di Monza. L’italiano, attualmente impegnato a tempo pieno nel TCR Italy Touring Car Championship su Hyundai Elantra TCR con Target Competition, era iscritto alla seconda tappa del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint GT3 con una Audi R8 LMS gestita da Audi Sport Italia.

Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con lui prima dell’inizio di gara 1. L’intervista, svolta in collaborazione con Parc Fermé TV (che ha curato le riprese), sarà pubblicata sul loro canale YouTube nei prossimi giorni.

Al momento stai partecipando al TCR Italy. Per quale motivo hai scelto di interfacciarti alle vetture turismo?

“Diciamo che è stato il mio primo vero approccio con delle vetture. Sono salito subito sulle turismo dopo pochi test con le vetture formula per partecipare al TCR DSG nel 2021, dove ho iniziato la mia corta carriera, dato che sono giovane. Nel 2022 si è presentata l’occasione di correre nell’europeo (TCR Europe) con un team italiano e Audi, in cui abbiamo fatto bene e ci siamo difesi. Quest’anno siamo in un progetto importante con Hyundai Motorsport nel TCR Italy. Cerco comunque di essere polivalente, difatti questo weekend corro su una GT3. Mi piace saltare da una macchina all’altra e cercare di correre il più possibile su trazione anteriore o posteriore. Insomma, dove posso vado!”

Qual è la principale differenza che si nota, in positivo o in negativo, tra le due tipologie diverse di vetture?

“Per gli spettatori, sicuramente, la gara del TCR, che dura 30 minuti +1 giro è più spettacolare. Ci sono molte più sportellate, molte più fight, quindi è più figo da vedere. Nel GT la gara dura 50 minuti +1 giro e le vetture vanno più forte, hanno delle velocità di percorrenza e sul rettilineo maggiori e più aerodinamica. Magari la gara viene meno spettacolare, ma sicuramente la macchina dà più gusto quando viene portata al limite. Queste sono, secondo me, le macrodifferenze, anche se la parte fondamentale è chi, tra il gas e il sedile, ci è seduto e quanto è in grado di portare la macchina al limite.”

Stai correndo nel TCR Italy con Target e con Hyundai. Come ti trovi con loro?

“Come hai detto tu, stiamo correndo a livello italiano, anche se il campionato è molto internazionale. Nelle prime 3 gare, i piloti che si sono giocati le posizioni che contano sono io, che sono italiano, un argentino e un olandese, tutti e tre con un’accoppiata ufficiale, che sia per Honda, Audi o Hyundai. Il team Target Competition non ha bisogno di presentazioni, dato che è il campione uscente delle ultime due stagioni. Inoltre, c’è una relazione molto importante, diretta, con Hyundai. Abbiamo Gabriele Tarquini nei box che aiuta me e il mio compagno di progetto. Difatti, entrambi siamo parte del Junior Program di Hyundai. Il suo contributo è molto importante, visto che ci dà un plus per la qualifica e per la gara con quel consiglio che può aiutare. Per adesso il campionato sta andando molto bene, c’è stato solo un errorino in gara 1 a Misano. Dove potevamo, ce la siamo sempre giocata. Secondo me al Mugello faremo un’altra bella gara.”

Hai nominato Gabriele Tarquini nella risposta precedente, una leggenda del mondo turismo. Come è avere un grande pilota (e persona) come lui a seguirti nel tuo percorso di crescita durante questa stagione?

“Visto che siamo in corso d’opera, la valutazione finale te la darò a fine campionato! Sicuramente Gabriele è un aiuto fondamentale nel corso del weekend, visto che dà una grossa mano sul setup della macchina. Bisogna ricordare che è stato lui a sviluppare la Elantra con Hyundai. Sicuramente, con lui nel box, abbiamo una marcia in più degli altri.”

Prima hai detto che sono un italiano, un argentino e un olandese a giocarsi il titolo nel TCR Italy. Chi, tra i due, identifichi come il tuo principale rivale?

“Noi non abbiamo paura di nessuno! La battaglia vera sembra essere, al momento, fra me e Girolami, anche se penso che Lengeveld e la Honda arriveranno assieme alla loro nuova vettura che stanno mettendo a punto gara dopo gara. Il Mugello potrebbe essere la gara decisiva per capire quali saranno i due che avanzeranno fino a giocarsi il campionato, che di solito si chiude all’ultima gara. Per adesso sembra impostato tra me e Girolami, ma non voglio fare previsioni in questo momento.”

Hai fatto un’esperienza diversa partecipando alla tappa di Vallelunga del TCR World Tour. Come è stato correre per la prima volta in un appuntamento mondiale con i più grandi di questo sport?

“Ci siamo già abituati a correre con piloti di grande calibro, dato che Girolami (il mio principale rivale) è il campione europeo in carica. Vallelunga è stata un’ottima esperienza per me. Ho cambiato squadra. Ho corso con un BRC Racing Team, la squadra di appoggio per Hyundai nel mondiale. Inoltre, ho avuto, come con Target, la presenza fondamentale degli ingegneri Hyundai in loco e ciò mi ha permesso di migliorarmi. Certo, non è stato facile! Avevo uno pneumatico nuovo, una squadra nuova e un po’ di cose differenti rispetto a quelle con cui sono abituato, ma penso che comunque sia andata bene. Ho ottenuto la vittoria del TCR Italian Festival, trofeo riservato ai piloti che non corrono in pianta stabile nel campionato del mondo. Sicuramente è stato bello poter correre e cercare di poter rimanere al passo con certi mostri come Azcona, il mio compagno, campione uscente del mondiale, Ehrlacher o Thed Bjork, tutti con team e vetture di livello assurdo.”

Qual è il tuo obiettivo per il 2023? Cosa pensi possa riservare il tuo futuro?

“Per il 2023, gli obiettivi sarebbero quelli di giocarsi il titolo e di fare una buona stagione nel TCR Italy. Poi, come già detto prima, ci piace apparire ogni tanto nel GT3 e vogliamo ben figurare. Oggi pomeriggio (in gara 1) ci proveremo subito qui a Monza, in cui partiremo dalla quarta posizione. Abbiamo tutte le carte in regola per fare una buona stagione, che, fino a questo momento, è positiva. Per il 2024 è ancora presto, siamo ancora a Giugno! Credo di poter ambire a qualcosa di importante l’anno prossimo, anche se è ancora incerto. Tutto si fa un passo alla volta, imparando, migliorandosi ed essendo sempre veloci e competitivi!”

Siamo arrivati all’ultima domanda! Tu hai sempre prediletto il 111 come numero di gara, ma quest’anno utilizzi il 18 nel TCR Italy. Come mai c’è stato questo cambiamento? Ha un senso particolare?

“Certo che ha un senso! Nel TCR Italy quest’anno si possono usare i numeri da 1 a 99, quindi il 111 è tagliato fuori. Per elogiare i miei 18 anni, compiuti il 29 Marzo, mi sembrava una buona scelta quella di utilizzare, appunto, il 18. C’è anche un piccolo collegamento con una delle persone che mi ha aiutato di più nel mio percorso in questo mondo. Max Pigoli, un pilotino molto importante, ha sempre corso con il 18, per cui mi è sembrato carino fare questa scenetta per omaggiarlo.”

Un ringraziamento speciale va a Marco per la sua disponibilità e per la sua voglia di interfacciarsi ai nostri microfoni.

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