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TCR | Intervista a Levente Losonczy: “Alla prima vittoria ho avuto un sollievo enorme. Speciale l’1-2 con Volt”

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 13 Giugno 2024 - 15:00
Tempo di lettura: 4 minuti
TCR | Intervista a Levente Losonczy: “Alla prima vittoria ho avuto un sollievo enorme. Speciale l’1-2 con Volt”

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P300.it ha intervistato Levente Losonczy, pilota ungherese di ALM Motorsport, fresco vincitore della sua prima gara nel TCR Europe a Zolder

Dal Salzburgring – Intervista realizzata sabato 1° giugno dopo le qualifiche del TCR Europe

Levente Losonczy è una delle nuove leve dell’automobilismo ungherese che si sta facendo spazio nelle corse TCR, seguendo le orme del campione del mondo Norbert Michelisz. Come Ruben Volt, anche lui quest’anno si divide tra TCR Italy e TCR Europe nel quale ha recentemente archiviato la sua prima vittoria circa un mese fa.

Ha esordito nel TCR Eastern Europe nel 2021 dove fin da subito è riuscito a trovare un’ottima stabilità in zona punti. È quindi passato nel TCR Europe e nel TCR Europe con Hyundai, prima di entrare a far parte dello JAS Driver Development Programme nel 2024 che gli ha permesso di guidare la nuova Honda Civic FL5 sia nel campionato italiano che in quello europeo.

Cosa hai pensato e quali sono state le tue emozioni dopo la tua prima vittoria a Zolder?

Era solo il terzo fine settimana con il team (Vallelunga e Zolder nel TCR Europe più Misano nel TCR Italy, ndr), è stato davvero speciale perché alle volte non va come vorresti, ma questa volta tutto è andato per il verso giusto. Inoltre l’1-2 con Ruben è stato speciale perché la vettura ha mostrato di essere davvero buona.

Quando guidi in prima posizione, ti viene da pensare a tante cose, ma devi solo cercare di non fare errori. All’ultima ripartenza dalla Safety Car ho come attivato l’auto-pilota e poi una volta raggiunta la vittoria ho avuto un senso di sollievo enorme, anche perché da pilota cerchi di conquistarla il prima possibile.

Nonostante tutto sono arrivato a questo weekend (Salzburgring, ndr) senza aspettative, ripartendo da zero e cercando di fare il mio meglio, anche perché è un circuito nuovo per tutti.

A Zolder hai raggiunto le 50 gare nelle TCR Series. Quali pensi siano i tuoi punti di forza e quali i tratti su cui devi migliorare?

Penso di essere più un pilota da gara piuttosto che da qualifica, quindi sicuramente devo migliorare sul giro secco, anche perché la corsa diventa più difficile quando parti da centro gruppo. Devo cercare di avvicinarmi ai miei compagni ed estrarre il meglio dalle gomme, anche perché sia con Honda che con Kumho è qualcosa di completamente nuovo rispetto alla Hyundai dell’anno scorso.

Una volta migliorata la qualifica riuscirò ad esprimere al meglio il mio passo gara che comunque è abbastanza simile a quello di Ruben (Volt, ndr) e “Nacho” (Montenegro, ndr).

Quali sono le differenze principali che hai notato tra il TCR Europe e il TCR Italy?

Entrambi i campionati sono di alto livello, ma la differenza sta principalmente nei piloti, anche perché il TCR Europe è il livello più alto dopo il TCR World Tour. In Italia devi cambiare il tuo stile di guida per la presenza delle Hankook (fornitore di gomme del TCR Italy, ndr). Nel TCR Europe hai una griglia molto ristretta, ma con tanti campioni con più esperienza è molto più difficile. Nel campionato italiano hai invece più piloti, poi c’è la partenza lanciata con gare più lunghe, quindi devi lavorare molto più sulla gestione delle gomme rispetto all’europeo dove puoi spingere sempre al massimo.

Qual è il tuo obiettivo per questa stagione in entrambi i campionati?

Il mio obiettivo per quest’anno era di vincere almeno una gara in entrambi i campionati. Nel TCR Europe ci sono già riuscito, quindi ora devo provare a collezionare più punti possibili e puntare più in alto possibile fino al resto della stagione. In Italia voglio lottare ugualmente per le vittorie e per cercare di ottenere combattere per le posizioni di vertice, anche se a Misano sono stato abbastanza sfortunato.

Quale importanza ricopre JAS Motorsport nella tua crescita come pilota?

Sono entrato in JAS a dicembre ed entrare a far parte del Driver Development Programme è davvero importante perché oltre a entrare a contatto con la fabbrica, sono a contatto con piloti di grande esperienza con Ignacio Montenegro e Marco Butti. Abbiamo la possibilità di fare molte prove al simulatore e confrontarci tra di noi, inoltre puoi imparare molto su ogni dettaglio della vettura. Quindi mi sento davvero fortunato a far parte di questo mondo.

Immagine di copertina: TCR Europe

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