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TCR | Intervista a Felice Jelmini: “Il TCR Italy ha dato prova di essere il campionato di riferimento”

di Francesco Gritti
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Pubblicato il 22 Settembre 2023 - 15:15
Tempo di lettura: 4 minuti
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TCR | Intervista a Felice Jelmini: “Il TCR Italy ha dato prova di essere il campionato di riferimento”
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Felice Jelmini è stato intervistato durante l’ACI Weekend di Monza. Ecco come ha risposto alle nostre domande.

P300.it è entrata nel camion di PMA Motorsport durante il quarto appuntamento del TCR Italy a Monza per parlare con Felice Jelmini, pilota iscritto nella serie su Audi RS3 LMS TCR II. Il ventottenne originario di Gallarate sarà anche al via anche nel round italiano del TCR Europe con il medesimo team.

L’intervista sarà pubblicata nei prossimi giorni anche sul canale YouTube Parc Fermè TV.

Ciao Felice, grazie per esserti prestato a quest’intervista. Come è lavorare con questo team?

“Questo è il team con cui ho iniziato a correre nel turismo nel lontano 2017 ed è per me come una seconda famiglia. C’è un rapporto speciale con Paolo, il proprietario, Samuel, l’ingegnere con il quale sono cresciuto, e tutti i ragazzi. Mi trovo veramente bene, come in famiglia! Ci sono degli screzi, come in tutte le realtà, ma sono cose che si risolvono veramente dopo due minuti. Penso anche sia chiaro che il modo in cui abbiamo lavorato ci ha dato frutti nel corso degli anni. Purtroppo ci siamo lasciati per un paio di stagioni, ma a quanto pare era un amore destinato a continuare.”

L’anno scorso hai corso nel TCR Europe. Ci racconti la tua esperienza?

“Ho corso un paio di anni nel TCR Europe con Hyundai. Avevo un contratto in cui ero supportato da loro. Mi sono divertito, è stata una bellissima esperienza! Non sono riuscito ad ottenere quello che avrei voluto per millemila motivi, tra cui alcuni personali, però è stata comunque una bella esperienza. Ti posso dire che nel TCR Italy il livello non è tanto più basso, anzi, è davvero molto simile!”

Il motivo principale per cui hai deciso di tornare in Italia è il livello?

“In realtà no! L’idea inziale era quella di fare il TCR Europe di nuovo quest’anno, ma per motivi principalmente economici non siamo riusciti a mettere insieme il tutto. La scelta di partecipare al TCR Italy non è di ripiego, visto che, nel corso della stagione, ha dato prova di essere il campionato di riferimento per quanto riguarda il mondo turismo. Ci sono il campione europeo in carica, Girolami, tra l’altro con il team campione europeo “travestito” con un altro nome, Langeveld, con il quale sono anche stato compagno di squadra, campione italiano, Butti, che è velocissimo, e anche tantissimi altri ragazzi davvero competitivi.”

Ti diverti anche a correre con le GT. Ci puoi spiegare la differenza principale tra i due tipi vetture? Perché corri a tempo pieno con le turismo?

“Visto che lavoro anche come istruttore per Ferrari, mi capita spesso di guidare auto a trazione posteriore, le Gran Turismo. Sono sicuramente vetture molto divertenti e molto veloci, ma preferisco le turismo sia perché mi piacciono di più quelle corse più “maschie”, senza ABS e senza Traction Control, sia perché ho un background costruito negli anni più incentrato su quelle che sono le vetture a trazione anteriore. Preferisco le gare corte, quelle dove puoi dare tutto in mezz’ora.”

Sei uno dei big del TCR Italy 2023. Sapresti dare una considerazione sulla tua stagione? Chi è il tuo più grande rivale?

“Se mi avessi chiesto 2 ore fa le considerazioni ti avrei detto molto positive (l’intervista si è tenuta domenica 17 Settembre alle ore 13.15 circa) perché ero in testa al campionato, ma sono stato centrato in gara 2 alla Prima Variante. Ora sono quarto. A prescindere da tutto è un campionato molto positivo visto che è il primo anno con Audi e né io né il team abbiamo il know-how sulla vettura. Stiamo cercando di colmare il gap che ci separa dagli altri team, anche se, secondo me, ci siamo quasi riusciti. Direi che il bilancio è positivo, dato che l’obiettivo è lottare per la vittoria come sempre. Per quanto riguarda un rivale non ti saprei indicare un nome perché il livello è davvero alto. Ci sono 5 piloti racchiusi in pochissimi punti che lottano per la testa del campionato e non si sa mai cosa può succedere!”

Hai dei ringraziamenti in particolare da fare riguardo la tua carriera?

“Come sempre ringrazio la mia famiglia, mia mamma, mio papà e mia sorella, e il mio team, principalmente Paolo e Samuel, che mi stressano, li stresso, però, nonostante tutto, ci vogliamo bene.”

Ringraziamo di cuore Felice per la sua disponibilità.

Media: ACI Sport


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