Weekend perfetto per Monlau in Austria, che ha fatto en plain di prime posizioni, con Brickley tornato al successo dopo oltre 4 mesi
Da Spielberg – Gara 2 da cardiopalma con tanti piloti ravvicinati per una lotta al successo mai scontata, anche con distacchi leggermente più alti di ieri. Jenson Brickley ha preso la seconda vittoria dell’anno chiudendo davanti a Marco Butti e Max Hart.
Incidente nel finale tra Eric Gené e Jimmy Clairet che ha messo fuori dai giochi il francese e poche centinaia di metri dal traguardo. Classifica rivoluzionata con lo spagnolo ora al comando davanti all’italiano di MM Motorsport e Teddy Clairet, oggi ottavo, in terza piazza.
CRONACA DELLA GARA
Allo spegnimento dei semafori, ottima la partenza di Jimmy Clairet che ha mantenuto il primo posto, ma alla prima curva ha dovuto difendersi da Max Hart, riuscendo però a mantenere la P1. A provare a infilarsi nella sfida anche Jenson Brickley che ha preso il secondo posto sull’irlandese alla staccata della Schlossgold, mentre alle loro spalle Kircher è finito largo lasciando terreno e Butti e Gené, con l’italiano che invece alla Rauch ha preso il posto sullo spagnolo.
Concepción, invece, autore di un ottimo scatto che gli ha fatto guadagnare diverse posizioni, alla fine del primo giro ha preso di forza anche l’ottavo posto su un Fournier, capace comunque di giocarsela tra i piloti di vertice.
Gara sfortunata per Pelatti, che dopo solo un giro è rientrato ai box a causa di un problema al collettore, legato dall’incidente in cui è stato coinvolto ieri. Insieme a lui, anche Briché è tornato in pit lane senza uscirne più.
Al terzo giro ancora battaglia per Concepción, che all’esterno della nove si è preso anche la settima piazza, lasciando il tedesco nelle fauci di Fournier e Park – al passaggio successivo -, che però sono rimasti alle spalle della vettura di ALM, in quanto i due si sono avvicendati dietro di loro. Negli stessi istanti toccata anche tra Covini e Volt, con l’italiano che ha mandato in testacoda l’estone alla staccata della terza curva, anche se ad avere la peggio è stato l’esordiente di Hyundai.
Il grande momento della gara è avvenuto al quinto giro, quando Brickley ha attaccato Jimmy Clairet alla staccata della Remus, concludendo il sorpasso in discesa verso la Schlossgold e permettendo anche a Hard di infilarsi all’interno. L’irlandese ha provato a prendersi anche il primo posto, ma è ritornato dietroal francese, dovendosi poi difendere dall’attacco di Butti, che intanto si è fatto vedere negli specchietti della Hyundai di Target.
Nelle retrovie diversi sono stati invece i contatti, con Andersson entrato troppo garibaldino su Park, costringendo entrambi al ritro, mentre poco più avanti Teddy si è toccato con Fournier alla Rauch, anche se in questo caso senza conseguenze.
Dato che la vettura dello svedese è rimasta ferma in curva 3, a un quarto d’ora dal termine la Safety Car è stata chiamata in causa per la sua rimozione. Poco prima della neutralizzazione, Butti è però riuscito a prendersi il terzo posto su Hart, sfruttando anche una sbavatura dell’irlandese in curva 8.
La bandiera gialla è durata giusto cinque minuti e alla ripartenza Brickley, scattato con largo anticipo, ha messo pochi metri di vantaggio su Clairet, ma molti su Butti e Hart, con il portacolori di Hyundai che invece si è mostrato molto aggressivo. Gené ha invece dovuto difendersi da Taylor, subito incisivo. Nel primo giro di bandiera verde nessun pilota è riuscito a modificare la classifica.
Sicuramente la situazione è cambiata quando Clairet si è ritrovato a fare da tappo a Butti, Hart e Gené, lasciando scappare Brickley. L’italiano ha provato a infilarsi diverse volte sul francese, rimanendo però sempre molto cauto evitando di causare incidenti evitabili.
A tre minuti dal termine Fournier è stato obbligato a una sosta imprevista a causa di una foratura alla posteriore destra, abbandonando così ancora una volta una buona posizione.
La sfida al vertice si è riaccesa quando alla Schlossgold, durante il terz’ultimo giro, Hart ha sbagliato l’approccio alla curva, facendosi sopravanzare da Gené che è salito in quarta piazza.
Al penultimo giro è invece arrivato il sorpasso di Butti su Clairet alla Rauch, con l’italiano che ancora una volta ha messo un pilota in mezzo tra sé e Gené. Il grande colpo di scena è giunto all’ultima curva quando lo spagnolo ha colpito il francese, lanciando l’Audi in ghiaia a pochi metri dal traguardo. Stando a quanto detto da chi era alle sue spalle, è stata una manovra che potrebbe portare a una penalità certa.
Al termine della corsa quindi Jenson Brickley ha conquistato la sua seconda affermazione stagionale, diventando il secondo a riuscirci, chiudendo davanti a Marco Butti e a Max Hart, che ne ha approfittato per ereditare la terza piazza sul podio.
Quarto posto per Eric Gené seguito un ottimo Nicolas Taylor, che chiude così il primo weekend di spessore nella sua carriera nel TCR Europe. Alle spalle del canadese René Kircher, quindi Nicola Baldan – in rimonta dal quindicesimo posto dopo un primo giro abbastanza movimentato tra un gruppo di mischia in partenza e un contatto in curva 4. Ottavo Teddy Clairet, dunque Felipe Fernández e Ruben Volt a chiudere le posizioni in Top10.
Appena fuori Filippo Barberi, che è riuscito comunque a chiudere in salita un weekend che è stato tutto meno che semplice, quindi il neo-campione del Diamond Trophy Victor Fernández, seguito (questa volta a tre decimi) da Giacomo Ghermandi. Quattordicesimo Raphaël Fournier e dietro Jimmy Clairet, ultimo dei piloti a punti anche se non ha chiuso la corsa.
RISULTATI COMPLETI GARA 2
CLASSIFICA E PROSSIMO APPUNTAMENTO
Il weekend dominato da Cupra ha portato Eric Gené a prendersi la vetta della classifica con un vantaggio di 17 punti su Marco Butti e di quasi trenta su Teddy Clairet e Jenson Brickley.
- Eric Gené – 187 pts
- Marco Butti – 170 pts (-17)
- Teddy Clairet – 161 pts (-26)
Il TCR Europe affronterà ora due settimane di pausa e a fine settembre, nel weekend del 25-27 settembre, volerà a Barcellona per il più grande finale di stagione della storia del campionato, con i giochi ancora tutti aperti e tanti piloti che ancora possono conquistare il titolo.
Immagine di copertina: TCR Europe
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