Ritmo insostenibile e di un altra categoria Jelmini. Butti butta la P2 all’ultimo giro sotto SC
In una Hockenheim pesantemente colpita da un grosso acquazzone in mattinata, con pista ancora bagnata il TCR Europe ha disputato la gara conclusiva del terzo round stagionale. Con la griglia invertita a uscirne vincitore è stato Felice Jelmini, pressoché perfetto anche nelle fasi più impossibili sotto il diluvio tornato nelle fasi finali.
Il pilota di PMA ha regalato a sé e al team modenese la prima affermazione nella serie regionale, tornando al successo proprio con la squadra degli Ansaloni dopo quelli registrati nel TCR Italy diverse stagioni fa. Sarebbe stata una storica doppietta italiana con Marco Butti secondo, se il comasco non avesse perso il controllo della propria Honda a pochissimi metri dal traguardo.
Sul podio quindi un incredibile Max Hart, autore di un weekend per lui indimenticabile, e Jimmy Clairet che ha consolidato la propria leadership in classifica. Eric Gené (quinto) ha conquistato la vittoria Youth, mentre Mikael Karlsson (decimo) quella Diamond.
CRONACA DELLA GARA
Al via ottima partenza da parte di Felipe Fernández che ha mantenuto la prima posizione davanti a Jimmy Clairet e Volt. Dietro di loro Taylor ha guadagnato la quarta posizione, mentre Gené si è ritrovato a dover lottare per non perderne troppe dopo essere stato superato da Jelmini in rimonta dalla P11 e da Hart. Baldan, dopo un ottimo spunto è invece arretrato in dodicesima piazza dietro a Junui Park, Butti e Junesung Park.
Tanti piloti hanno avuto difficoltà alla Mercedes Arena, finendo lunghi alla staccata di curva 8, permettendo alla classifica di essere rimescolata, con Volt salito secondo davanti a Jelmini e Jimmy Clairet, mentre Taylor è scivolato quinto. Andersson – dopo una partenza da dimenticare – si è portato nono, ma davanti a lui Butti è risalito fino alla settima.
Alla staccata della seconda curva del secondo passaggio, Volt è andato a prendersi la prima posizione, salvo poi essergli subito strappata da Jelmini, prima che l’estone tornasse davanti. Fernández, arretrato al terzo posto, ha poi colpito l’italiano in curva 6, ma il pilota di PMA è stato fortunato a non girarsi, andando così a prendere la prima posizione su Volt.
La Mercedes Arena ha riscompigliato ancora una volta le carte, con Butti che ha preso il quinto posto su Taylor, mentre Baldan ha dovuto cedere il passo a Junesung Park tornando nuovamente fuori dalla Top10 e ritrovandosi a dover difendere l’undicesima piazza da un ottimo Teddy Clairet, in rimonta dalla penultima fila.
Il ritmo insostenibile di Jelmini gli ha permesso in poche curve di guadagnare due secondi su Volt, iniziando a seminare il resto del gruppo già dalla seconda tornata. Butti, invece, dopo aver passato Taylor, ha riagganciato il gruppetto formato da Felipe Fernández e Jimmy Clairet, entrando in lotta per il podio. Baldan ha dovuto ancora una volta cedere posizione, accodandosi a Teddy Clairet.
Al termine del terzo giro la pioggia è tornata a cadere copiosamente sul tracciato di Hockenheim e questo ha scatenato Butti che con freddezza degna di uno scandinavo ha strappato il quarto posto a Jimmy Clairet nella zona mista dello stadio. L’italiano è quindi andato a cercare subito la terza piazza ai danni di Fernández, archiviandola nel lungo rettilineo che precede curva 6.
La corsa di Andersson, complicatasi fin dall’inizio, è peggiorata quando lo svedese ha subito un Drive Through in quanto i suoi meccanici non avevano ancora montato tutte le gomme al segnale dei cinque minuti.
Jelmini, dopo solo nove minuti di corsa, si è ritrovato ad avere già dieci secondi di vantaggio sul resto del gruppo in quanto è stato l’unico pilota capace di girare sempre sotto il muro del 2:07/2:08, mentre il resto della griglia – escluso Butti (2:08) – si è ritrovato costantemente con tempi sopra i 2:10.
Butti è infatti andato a riprendere Volt in una sola tornata, superando il compagno di marchio nel corso della sesta con un sorpasso pulito ma estremo all’interno dell’ultima curva durante il quinto giro.
Il primo errore di Jelmini è arrivato nel corso del sesto passaggio, quando l’alfiere di PMA ha sbagliato la staccata di curva 6, finendo lungo al tornantino, ma riuscendo comunque a guadagnare tempo su quello di MM.
Nelle retrovie intanto Max Hart ha superato Nicolas Taylor per il sesto posto, staccando subito il canadese di quasi tre secondi in un paio di tornate.
L’intensità della pioggia è diventata maggiore durante l’ottavo giro, con ancora sette minuti sul cronometro. Ma questo non ha fermato Jelmini dal continuare ad abbassare il proprio giro migliore della gara, scendendo sotto il 2:06. Italia che sorride, Italia che alza bandiera bianca, con Baldan che è stato costretto a rientrare ai box a sei minuti dal termine per sostituire le gomme, come fatto qualche giro prima da altri piloti, tra cui il compagno di squadra Filippo Barberi e anche da Jenson Brickley.
A cinque minuti dalla fine il grande dramma con la pista diventata impraticabile nel terzo settore. Tantissimi piloti finiti fuori pista, tra cui Butti, Volt finito in ghiaia come Jimmy Clairet, Taylor e Felipe Fernández che sono finiti contro le barriere prima dell’ultima curva e tanti altri piloti si sono ritrovati in testacoda o fuori pista.
L’unico a non sbagliare è stato Jelmini che alla fine del decimo giro si è ritrovato con un vantaggio di 49 secondi su Marco Butti, prima che la Safety Car scendesse in pista per le troppe vetture in ghiaia o contro le barriere. Jelmini ha così cancellato il proprio vantaggio eterno, con Butti che nonostante il fuori pista è rimasto secondo grazie all’ampio gap su Hart che è salito in terza piazza.
La corsa si è chiusa in regime di neutralizzazione con Felice Jelmini che ha conquistato il suo primo successo nel TCR Europe, permettendo anche a PMA Motorsport di ottenere il primo trionfo nella serie europea. Seconda posizione per Max Hart, ereditata all’ultimo giro dopo che Marco Butti ha perso la sua Honda proprio alla penultima curva mentre si trovava alle spalle del leader. Jimmy Clairet, fortunato e bravo, ha terminato sul podio dopo essere finito nella ghiaia prima della Safety Car.
Incredibile quarta posizione per Julien Briché che nel caos del diluvio è salito fino ai piedi del podio precedendo Eric Gené. Sesto posto in rimonta dalla penultima fila per Teddy Clairet, quindi Junesung Park, Santiago Concepción, Jenson Brickley e Mikael Karlsson.
Ruben Volt, dopo essere finito fuori dalla pista, è riuscito a tagliare il traguardo undicesimo davanti agli italiani Nicola Baldan e Marco Butti. Quella che poteva essere una storica doppietta italiana nel TCR Europe si è chiusa tragicamente (sportivamente parlando), con il pilota di MM Motorsport che poteva uscire a pochi punti dalla vetta, mentre ora si trova pesantemente arretrato in classifica.
Quella di Jelmini è la prima vittoria nel TCR da Mugello 2023 nel TCR Italy, quando l’italiano aveva ottenuto la sua terza ultima affermazione sempre con l’Audi di PMA Motorsport. Eric Gené, dopo l’errore sul finale di Butti, ha ereditato la vittoria nello Young Trophy, mentre quella del Diamond Trophy è andata nelle mani di Mikael Karlsson per la seconda corsa consecutiva.
CLASSIFICA E PROSSIMO APPUNTAMENTO
Jimmy Clairet ha mantenuto la prima posizione dopo la gara di ieri, ma il suo primo avversario è tornato a essere il fratello Teddy dopo la grande rimonta di oggi. Eric Gené ha scavalcato invece Marco Butti per il terzo posto, mentre Max Hart è salito in Top5 superando Nicola Baldan.
- Jimmy Clairet – 131 pts
- Teddy Clairet – 107 pts (-24)
- Eric Gené – 102 pts (-29)
- Marco Butti – 95 pts (-36)
- Max Hart – 88 pts (-43)
Il TCR Europe tornerà in pista a fine mese con il quarto appuntamento della stagione che si terrà a Misano Adriatico, per quella che è l’unica tappa italiana dell’anno.
Immagine di copertina: TCR Europe
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