Maxi incidente al via che ha fermato una gara da grandi colpi di scena per la lotta al titolo nel TCR Europe
Da Barcellona – Continua lo scoppiettante weekend dell’ultimo round del TCR Europe al Circuit de Barcelona Catalunya, che poco fa ha visto la disputa della penultima corsa del 2025, che ha dato altri grandi colpi di scena, dopo i tanti quelli visti tra ieri e questa mattina.
A vincere è stato Ruben Volt, che aveva assicurato di avere ancora qualcosa in tasca e così è stato, andando a conquistare un primo posto in scioltezza e senza pressione. La vera battaglia è stata alle sue spalle, prima tra Gené e Fernández, con i due entrati in contatto, il quale ha spinto in fondo alla classifica il contendente al titolo.
Ad approfittarne è stato dunque il trio più arretrato degli sfidanti al successo finale, con Jenson Brickley secondo davanti ai due Clairet. Il britannico è ora il nuovo leader a una sola gara dal termine, con i primi cinque ora racchiusi in sole diciassette lunghezze.
La gara è stata nuovamente contrassegnata da un maxi incidente al via che ha coinvolto cinque vetture, tra cui nuovamente la Honda di Jacopo Cimenes, colpito da Víctor Fernández che a sua volta è stato centrato da Fournier. Fuori anche i due Laidlaw, colpiti tra di loro.
CRONACA DELLA GARA
Al penultimo spegnimento dei semafori del 2025, scatto tentennante da parte di Volt, che però ha mantenuto la prima posizione davanti a Eric Gené che con un buono scatto ha preso la posizione su Felipe Fernández, mentre Jenson Brickley è salito quarto portandosi dietro Jimmy e Teddy Clairet saliti quinto e sesto davanti a Junui e Junesung Park, Viktor Andersson e Max Hart.
Non un ottimo via per Gabriele Covini che ha perso diverse posizioni, ma ancora una volta come successo al Red Bull Ring, anche a Barcellona la gara è stata subito fermata dalla bandiera dalla bandiera rossa a causa di un maxi incidente in griglia di partenza.
Jacopo Cimenes è rimasto bloccato sulla sua quarta piazzola, venendo colpito da Víctor Fernández che non aveva assolutamente visto la vettura dell’italiano. Lo spagnolo è stato quindi tamponato a sua volta da Raphaël Fournier, mentre sul lato destro c’è stato un altro incidente tutto in casa tra Sam e Steve Laidlaw, anch’essi costretti al ritiro.
La sfortuna interminabile di Butti non si è fermata perché è stato colpito da uno dei detriti dell’incidente davanti a lui che hanno colpito la sua ruota anteriore sinistra, che lo ha costretto a scivolare in fondo allo schieramento fino alla 21esima posizione.
Per permettere ai commissari di sgomberare la griglia di partenza totalmente la pista occupata da cinque vetture e detriti, la direzione gara ha esposto la bandiera rossa per una decina di minuti.
Alla ripartenza, tutte le vetture si sono accodate dietro alla Safety Car, con ancora venti minuti più un giro da disputare. Una volta esposta la bandiera verde, dopo due giri con la gialla, Volt si è rilanciato bene, cercando subito di mettere metri su Gené, mentre Fernández ha dovuto difendersi da Brickley.
A centro gruppo, battaglia infuocata con Andersson che è salito in ottava posizione davanti a Junesung Park, Covini e Baldan hanno invece passato Kircher per la P11 e P12, mentre Taylor è stato sopravanzato da Ghermandi e Barberi.
Dal sesto passaggio si è infiammata la lotta per il secondo posto con Fernández che si è attaccato agli scarichi di un Gené, abbastanza in difficoltà, il quale poi è precipitato in fondo alla zona punti dopo che il pilota di RC2 Racing Team ha toccato il connazionale alla Banc Sabadell, mandando il portacolori di Monlau fuori dalla pista.
Ad approfittarne è stato Jenson Brickley, salito in seconda posizione davanti a Jimmy Clairet, con Fernández sceso in quarta davanti a Teddy Clairet, il quale al settimo passaggio si è poi sbarazzato dello spagnolo.
Dal quattordicesimo posto, Gené è stato dunque costretto a una rimonta forzata, trovandosi solo due posizioni davanti a Butti, risalito quindicesimo dopo essere tornato in fondo al gruppo.
Il weekend nero è continuato anche per Taylor, che dopo essersi ritirato al termine del quinto passaggio, ha subito anche cinque secondi di penalità per aver superato durante la Safety Car. Dieci sono stati invece quelli comminati a Fernández per il contatto con Gené alla dodici.
All’ottavo passaggio Hart si è sbarazzto di Andersson per la settima piazza, mentre dietro di loro Baldan ha scavalcato Covini per entrare così in Top10.
Le difficoltà di Gené sono continuate tra l’ottavo e il nono giro, che si è ritrovato a battagliare con Briché per il tredicesimo posto, con il francese che ha avuto la meglio permettendo anche a Butti di guadagnare la posizione davanti a Butti. Davanti invece Andersson è andato a riprendersi la settima piazza a svantaggio di Hart, tornato ottavo.
I due contendenti al titolo Gené e Butti si sono invertiti nuovamente di posizione al decimo giro, con lo spagnolo tornato davanti all’italiano, mentre parlando di italiani, Barberi è stato costretto al ritiro al penultimo giro dopo essere rimasto in ghiaia in curva 7, la quale ha consegnato la gara nelle mani della Safety Car che si è piazzata davanti al gruppo per l’ultimo giro.
Ruben Volt è andato quindi a conquistare la seconda vittoria di questa stagione – ottenendo anche il trofeo Youth – davanti a Jenson Brickley e Jimmy Clairet sui tre gradini del podio. Quarta posizione per Teddy Clairet e quinta sul tracciato per Felipe Fernández, che con la penalità è stato arretrato al fondo dello schieramento. Il sesto posto di Junui Park l’ha invece relegato ai margini della zona punti.
A salire quinto è stato Viktor Andersson davanti a Nicola Baldan, Junesung Park, Gabriele Covini, René Kircher ed Eric Genè a chiudere la Top10. Undicesimo Junui Park, dopo la penalità, così come dodicesimo è finito Max Hart dopo aver subito un arretramento per Track Limits. Tredicesimo, e vincitore Diamond, Giacomo Ghermandi, seguito dai connazionali Sandro Pelatti e Giacomo Prandelli.
Julien Briché, che aveva chiuso decimo, e Marco Butti, quindicesimo, sono finiti in fondo al gruppo dopo penalità legate ai limiti del tracciato.
La classifica piloti vede dunque Brickley al comando con 188 punti, davanti a Teddy Clairet con 183, quindi Gené terzo a 180 poi a Jimmy Clairet a 173, mentre Marco Butti è finito quinto a 170.
Il TCR Europe scenderà in pista domani per l’ultima volta in questo 2025 quando si assegnerà il titolo di campione piloti e a squadre, con quest’ultima classifica che allo stato attuale è ancora nelle mani di Monlau Motorsport.
Immagine di copertina: TCR Europe
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