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TCR | Cardoso eroe di El Pinar. Road America resta un feudo Alfa Romeo, D’Alberto torna a imporsi in Queensland

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 6 Agosto 2024 - 09:45
Tempo di lettura: 22 minuti
TCR | Cardoso eroe di El Pinar. Road America resta un feudo Alfa Romeo, D’Alberto torna a imporsi in Queensland
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Al fianco del TCR World Tour è sceso in pista anche il TCR South America che ha regalato emozioni soprattutto con una Gara 2 piena di imprevisti, che però ci ha restituito un’impresa ma anche una prima volta. Non si parla di vittorie inedite negli Stati Uniti dove a Road America Alfa Romeo ha vinto per il quarto anno consecutivo. Il TCR Eastern Europe ha visto l’interruzione di uno dei due domini per la prima volta nel corso di questa stagione, il quale ha rilanciato un altro pilota in ottica titolo. Nel TCR Australia campioni e rookie si sono alternati nel registrare risultati da vertice.

TCR SOUTH AMERICA | RESOCONTO EL PINAR, ROUND 5

Per la seconda volta nel corso di questa stagione, il TCR South America ha affiancato i campioni del TCR World Tour e lo ha fatto nella prima tappa extra-brasiliana di quest’anno. Dopo quattro mesi dall’avvio del campionato, la serie sudamericana è approdata a El Pinar, in Uruguay, per il quinto round. Nonostante sia cambiata la nazione ospitante, la storia è rimasta invariata.

A conquistare la pole position è stata infatti la Peugeot 308 del PMO Racing che ha visto questa volta Pedro Cardoso davanti a tutti, con il brasiliano – autore del tempo di 1:38.200 – a mantenere la prima piazza, a differenza di quanto accaduto a Velo Città. Per il portacolori del Leone Francese questo tempo lo ha portato a scattare in quinta fila assoluta davanti anche a Ma Qing Hua. Dietro di lui le due Toyota Corolla di Matías Rossi e del leader (dopo le qualifiche, ndr) del campionato Juan Ángel Rosso.

Quello che invece era il capoclassifica prima delle prove ufficiali, Raphael Reis, non è andato troppo bene, dovendosi accontentare del 19esimo posto assoluto, nonché ottavo del TCR South America, appena davanti al compagno di squadra Galid Osman e al poleman della Copa Trophy, Fabio Casagrande.

GARA 1 – Nonostante un ottima partenza, Cardoso non è riuscito a mantenere la prima posizione colta da Rosso che si è subito portato davanti al brasiliano e al connazionale Rossi. Poco dietro di loro invece un incidente ha visto coinvolte le due vetture della Squadra Martino – quella di Baptista e Casella – con la Honda di Butti. Per fortuna dei sudamericani, la loro gara è potuta proseguire a differenza di quella dell’italiano.

In curva 3, invece, un lieve contatto tra Vivacqua e Fontana ha messo messo fuori dai giochi il pilota della Toyota che, qualche secondo dopo è stato colpito anche da Reischl che non aveva visto la sua vettura ferma in mezzo alla pista.

Dopo un periodo di neutralizzazione, la gara è ripresa con i piloti di testa che sono riusciti a mantenere la propria posizione, mentre nelle retrovie Maglione è stato capace di guadagnare il secondo posto della Copa Trophy ai danni di Silva.

A 12 minuti dal termine, quando Ma ha sopravanzato Rosso per l’ottavo posto generale, Cardoso ne ha approfittato per rifarsi sotto al pilota della Toyota, anche se non è riuscito a sferrare sin da subito un attacco. Nelle fasi successive, il brasiliano di Peugeot ha perso terreno dal leader della gara, rischiando di lasciare un’altra posizione anche a vantaggio dell’altra Toyota, quella di Rossi.

Con poco meno di dieci minuti dal termine, un’altra Safety Car è stata chiamata in causa dopo l’incidente tra Osman e Fontana, quando i due si trovavano rispettivamente in sesta e settima posizione di classe.

Anche dopo la ripartenza Rosso è riuscito a conservare la prima posizione sudamericana, ma dopo aver atteso un giro, Cardoso ha rincominciato a tallonare il pilota del Paladini Racing, tanto da riuscire a sferrare l’attacco decisivo all’ultima curva del terz’ultimo giro. Nelle ultime due tornate, le posizioni di vertice sono poi rimaste invariate.

Pedro Cardoso ha quindi conquistato il suo primo successo nel TCR South America, il quinto consecutivo per le Peugeot del PMO Racing, con il brasiliano che è diventato il terzo pilota differente a trionfare con il marchio francese negli ultimi tre appuntamenti.

Alle sue spalle sono giunti Juan Ángel Rosso e Matías Rossi che hanno confermato l’ottimo feeling della Toyota con il tracciato di El Pinar, visto già la passata stagione con il successo di Esteban Guerrieri.

  1. Pedro Cardoso (Peugeot, PMO Racing)
  2. Juan Ángel Rosso (Toyota, Paladini Racing)
  3. Matías Rossi (Toyota, TTA)

Ottima quarta posizione al rientro per Rodrigo Baptista a dare un segnale del fatto che lui riesce ad estrarre il meglio dalla Honda, che quest’anno sta faticando e non poco nel campionato sudamericano. Dietro al brasiliano il suo compagno di squadra Juan Manuel Casella, quindi il vincitore delle tre precedenti gare, Rafael Suzuki, che ha preceduto Raphael Reis – con la prima delle Cupra – solo in settima posizione.

Ottavo posto e primo per quanto riguarda la Copa Trophy per Fabio Casagrande che è giunto davanti al pilota di casa Carlos Silva e al leader della coppa Guilherme Reischl, il quale ha chiuso anche la lista dei piloti in Top10.

GARA 2 – Grazie alla griglia invertita e al problema avuto dalla Lynk & Co di Ma, Cardoso non solo si è ritrovato a partire davanti a tutto il plotone del TCR South America, ma anche davanti a quello del TCR World Tour. Il brasiliano è diventato così il terzo pilota di una serie locale a comandare il gruppo allo spegnimento dei semafori dopo John Filippi nel TCR Europe e Will Brown nel TCR Australia.

I problemi al sistema di partenza hanno poi di fatto ritardato la partenza ufficiale della corsa di circa una mezz’ora e, una volta ripresa la bandiera verde dopo la bandiera rossa e un giro sotto Safety Car, Cardoso ha iniziato a scappare dal resto del gruppo grazie anche al tappo creato da Filippi alle sue spalle. Anche nelle retrovie Rossi è riuscito a mantenere la posizione su Rosso, con Fontana rimasto saldamento al quarto posto.

Fino al momento in cui Filippi non è stato passato da Björk, Cardoso era arrivato a mettere tra sé e il resto del gruppo un vantaggio di quasi quattro secondi. Allo svedese è rimasta solo metà gara per poter puntare alla rimonta, completata però con 9 minuti al termine. Il pilota Peugeot ha lasciato strada aperta, quasi consapevole del fatto che niente avrebbe potuto fare contro il più forte rappresentante di Lynk & Co.

Da quel momento il leader della gara sudamericana ha provato a mantenersi il più vicino possibile al campione del WTCC, per mantenere un ritmo alto che non permettesse a Urrutia di raggiungerlo una volta sbarazzatosi di Filippi.

Gara onorevole anche da parte delle Toyota di Rossi e Rosso che per tutta la corsa, proprio grazie al tappo creato dal pilota di Audi, sono riusciti a mantenersi a stretto contatto con i piloti del TCR World Tour. La sfortuna ha però deciso di colpire il portacolori di TTA durante il penultimo giro, con l’argentino costretto a parcheggiare la sua vettura mentre era in seconda posizione.

Ad essere promosso è stato dunque Rosso e soprattutto Fontana che ha iniziato a sognare il suo primo podio nella categoria.

Nell’ultimo giro Urrutia ha cominciato a diventare sempre più grande negli specchietti della Peugeot, ma un deciso Cardoso è riuscito a mantenere uno storico secondo posto assoluto conquistando – oltre al secondo successo consecutivo (il sesto pilota a vincere entrambe le gare di un weekend) – un ottimo podio nella gara del mondiale.

Il pilota di PMO Racing è il sesto locale a ottenere un piazzamento in Top3 in una gara del TCR World Tour dopo John Filippi e Tom Coronel nel TCR Europe (Spa 2023), Will Brown (Sydney 2023) e Tony D’Alberto e Aaron Cameron (Bathurst 2023).

Alle sue spalle è giunto il leader del campionato Juan Ángel Rosso e Norberto Fontana (undicesimo e dodicesimo assoluti) che ha così ottenuto la sua prima apparizione in Top3 nel campionato sudamericano. Per l’argentino di Honda si tratta di un ottimo risultato all’esordio con la Civic, dopo aver quasi sfiorato anche il quarto posto in Gara 1, non raggiunto per il contatto con Osman.

  1. Pedro Cardoso (Peugeot, PMO Racing)
  2. Juan Ángel Rosso (Toyota, Paladini Racing)
  3. Norberto Fontana (Honda, Squadra Martino)

La quarta posizione è andata al protagonista di Interlagos, Rafael Suzuki, che nonostante i 40kg di zavorra è riuscito a non perdere troppi punti dalla vetta della classifica nella lotta per il titolo. Seguono quindi le Cupra di Raphael Reis e Galid Osman, quindi Fabio Casagrande che ha così conquistato la quarta vittoria consecutiva in Copa Trophy a El Pinar. Ottavo posto per Thiago Vivacqua, dunque Enrique Maglione e Carlos Silva (a podio nella Copa Trophy) a chiudere la Top10. Ritiro a metà gara per Rodrigo Baptista che stava lottando per la Top5.

CLASSIFICHE E PROSSIMO ROUND

Il dominio di Pedro Cardoso, i “soli” secondi posti di Juan Ángel Rosso e le difficoltà di Raphael Reis ci hanno restituito una classifica rivoluzionata e allo stesso tempo quanto mai equilibrata. Se da Interlagos eravamo usciti con un solo punto a separare il primo e il secondo, da El Pinar ce ne andiamo con due leader: il brasiliano di Peugeot e l’argentino di Toyota.

Il primo assoluto è però il portacolori di PMO Racing grazie proprio ai due successi in Uruguay, dato che “El Colo” non è riuscito ancora a salire sul gradino più alto del podio nel corso di questa stagione (ci è riuscito solo in una gara del TCR Brasil, ndr). Reis invece perde terreno e scivola a oltre 30 punti dalla vetta, mentre Suzuki finisce a quasi -70.

  1. Pedro Cardoso – 248 pts
  2. Juan Ángel Rosso – 248 pts
  3. Raphael Reis – 215 pts (-33)
  4. Rafael Suzuki – 181 pts (-67)
  5. Juan Manuel Casella – 161 pts (-87)

Per poco non abbiamo assistito a un cambio di guardia anche nella Copa Trophy con Fabio Casagrande che grazie alla pole e ai due successi si è portato da -24 a -3. Guilherme Reischl riesce a mantenersi davanti grazie soprattutto ai piazzamenti sul podio.

  1. Guilherme Reischl – 271 pts
  2. Fabio Casagrande – 268 pts (-3)
  3. Enrique Maglione – 243 pts (-28)

Il TCR South America tornerà in pista a fine agosto con il sesto appuntamento stagionale che si disputerà sempre in Uruguay, ma al Polideportivo della Ciudad de Mercedes nel weekend del 23-25 agosto.

La caotica partenza di Gara 2 che vedeva Pedro Cardoso partire dalla pole position sia nella griglia sudamericana che del TCR World Tour. – Copyright: TCR South America

MICHELIN PILOT CHALLENGE | RESOCONTO ROAD AMERICA, ROUND 7

Un solo passo falso per le Honda Civic del Montreal Motorsport Group che, dopo aver lasciato ad altri la pratica pole position, a Road America sono riusciti a ottenere la quarta partenza al palo della stagione 2024 del Michelin Pilot Challenge. Questa volta i più rapidi sono stati i piloti dell’equipaggio Wittmer-Yoshihara che hanno fermato il cronometro sul tempo di 2:17.067, rifilando oltre quattro decimi alla prima delle vetture inseguitrici.

Il secondo tempo è andato alla prima delle Hyundai Elantra del Bryan Herta Autosport con Filippi-Wilkins che si sono piazzati davanti alle vetture gemelle di Wickens-Gottsacker, Gonzalez-Burkhard (Victor Gonzalez Racing Team), Morris-Hagler e Dupont-Brown. Settimo tempo per l’unica Alfa Romeo in pista che ha subito 2.6 secondi di gap, mentre i leader del campionato Miller-Taylor non sono andati oltre i 9 secondi di ritardo, qualificandosi solo undicesimi.

GARA – In partenza i piloti della Honda sono riusciti a mantenere la vetta della classifica, mentre alle loro spalle Gottsacker ha sopravanzato la Hyundai di Filippi. Miller, invece, è riuscito a recuperare subito due posizioni portandosi in nona piazza, salendo in ottava poco prima del termine dei primi 10 minuti di gara.

Chi si è fatto notare nelle prime fasi è stato anche Tally con l’Alfa Romeo del KMW Motorsports che dal settimo posto di partenza è risalito fino al quinto.

La classifica è rimasta invariata fino al momento che ha preceduto la prima Full Course Yellow, arrivata dopo 35 minuti. Poco prima di quegli istanti Gottsacker – sempre a meno di un secondo dalla vetta della classifica – era riuscito a sopravanzare la Honda di Yoshihara portandosi al comando della corsa.

Durante la neutralizzazione si è svolta anche la prima tornata di pit stop che ha favorito la Hyundai di Burkhard, salita al comando della corsa, davanti a quella di Wilkins e Morris. Passo in avanti anche per Lewis che ha portato l’Alfa Romeo in quarta piazza, mentre Taylor ha perso nuovamente la posizione sull’Audi di Morley. I due leader della gara, Wickens e Wittmer, sono passati dal primo e secondo al settimo e ottavo.

La corsa ha ripreso il regolare svolgimento con 65 minuti ancora da disputare e nelle prime fasi la Hyundai di Dupont ha sopravanzato l’Audi di Taylor, mentre la Honda di Wittmer ha sopravanzato l’Elantra di Wickens che poco dopo ha subito anche un Drive Through che l’ha fatta precipitare in fondo alla classifica.

Con un’ora da disputare, un errore di Burkhard in curva 1 ha permesso a Wilkins, Morris e Lewis di guadagnare una posizione portandosi tutti e tre sui gradini del podio virtuali. La Elantra #99 in difficoltà si è ritrovata in meno di un giro a precipitare ai margini della Top10, mentre davanti Wilkins è riuscito a strappare il primo posto a Morris dopo che quest’ultimo l’aveva conservata per qualche curva.

A 45 minuti dal termine Taylor è stato il primo a rientrare ai box per la seconda e ultima sosta, mentre al giro successivo è stato il turno di Wilkins e Morris. Dopo una decina di minuti, anche l’Alfa Romeo è ha messo la freccia verso la pit lane. E grazie a un ottimo overcut, la Giulietta Veloce del KMW Motorsports è riuscita a uscire davanti alla Elantra del Bryan Herta Autosport.

Con 16 minuti ancora da correre, un pesante incidente – senza conseguenze – a una delle vetture della classe Grand Sport ha costretto i commissari a richiamare in causa la Full Course Yellow, ricompattando tutto il gruppo. Al momento della neutralizzazione Dupont, con la Hyundai del BHA era non solo in testa alla classifica TCR, ma incredibilmente in seconda posizione assoluta dietro solo al leader della classe GS.

A 9 minuti dalla bandiera a scacchi la bandiera verde è tornata a sventolare e Dupont è stato risucchiato dal gruppo delle Grand Sport, mentre alle sue spalle Wilkins è riuscito a sbarazzarsi dell’Alfa Romeo di Lewis salendo terza posizione. Il #98 non è rimasto a lungo davanti alla vettura del Biscione che entro la fine del giro si è riportata davanti.

Nel penultimo giro la Hyundai di Lally si è fermata per aver terminato la benzina, infrangendo il sogno di un possibile podio con una singola sosta, lasciando Dupont da solo davanti a tutti con 4.3 secondi di vantaggio sull’Alfa Romeo a un solo giro dal termine. La stessa strategia è stata utilizzata dalla Hyundai di Dupont, che sembrava poter condurre a una vittoria, ma anche l’Elantra del BHA è rimasta a secco di benzina nelle curve finali regalando così il successo all’Alfa Romeo.

Per Tim Lewis, Alfa Romeo e il KMW Motorsport questa è la quarta vittoria consecutiva sul circuito di Road America che diventa sempre di più un feudo della Casa del Biscione. Per il suo compagno di squadra William Tally è invece la prima affermazione nel Michelin Pilot Challenge.

Il secondo posto è andato alla Hyundai di Mark Wilkins e Mason FIlippi, seguiti dalla Honda di Karl Wittmer e Dai Yoshihara del Montreal Motorsport Group, team che finalmente porta a casa un podio dopo aver ottenuto quattro pole position nella stagione.

  1. Tim Lewis Jr. / William Tally (Alfa Romeo, KMW Motorsports)
  2. Mark Wilkins / Mason Filippi (Hyundai, Bryan Herta Autosport)
  3. Karl Wittmer / Dai Yoshihara (Honda, Montreal Motorsport Group)

Solo un quarto posto senza rischi per i leader del campionato Mikey Taylor e Chris Miller che comunque continuano ad allungare sui primi inseguitori in quanto la coppia Wickens-Gottsacker non è andata oltre il settimo posto e quella formata da Dupont-Brown si è appunto fermata nel giro conclusivo.

CLASSIFICA E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Come detto il vantaggio dei leader della classifica torna ad aumentare anche con il solo quarto posto ottenuto in questo appuntamento. Da 150 punti il gap con i primi inseguitori, che restano sempre Brown-Dupont, sale a 220, ma Gottsacker-Wickens si trovano ora a solo dieci lunghezze dai propri compagni di suadra, mentre Filippi-Wilkins distano solo 80 punti.

  1. Chris Miller / Mikey Taylor – 2210 pts
  2. Preston Brown / Denis Dupont – 1990 pts (-220)
  3. Harry Gottsacker / Robert Wickens – 1980 pts (-230)
  4. Mason Filippi / Mark Wilkins – 1910 pts (-300)
  5. Karl Wittmer / Dai Yoshihara – 1830 pts (-380)

Il Michelin Pilot Challenge ritroverà il nastro d’asfalto al termine di questo mese, quando nel weekend del 23-25 agosto scenderà in pista al Virginia International Raceway per l’ottavo appuntamento della stagione.

L’Alfa Romeo Giulietta Veloce realizzata da Romeo Ferraris e gestita da KMW Motorsports si è imposta per il quarto anno consecutivo sul tracciato di Road America. – Copyright: IMSA

TCR EASTERN EUROPE | RESOCONTO MOST, ROUND 4

La seconda parte della stagione è iniziata a favore delle Hyundai Elantra e delle Honda Civic che in qualifica hanno monopolizzato le prime tre file dello schieramento. Se alle vetture coreane sono andate tutte le posizioni dispari, a quelle giapponesi sono spettate quelle pari. La pole è stata conquistata da Mat’o Homola che si è imposto con il tempo di 2:00.178, precedendo di un decimo e mezzo Giacomo Ghermandi.

Seconda fila formata invece dalla seconda Elantra dello Janík Motorsport, quella di Adam Kout, a due decimi dal compagno di squadra, e dalla Civic di Davit Kajaia che invece ha subito un gap di 1.2 secondi. Il contendente al titolo Attila Bucsi, invece, non è andato oltre il settimo posto subendo un ritardo di 2.4 secondi dal proprio rivale in campionato.

GARA 1 – In partenza Kout ha avuto spunto migliore di Ghermandi, il quale cercando di mantenere la seconda piazza ha toccato il posteriore della Hyundai di Homola che è stato costretto a tagliare la prima chicane. La pressione messa dal ceco nei confronti dell’italiano ha portato quest’ultimo a commettere un altro errore all’inizio del secondo giro che lo ha fatto sprofondare dal secondo al quinto posto.

Intanto durante la prima tornata Kajaia è stato costretto a parcheggiare anzitempo la sua vettura, ritirandosi in una via di fuga. Bucsi è invece riuscito a rimontare fino alla quarta posizione. Anche nei giri successivi Ghermandi si è reso protagonista di altri errori che lo hanno fatto sprofondare fino al decimo posto in classifica.

Davanti i due piloti dello Janík Motorsport hanno condotto una gara in parata, andando a conquistare una doppietta in scioltezza con Homola che ha così vinto la quarta gara del sabato di questa stagione precedendo il compagno di squadra Adam Kout. Terzo posto per la prima Honda con René Kircher, al secondo podio stagionale dopo il terzo posto del Balatonring.

  1. Mat’o Homola (Hyundai, Janík Motorsport)
  2. Adam Kout (Hyundai, Janík Motorsport)
  3. René Kircher (Honda, Mertel Motorsport)

Solo una quarta posizione per il contendente al titolo Attila Bucsi rimasto comunque a meno di dieci secondi dal vincitore Homola.

GARA 2 – Con la griglia invertita Dolischka è scattato davanti a tutti precedendo Smejkal in prima fila. Vallers e Zbozinek hanno condiviso la seconda portando così quattro marchi diversi nelle prime quattro posizioni. I contendenti al titolo Bucsi e Homola sono invece scattati rispettivamente dal settimo e decimo posto.

Allo spegnimento dei semafori pessimo spunto da parte di Dolischka che ha lasciato la prima e la seconda posizione a Smejkal e Vallers. Intanto Kout dopo le prime curve era già a ridosso delle posizioni da podio. Un contatto a centro gruppo ha visto coinvolto Bucsi che invece è sprofondato in ultima posizione.

Nemmeno il tempo di chiudere il primo giro e Adam Kout si è già portato davanti a tutti con un secondo e mezzo di vantaggio sul resto del gruppo. Un errore ha invece portato Vallers ha perdere il secondo posto ed essere costretto al primo ritiro della corsa. Pochi istanti più tardi a rimanere fuori dalla gara è stato anche Smejkal, il quale ha costretto la Safety Car a entrare in pista per le troppe vetture presenti in varie vie di fuga. Dopo qualche minuto di neutralizzazione, la direzione gara ha deciso di esporre la bandiera rossa.

Qualche minuto più tardi la corsa è ripresa sotto regime di Safety Car e quindi con 14 minuti da disputare la bandiera verde è tornata protagonista sulla pista di Most. La ripartenza ha visto Homola subito aggressivo nel tentativo di scalare la classifica, per cercare di sfruttare al meglio un Bucsi in difficoltà in fondo allo schieramento.

Il ritiro di Ghermandi – dovuto alla rottura di una sospensione -, con la sua Honda parcheggiata sul nastro d’asfalto, ha costretto la Safety Car a intervenire nuovamente. La corsa è ripresa con solo due minuti rimasti e Homola si è reso subito protagonista passando Kajaia per il quarto posto. Il migliore è stato però Bucsi che si è portato in sesta posizione.

Nell’ultimo giro le posizioni sono poi rimaste pressoché invariate con Adam Kout che ha colto il primo successo stagionale davanti a Petr Cizek e Zarko Knego. Per la prima volta in stagione sul podio non abbiamo visto i contendenti al titolo, con Mat’o Homola che ha chiuso quarto e Attila Bucsi sesto, nel primo weekend senza successi per lui.

  1. Adam Kout (Hyundai, Janík Motorsport)
  2. Petr Čížek (Cupra, Expres Auto Racing)
  3. Žarko Knego (Hyundai, Auto Klub Dubrovnik)

CLASSIFICA E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Dopo la pole e l’ennesima vittoria di Homola, con il tiro a vuoto di Bucsi, il campione in carica del TCR Eastern Europe ne approfitta per iniziare a creare un solco tra sé e il suo avversario in classifica che, questo fine settimana, si è visto invece raggiunto dall’altro pilota dello Janík Motorsport.

  1. Mat’o Homola – 167 pts
  2. Attila Bucsi – 141 pts (-26)
  3. Adam Kout – 135 pts (-32)

Il TCR Eastern Europe ritornerà in azione a inizio settembre per il quinto e penultimo round che si disputerà nel weekend del 6-8 settembre a Brno, sempre in Repubblica Ceca, dove la serie condividerà la pista con il TCR Europe.

Un’altra vittoria del sabato per Mat’o Homola che ha sfruttato le difficoltà di Attila Bucsi per allungare in campionato. – Copyright: TCR Eastern Europe

TCR AUSTRALIA | RESOCONTO QUEENSLAND, ROUND 5

Questo fine settimana il TCR Australia è tornato in Queensland per il quinto appuntamento della stagione dove in qualifica Tony D’Alberto non è riuscito a estendere la sua striscia di pole consecutive, con Tom Oliphant capace di conquistare la sua prima partenza al palo in categoria. Con il tempo di 1:13.431, il britannico è diventato il terzo pilota non-australiano a ottenere il miglior tempo in qualifica. Gli unici due precedenti furono di Jean-Karl Vernay (Francia) e Néstor Girolami (Argentina) entrambi nel 2019, con il francese a riuscirci proprio qui in Queensland.

Il campione del 2022 però non è stato troppo lontano, infatti ha mancato il primo tempo per soli 13 millesimi a vantaggio del pilota della Hyundai. Terzo tempo a 90 millesimi per il leader del campionato Zac Soutar alle cui spalle si è piazzato Brad Harris.

GARA 1 – La prima delle tre corse in Queensland ha visto il successo di Tony D’Alberto che – in gara – è scattato davanti a tutti dopo la penalizzazione di Oliphant per la sostituzione del motore. Soutar non è riuscito a conservare il secondo posto visto che Aaron Cameron ha avuto uno spunto migliore rispetto al pilota dell’Audi che è comunque giunto terzo.

Quarta posizione per il poleman Oliphant che ha preceduto il vincitore 2023, Brad Harris, e il compagno di squadra Josh Buchan non particolarmente forte in questo round. Bargwanna e Cox sono arrivati alle sue spalle con le altre Peugeot, quindi Will Harris e Ryan Casha a chiudere la Top10. Ritiro per Dylan O’Keeffe che non è riuscito a prendere il via della corsa per un problema al cambio mentre era in griglia di partenza.

  1. Tony D’Alberto (Honda, Wall Racing)
  2. Aaron Cameron (Peugeot, GRM)
  3. Zac Soutar (Audi, Soutar Motorsport)

GARA 2 – Mediante la classifica invertita, la seconda corsa ha visto Ryan Casha partire davanti a tutti e in particolare davanti a Will Harris. Il pilota della Peugeot è riuscito a conservare il primo posto volando verso il suo primo successo nella categoria. A differenza sua, Harris ha invece avuto difficoltà a mantenere il piazzamento sul podio tanto da finire a metà gruppo entro fine gara. A ereditare le posizioni sul podio sono stati invece Jordan Cox e Josh Buchan.

Un incidente tra le Peugeot di Bargwanna e Cameron e la Hyundai di Oliphant ha caratterizzato la corsa, con i due piloti del Leone Francese a chiudere il gruppo, mentre quello di Hyundai a concludere in undicesima posizione nonostante un Drive Through. Da annotare il quarto posto di Tony D’Alberto e il sesto di Zac Soutar.

  1. Ryan Casha (Peugeot, GRM)
  2. Jordan Cox (Peugeot, GRM)
  3. Josh Buchan (Hyundai, HMO Customer Racing)

GARA 3 – La terza gara ha visto invece un podio di campioni e di chi vorrebbe diventarlo al termine di questa stagione. Tony D’Alberto ha infatti colto il secondo successo del weekend precedendo Zac Soutar che ha continuato ad accumulare punti sugli avversari. Terzo gradino del podio per il campione in carica Josh Buchan che comunque ha cercato di non allontanarsi troppo in classifica dal suo avversario diretto.

  1. Tony D’Alberto (Honda, Wall Racing)
  2. Zac Soutar (Audi, Soutar Motorsport)
  3. Josh Buchan (Hyundai, HMO Customer Racing)

CLASSIFICHE E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Dopo il quinto round della stagione, la classifica vede ancora Soutar saldamente al comando con un vantaggio cresciuto da 21 a 27 punti. Il weekend da dimenticare di Bargwanna porta invece il suo compagno di squadra Jordan Cox in terza posizione.

  1. Zac Soutar – 531 pts
  2. Josh Buchan – 504 pts (-27)
  3. Jordan Cox – 479 pts (-52)
  4. Brad Harris – 465 pts (-66)
  5. Ben Bargwanna – 464 pts (-67)

La classifica costruttori vede ancora Peugeot in testa al campionato, con il Costruttore francese che ha più che raddoppiato il proprio vantaggio su Hyundai che resta al secondo posto, ma che adesso è tallonata a una sola lunghezza di margine da Honda. Audi perde ancora punti nei confronti del Leone transalpino.

  1. Peugeot – 36 pts
  2. Hyundai – 29 pts (-7)
  3. Honda – 28 pts (-8)
  4. Audi – 19 pts (-17)
  5. Lynk & Co – 7 pts (-29)
  6. Cupra – 7 pts (-29)

Ora il TCR Australia affronterà un’altra lunghissima pausa di quasi tre mesi prima di iniziare il finale di stagione che si terrà nei circuiti di Eastern Creek e Bathurst tra fine ottobre e inizio novembre. Il prossimo round sarà proprio quello di Sydney e si svolgerà nel weekend del 18-20 ottobre, quando già il titolo costruttori potrebbe essere assegnato con una gara di anticipo.

Il doppio vincitore del Queensland, Tony D’Alberto, seguito dal leader del campionato Zac Soutar che allunga in classifica. – Copyright: TCR Australia

Immagine di copertina: TCR South America

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