Josh Buchan riesce a confermare il titolo della passata stagione diventando il primo bicampione nella storia TCR Australia per meno di venti punti su Zac Soutar
A distanza di nove mesi il TCR Australia arriva a conclusione della stagione dal doppio volto: iniziata con il dominio della Peugeot, proseguita con l’ascesa di Zac Soutar e chiusa con il successo finale di Josh Buchan che alla fine ha festeggiato per la seconda volta il titolo, beffando nuovamente all’ultimo tutti gli avversari. Ancora una volta a fare da palcoscenico per l’assegnazione del titolo è stato il tracciato di Bathurst.
QUALIFICHE
Nelle Q1 il miglior tempo è andato a Brad Harris con quella che è diventata la Honda di punta del Wall Racing, dopo l’addio anticipato di Tony D’Alberto. Il giovane pilota del New South Wales ha segnato il tempo in 2:13.978, il quale è stato nettamente migliorato da Zac Soutar che è poi andato a conquistare la pole position in 2:12.814.
Il portacolori di Audi ha demolito la concorrenza in quanto il primo degli inseguitori, Will Harris, ha subito un gap di quasi otto decimi e mezzo, mentre il rivale in campionato ha accusato un gap di 941 millesimi, dovendosi accontentare del terzo posto. Grazie alla pole e al terzo posto dell’avversario, Soutar ha iniziato il weekend riducendo il gap dalla vetta da 36 a 34 punti.
Brad Harris, si è migliorato di solo due decimi da Q1 a Q2, dovendo fare i conti con un’insoddisfacente quarta posizione davanti alla Lynk & Co di Dylan O’Keeffe e alla i30 di Tom Oliphant. Non una qualifica brillante per le Peugeot 308 P51, rimaste escluse dalla manche finale e tutte racchiuse dal settimo al decimo posto, con Cox a precedere nell’ordine Cameron, Casha e Bargwanna. Ultimo tempo per il rookie Blake Knowles.
GARA 1
Allo spegnimento dei primi semafori del weekend, Soutar ha avuto uno scatto perfetto che gli ha permesso di conservare il primo posto davanti a Buchan, il quale ha sfruttato la lentezza di Will Harris per portarsi al secondo posto. Il pilota di Honda è scivolato in quinta posizione anche alle spalle di O’Keeffe e del fratello Brad.
Nel corso del primo giro, dopo il tratto più guidato, Buchan ha provato a inserirsi per prendere il primo posto, ma si è subito ritrovato a difendere il secondo dall’attacco di O’Keeffe che invece ha rubato la posizione al leader del campionato alla staccata della Chase. La battaglia tra la Lynk & Co e la Hyundai ha permesso all’Audi di scappare via, mettendo metri importanti tra sé e il resto del gruppo.
Un secondo giro da dimenticare invece per i fratelli Harris, con Brad che prima ha tagliato le Esses e poi è stato penalizzato di cinque secondi per essersi posizionato in modo scorretto nella casella di partenza, mentre Will è invece stato risucchiato in fondo al gruppo scivolando così dal quinto al nono posto.
Giro dopo giro le posizioni di vertice sono diventate sempre più delineate, con distacchi nell’ordine del secondo tra i primi quattro. La battaglia è invece rimasta aperta nelle retrovie con Will Harris che è riuscito a superare nuovamente Casha poco prima di metà gara prendendosi l’ottavo posto e lanciandosi all’inseguimento delle altre Peugeot.
Un paio di passaggi dopo il pilota di Honda è riuscito a sbarazzarsi anche di Bargwanna tra curva 1 e 2, andando a incollarsi subito agli scarichi di Cox, nel tentativo di prendersi anche la sesta piazza. Harris ha provato l’attacco già alla staccata della Chase, ma ha dovuto desistere per non entrare in contatto, allora ha effettuato un nuovo tentativo all’ultima curva, senza cogliere risultati. Anche in questo caso il sorpasso definitivo è giunto in approccio della Quarry Bend.
A cinque minuti dal termine Casha ha provato a togliersi dalla nona posizione tentando un sorpasso su Bargwanna tra la Quarry Bend e la Cutting, ma ha dovuto alzare il piede in quanto all’esterno della traiettoria. Il giovane esordiente ha dovuto aspettare un giro prima di poter mettere il muso della propria 308 P51 davanti a quella del compagno di squadra, salendo così all’ottavo posto.
Al termine dell’undicesimo giro, Zac Soutar è andato a conquistare la terza vittoria stagionale, dopo aver comandato la corsa dal primo all’ultimo giro senza mai essere stato impensierito dagli avversari. Il secondo posto è andato a Dylan O’Keeffe che ha preceduto Josh Buchan, giunto sul terzo gradino del podio. Grazie al giro veloce, il pilota di Audi ha così rosicchiato altri quattro punti da quello di Hyundai, assottigliando il gap a 28 punti.
- Zac Soutar (Audi, Team Soutar)
- Dylan O’Keeffe (Lynk & Co, ASM)
- Josh Buchan (Hyundai, HMO)
Il quarto posto, conquistato in pista da Brad Harris, è finito nelle mani di Tom Oliphant dopo l’applicazione dei cinque secondi di penalità. Sesta posizione Jordan Cox, quindi Ryan Casha e Ben Bargwanna che nel giro finale hanno ripassato Will Harris che è scivolato al nono posto. A chiudere la Top10 l’esordiente neozelandese Blake Knowles. Aaron Cameron non ha invece preso parte alla gara in seguito a un problema al servosterzo accusato nel giro di uscita dai box.
GARA 2
Con la griglia invertita è stato dunque l’esordiente di Bathurst, Blake Knowles a scattare davanti a tutti, affiancato da Will Harris che ha così avuto modo di partire ancora una volta in prima fila, alla ricerca del riscatto. Dietro di loro monopolio Peugeot in seconda fila con Bargwanna a precedere Casha, quindi Cox e Brad Harris a formare la terza fila. Ottava e decima casella per Buchan e Soutar. Cameron ha invece dovuto alzare bandiera bianca in quanto i suoi meccanici non sono riusciti a risolvere i problemi nel corso della notte.
Al via della corsa, Knowles ha avuto un ottimo spunto, ma ancora migliore è stato quello di Bargwanna e Cox che si sono subito portati in prima e seconda posizione, facendo retrocedere il neozelandese in terza. Disastro ancora una volta per Will Harris rimasto fermo sulla piazzola in griglia. Nelle retrovie Buchan si è issato al quinto posto, mentre Soutar – più cauto – è salito in ottava.
La partenza si è infiammata dopo un contatto tra Brad Harris e Casha che ha portato al traverso della Peugeot, la quale è andata successivamente a colpire l’Audi del rookie mandandolo fuori dai giochi. Davanti a loro, intanto, sportellate tra i compagni di squadra GRM in lotta per la prima posizione, con Cox che alla fine ha avuto la meglio, portandosi dietro quindi Bargwanna e Casha.
Al settimo minuto di gara Bargwanna ha visto la sua Peugeot subire un problema alla pressione dell’olio, mentre occupava il secondo posto, dovendo così spegnere l’auto per evitare altri problemi. Il pilota di GRM ha dovuto parcheggiare la sua 308 P51 nella salita dopo Quarry Bend, non rendendo obbligatoria l’uscita della Safety Car. A ereditare il suo posto è stato quindi il compagno di squadra Casha.
Intanto Buchan, che era stato attaccato da Will Harris, si è ritrovato a dover cedere la posizione anche a O’Keeffe, vedendosi così appena davanti alla vettura del rivale in campionato Soutar. Qualche giro più tardi il pilota di Audi ha provato il primo attacco, dovendo però desistere alla staccata della Quarry Bend per evitare un contatto con il rivale.
Con sei minuti dal termine, Brad Harris è stato costretto a un passaggio dai box per scontare la penalità conseguente all’incidente che lo ha visto coinvolto al via con Casha e Knowles. Ciò ha spinto il pilota di Wall Racing in fondo al gruppo.
Dopo aver trascorso una gara intera a battagliare per il terzo posto con Dylan O’Keeffe, negli ultimi minuti Will Harris è andato a prendersi la seconda piazza con un sorpasso incredibile su Ryan Casha che è stato superato anche da Tom Oliphant, il quale in un colpo solo ha sopravanzato sia la Lynk & Co che la Peugeot. In chiusura del giro, anche O’Keeffe è andato a prendersi la posizione su Casha, relegandolo al quinto posto.
Dietro di loro intanto Soutar ha provato a superare Buchan, ma il pilota di Hyundai è riuscito a tenere davanti il muso alla staccata della seconda curva.
Al termine dell’undicesimo giro Cox è andato a cogliere la seconda vittoria in poche settimane per la nuova Peugeot 308 P51, chiudendo con ampio vantaggio su Will Harris e su Oliphant.
- Jordan Cox (Peugeot, GRM)
- Will Harris (Honda, Wall Racing)
- Tom Oliphant (Hyundai, HMO)
In quarta posizione O’Keeffe ha preceduto Casha, il quale è riuscito a difendersi da Buchan che ha chiuso al sesto posto. Una penalità di cinque secondi per falsa partenza ha però fatto precipitare il pilota della Hyundai alle spalle di Soutar. Brad Harris ha invece chiuso la classifica all’ottavo posto. Con questo risultato, Soutar ha guadagnato altri due punti su Buchan portando il ritardo a 25 lunghezze.
GARA 3
L’ultima griglia della stagione ha visto Soutar partire ancora una volta davanti a tutti, trovandosi O’Keeffe al suo fianco. La seconda fila ha quindi visto Cox e Oliphant, mentre dalla terza sono scattati Will Harris e Buchan. Con il vantaggio nelle mani del pilota Hyundai, al campione in carica sarebbe bastato chiudere la gara per portare a casa il secondo titolo consecutivo.
Un’ottima partenza di O’Keeffe ha permesso di bruciare al via Soutar per portarsi in prima posizione, mentre nelle retrovie Brad Harris si è issato al quinto posto. Davanti Soutar aveva provato a riprendersi la prima piazza all’esterno della Quarry Bend, ma un contatto con la Lynk & Co l’ha condotto a un traverso che lo ha fatto precipitare in terz’ultima posizione.
La fame di voler recuperare a tutti i costi l’ha riportato davanti a Buchan appena prima del termine del primo giro, mettendosi così all’inseguimento delle due Honda. La prima è riuscito a mangiarla all’ultima curva della seconda tornata e la seconda giusto un giro più tardi.
Poco prima ancora problemi di gioventù per la nuova Peugeot con quella di Cox che si è improvvisamente spenta mentre l’australiano occupava la seconda posizione. Il vincitore di Gara 2 è riuscito comunque a riaccendere la 308 P51 per riprendere la corsa, salvo però ritrovarsi ultimo e lontano dal resto del gruppo.
Prima di metà gara Soutar ha colmato il gap anche su Casha andando a rubargli l’ultima posizione sul podio. Un tentativo disperato, quello del privato, di provare a vincere nella speranza di un possibile ritiro di Buchan per poter vincere il titolo.
Nei minuti finali Oliphant si è avvicinato a O’Keeffe cercando di mettergli pressione, ma il pilota Hyundai non è mai riuscito a indurre all’errore quello di Lynk & Co, né tantomeno riuscire ad abbozzare un tentativo di attacco.
Con lo sventolio della bandiera a scacchi la stagione del TCR Australia si è chiusa con il secondo successo dell’anno per Dylan O’Keeffe che ha preceduto Tom Oliphant per soli sette decimi e mezzo. Oltre sette secondi è invece il gap accusato da Zac Soutar.
- Dylan O’Keeffe (Lynk & Co, ASM)
- Tom Oliphant (Hyundai, HMO)
- Zac Soutar (Audi, Team Soutar)
Il quarto posto è andato nelle mani di Ryan Casha, con Will Harris a chiudere in quinta piazza. Josh Buchan, con il sesto posto, ha conquistato il secondo trionfo assoluto diventando il primo bicampione del TCR Australia. Dietro di lui sono giunti Brad Harris, Ben Bargwanna, Blake Knowles e Jordan Cox.
CLASSIFICHE FINALI
Nonostante lo sforzo, Zac Soutar non è riuscito a ricucire il gap chiudendo la stagione con soli 18 punti di svantaggio da Josh Buchan. Brad Harris ha invece conservato il terzo posto in campionato per 23 lunghezze su Dylan O’Keeffe. Per Hyundai questo è il terzo titolo piloti vinto nella storia del TCR Australia dopo quello di Will Brown nel 2019 e appunto quello di Josh Buchan nel 2023.
- Josh Buchan – 747 pts // CAMPIONE TCR AUSTRALIA 2024
- Zac Soutar – 729 pts (-18)
- Brad Harris – 677 pts (-70)
Grazie al successo di Jordan Cox in Gara 2, Peugeot è riuscita a mantenere il vantaggio di due lunghezze su Hyundai per conquistare il titolo costruttori australiano. Il marchio francese diventa quindi il nono differente a salire sul tetto della classifica.
- Peugeot – 47 pts
- Hyundai – 45 pts (-2)
- Honda – 34 pts (-13)
- Audi – 25 pts (-22)
- Lynk & Co – 22 pts (-25)
- Cupra – 7 pts (-40)
Immagine di copertina: TCR Australia
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