Un focus su tutte le altre serie TCR che si sono disputate in giro per il mondo negli ultimi dodici mesi
Nelle precedenti settimane abbiamo ripercorso la stagione del TCR Italy, TCR Europe e TCR World Tour, andando ad analizzare i principali protagonisti che ne hanno caratterizzato il cammino del 2025, tra i contendenti alla prima posizione in classifica, le sorprese dell’anno, gli attori degni di nota e chi anche è rimasto con un punto interrogativo che nel 2026 dovrà essere risolto.
Ora, in questa ultima analisi dedicata alla stagione delle TCR Series che è terminata poco meno di dieci giorni fa, andremo a ricapitolare in modo più sommario tutte gli altri campionati disputati in giro per il mondo. Essendo un riassunto ben più corposo, anziché creare gli stessi raggruppamenti visti nei martedì precedenti, si andrà a fare una panoramica generale tra promossi e rimandati, che andranno a includere piloti, squadre, campionati e vetture insieme.
PROMOSSI
CAMPIONATI
TCR SPAIN – La serie iberica si conferma ancora in grande crescita e soprattutto capace di attrarre talenti di spicco del TCR. Il suo campione Mike Halder lo conferma, con il tedesco tornato nel campionato spagnolo dopo il primo capitolo agli albori del TCR Spain (quando c’erano meno di dieci vetture), per conquistare il campionato quasi facilmente, ma comunque con avversari degni di nota. Anche a centro gruppo le battaglie sanno confermarsi interessanti, con piloti capaci comunque di regalare qualche picco che spariglia le carte.

TCR PANAMA – Così giovane e già così concreto. Il campionato turismo panamense ha disputato la sua prima stagione proprio nel 2025 e sin da subito è stato capace di raccogliere un numero interessante di vetture sulla propria griglia. Qualcosa del genere non si vedeva da diversi anni nelle serie appena nate, e se consideriamo che la tradizione motoristica di Panama non può di certo essere comparata a quella di altre zone più importanti in giro per il mondo, di certo dà un punto a favore.

TCR UK – Ottimi i passi in avanti fatti dal campionato britannico, che negli ultimi anni sembrava in caduta libera, ma che nel 2025 ha saputo ben rialzarsi e anche di offrire un buon livello nella lotta al vertice. La serie ha continuato a migliorarsi gara dopo gara e adesso le aspettative per il 2026 sono ancora più alte. Che possa arrivare davvero a lottare con il gigante storico del BTCC? Improbabile, ma sicuramente se le premesse sono quelle di quest’anno, può ritargliarsi senza ombra di dubbio una fetta non trascurabile di palcoscenico.

SQUADRE
HONDA YPF RACING – La mettiamo qui più per quanto ha conquistato che per il resto. Quella che era Squadra Martino, dopo l’arrivo del supporto ufficiale di Honda Argentina, ha demolito il campionato e la concorrenza. Quasi un monopolio in qualifica, titolo sudamericano aggiudicato addirittura con un round di anticipo (eventualità che raramente si vede nel TCR), e solo briciole lasciate agli avversari. Non ci possono essere altre parole se non i risultati a poter parlare per il team YPF Racing. Però il supporto ufficiale di un costruttore, contro un gruppo di privati rovina la festa; forse il suo palcoscenico dovrebbe essere il Mondiale.

PALADINI RACING – Rimanendo nel TCR South America, la vera squadra sorpresa del 2025 è stata quella di Víctor Rosso, che dopo il passaggio dalla Toyota Corolla alla ben più vecchia Lynk & Co 03, ha ritrovato una nuova vita e soprattutto quella competitività che era un po’ mancata negli anni precedenti. Eliminati quasi del tutto gli inconvenienti tecnici, Rosso e Yannantuoni sono riusciti a macinare tante vittorie e a rendere Paladini Racing una delle squadre più costanti nei risultati tra quelle di alta classifica.

MONTREAL MOTORSPORT GROUP – Nonostante il Michelin Pilot Challenge sembrava potesse essere un campionato a senso unico per Hyundai, il team canadese – grazie alla costanza di risultati a inizio stagione e alla rimonta nella seconda parte – è riuscito ad arrivare a giocarsi il titolo contro Bryan Herta Autosport all’ultima gara. Poi vuoi la sfortuna, vuoi anche l’inesperienza di arrivare al traguardo con un bottino così succoso da acchiappare, il titolo è sfuggito proprio all’ultimo. Nonostante ciò una grande stagione da parte loro; magari il 2026 sorriderà di più nei loro confronti.

ADITIS RACING – Più o meno stesso discorso anche nel TCR Eastern Europe, con Janík Motorsport da padrone incontrastato della serie e gli altri a inseguire. Il team ceco mettendo insieme il giovane ma veloce Kadlečik e il campione storico Groszek, ha costruito una stagione da livello elevato, rischiando di portare a casa entrambi i titoli contro Kout che si ritrovava addirittura con la versione più aggiornata della Elantra. Una squadra che è tornata grande e che nonostante la vettura datata sa come farla volare.

PILOTI
ADAM SHEPHERD – Finalmente è arrivato il suo anno. Dopo un 2024 tanto sfortunato che gli ha negato il titolo per problemi che hanno influito più che negativamente sulla sua annata, nel 2025 si è ripreso tutto ciò che gli era mancato precedentemente. Ha saputo imporsi con decisione contro la concorrenza, senza mai avere forse la preoccupazione di poter perdere un’altra volta (almeno questo dicono i risultati). Poi, andato nel TCR Spain – dopo aver conquistato il titolo nel TCR UK -, ha fatto suo anche il primo successo nell’Europa continentale dimostrando che comunque quando ottenuto a casa non fosse solo frutto di un talento casalingo, ma qualcosa di più.

LEONEL PERNÍA – Del “Tanito” c’è poco da dire, la storia parla già per lui. Con il TCR South America ha solamente aggiunto un altro mattone alla sua carriera già di per sé da incorniciare. E per non far sembrare questo successo semplice, ha deciso di correre a un livello superiore rispetto a tutti gli altri, chiudendo in anticipo i giochi, oltretutto con un ritiro a pochi giri dalla fine. Solo la mentalità da calcolatore gli ha forse negato di nascondere tutto il resto della griglia con la sua forza.

MIKE HALDER – Il pilota più vincente della storia del TCR è finalmente riuscito a mettere le mani su un altro titolo in carriera e questa volta lo ha fatto contro una griglia di tutto rispetto. Se il primo alloro spagnolo era arrivato forse con più facilità, questo è stato sudato, nonostante il tedesco abbia viaggiato come un treno. I quaranta chili di zavorra? Come se non esistessero. Il 29enne ha semplicemente ammaliato chiunque lo vedesse in azione. Una stagione da incorniciare, ma ora serve assolutamente vederlo a un livello più alto.

VETTURE
CUPRA LEÓN VZ – Secondo anno e seconda volta che finisce tra le vetture promosse. La terza versione della León conferma anche nel 2025 la bontà di questo progetto, capace di vincere ovunque metta le proprie ruote. Nel TCR UK ha vinto il titolo, così ha fatto anche nel TCR Europe e nel TCR México. Giunta nell’IMSA tra le mani del VGR, ha praticamente dominato la fase finale della stagione conquistando due vittorie su quattro e mancando le altre due per incidenti da non imputare ai propri piloti. Nel TCR South America ha fatto volare i rookie Léo Reis e Gianfratti. Che dire di più: è una vettura ben riuscita che già da sola è sinonimo di successo.

AUDI RS 3 LMS – Da rimandata a promossa. La “vecchietta” giunta al quinto anno di attività ha saputo difendersi con le unghie e con i denti, grazie anche a qualche piccolo upgrade. Data in mano a piloti di primo livello sa anche come vincere. Perché va bene che in Italia e in Europa ci siano i vari Baldan, Clairet e Taylor, però Oltreoceano ha saputo lottare nelle mani di Precision Racing LA e in Messico stava per portare il titolo a RE Motorsport, mentre in Asia ha conquistato il primo posto regionale e quello del TCR China Challenge con abbastanza facilità. Resta la macchia del BoP che ha castrato questo gioiellino, facendole forse mettere in bacheca qualche trofeo in meno del dovuto.

RIMANDATI AL 2026
CAMPIONATI
TCR SOUTH AMERICA – Il dominio di Honda YPF Racing e soprattutto una griglia sotto dimensionata hanno abbassato il livello della serie regionale sudamericana. Il campione uscente Cardoso, lo storico Reis e il duo Paladini hanno provato a tenere su la baracca, ma ogni round era quasi una fotocopia di quello precedente, con le solite domande ricorrenti da porre, come: “Quante Honda saranno nelle prime due file? Quante gare vinceranno questo weekend?” Nelle retrovie invece tra una Nienkötter che è sembrata un pesce fuor d’acqua e un rigirio di piloti di gara in gara, si è perso anche quel livello medio che comunque in passato era di tutto rispetto.

TCR ASIA – La serie regionale dell’altra parte del Pacifico invece è in questa zona perché rispetto all’anno scorso ha fatto un passettino in avanti, ma ancora non abbastanza per poter urlare al ritorno, un po’ come fatto dal TCR Europe. Partita legata al TCR China Challenge, ha poi chiuso insieme al TCR World Tour, con l’orribile weekend di Sepang da sole tre vetture in pista. C’è ancora del lavoro da fare però il prodotto di Z.Speed sembra essere buono, speriamo solo che il 2026 possa essere più convincente, perché di una serie regionale forte in Asia ce n’è bisogno un po’ come l’ossigeno, vista l’assenza di campionati nazionali.

SQUADRE
HYUNDAI IN CINA – Si è passati dall’impegno ufficiale delle ultime stagionali alla sparizione al termine del 2025. Dopo il pasticcio di Ordos con il gioco di scuderia di casa Teamwork, l’unica Elantra di rilievo presente con Zhang Zhendong e Z.Speed ha fatto i bagagli e se ne è andata. Passare da tre vettura semi-ufficiali a una di alto livello a zero in dodici mesi è uno schiaffo per un marchio così importante proprio in Asia. Cosa dovremmo aspettarci dal 2026? Difficile dirlo ora, ma si spera qualcosa di meglio e soprattutto la presenza in griglia.

MACPRO RACING – Invisibili come una vettura avvolta dalla nebbia. Con la partenza di Martin Xie dal team, la storica squadra macaense rappresentativa di Honda nel TCR China, si è dissolta. Ha sì conquistato un successo con David Deng a Shanghai – arrivato più grazie all’altro pasticcio di Teamwork – ma per il resto è stata una squadra mai pienamente protagonista e tantomeno capace di farsi intravedere nelle battaglie tra Lynk & Co e Hyundai.

W2 PROGP – Ha portato in giro per il continente sudamericano tanti piloti di primo livello: Raphael Reis, che per la prima volta non ha chiuso terzo in campionato, il campione 2022 Fabricio Pezzini, il vice-campione 2024 Juan Manuel Casella e l’esordiente di rilievo Léonardo Reis. Peccato però che forse questo continuo scambio sul secondo sedile abbia forse portato un po’ di irregolarità lungo tutto il campionato, con la squadra che è stata lì più per delle comparse sporadiche che per costanza. Se infatti nella prima parte è stato Pezzini a dire la sua, dopo il suo addio è stato Reis invece a resuscitare, ma ormai la frittata per un eventuale lotta per qualcosa di più era stata già fatta.

VETTURE
HONDA CIVIC FL5 – “Forte, tosta, (ma non) indipendente” per citare parzialmente Marcella Bella allo scorso Festival di Sanremo. Ebbene sì perché se la terza versione della vettura realizzata da JAS Motorsport è un gioiellino, ma se però non viene messa nelle mani giuste e non si riesce a trovare quell’assetto perfetto al millimetro, diventa una vettura molto difficile da portare al vertice, da quanto abbiamo visto in giro per il mondo quest’anno. Sicuramente una delusione perché la base di partenza (a livello di competitività) potrebbe essere la medesima della Cupra León VZ, però allo stato attuale rischia di essere un passo indietro rispetto alle sue avversarie, anche perché tolto il dominio in Sud America, il titolo del pilota più vincente della storia e il monomarca in Danimarca, il saldo allori 2025 è pari a zero.

Immagini: TCR Spain, TCR South America, TCR Panama, TCR China, TCR Asia, TCR Eastern Europe, TCR UK, TCR Denmark, IMSA
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