Vetture Rally4 e Rally5 riadattate da pista per creare un’anticamera delle categorie TCR
La FIA ha annunciato quest’oggi la nascita di una nuova categoria di competizioni turismo, che fungerà da anticamera per i già consolidati campionati rispondenti al regolamento TCR. Trattasi del TC Lite, raggruppamento che dal 2025 racchiuderà a sua volta due categorie distinte in scala gerarchica.
Le vetture TC Lite saranno sostanzialmente un riadattamento versione pista delle vetture Rally4 e Rally5, che costituiscono i primi due gradini della piramide FIA per le competizioni fuoristrada. La conversione da rally a turismo sarà molto semplice e basilare: rimozione del sedile passeggero, dello spazio dedicato alle ruote di scorta e dell’estintore a mano e, al contempo, introduzione della rete di protezione omologata dalla Federazione Internazionale e obbligatoria in tutte le serie su pista.
L’obiettivo è naturalmente quello di contenere i costi utilizzando tipologie di vetture adattabili a due contesti molto differenti. La categoria TC Lite sarà divisa in TCL4 e TCL5 a seconda che l’auto derivi da una Rally4 o una Rally5. Il rapporto peso potenza delle prime sarà attorno ai 5,1 chili/CV, per quanto riguarda le vetture più piccole ci si attesterà invece sui 6 chili/CV. Entrambi i regolamenti permettono sia motori aspirati (fino a 2.0 di cilindrata per le Rally4, fino a 1.6 per le Rally5) sia turbo (cilindrata fino a 1.3 senza distinzione di classe). La classe TCL5, come la Rally5, permetterà anche l’utilizzo di vetture “kit” ad omologazione nazionale.
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Queste le parole del presidente della Commissione Turismo FIA, Alan Gow: “Introdurre una struttura piramidale anche nelle competizioni turismo è stato un nostro obiettivo per diverso tempo. Il regolamento TCR è solido e funziona molto bene tanto a livello nazionale quanto globale, ma ci mancava una tipologia di vetture entry-level accessibile. Il regolamento TC Lite colma questo buco. Correre con le stesse auto nei rally e nelle competizioni turismo ha tanti benefici: riduzione dei costi, sostenibilità, possibilità di creare un folto parco partenti e maggiori opportunità di trascorrere tempo al volante. Allo stesso tempo i costruttori e i loro programmi clienti potranno ampliare il loro business poiché il mercato subirà un naturale ampliamento”.
Così il direttore delle competizioni su pista della FIA, Andrew Wheatley: “I gradini più bassi della piramide rally FIA hanno già dato prova di essere eccellenti, perciò ampliare l’utilizzo di queste vetture anche ai circuiti è sensato. Tutto questo ricorderà i tempi del Gruppo N, quando le stesse vetture a trazione anteriore venivano utilizzate in diverse discipline. Questa è una grande notizia anche per i piloti che stanno muovendo i primi passi delle loro carriere: avendo più tempo a disposizione da passare in macchina, potranno sviluppare meglio le proprie doti. Un prodotto di questo tipo darà la possibilità a tante più persone di avvicinarsi al motorsport e, a lungo termine, questo potrà ampliare la partecipazione al motorsport a livello globale”.
Immagini: fia.com
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