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TCR | A Tailem Bend, Soutar ne vince due e vola in classifica. I Rejón dominano anche a Querétaro

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 4 Giugno 2024 - 16:00
Tempo di lettura: 15 minuti
TCR | A Tailem Bend, Soutar ne vince due e vola in classifica. I Rejón dominano anche a Querétaro

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Una vittoria per Cox e due per Soutar che a Tailem Bend ottiene la testa del TCR Australia. Il TCR México vede la conferma di Julio e Rodrigo Rejón che vincono nel doppio layout di Querétaro.

Nell’ultimo fine settimana a scendere in pista non è stato il solo TCR Europe – seguito direttamente dal circuito del Salzburgring, in Austria -, ma anche altre tre TCR Series in giro per il mondo non si sono astenute dal regalare spettacolo. Dal TCR Australia, giunto al giro di boa con il ritorno a Tailem Bend, al TCR México che invece ha disputato la sua seconda storica gara sprint, fino al TCR Russia che è sceso in pista per il terzo evento dell’anno.

TCR AUSTRALIA | TAILEM BEND, ROUND 4

A Tailem Bend è andato in scena il quarto appuntamento dei sette previsti per questa stagione del TCR Australia. Chi ha iniziato nel migliore dei modi, anche questa volta, è stato Tony D’Alberto che non solo ha continuato ad aggiornare il record di maggior numero di pole conquistate, ma ha anche conquistato il primato di tre pole consecutive registrate. Dal 2019, infatti, sia Chaz Mostert che Jay Hanson si erano fermati a due.

Il pilota del Wall Racing ha fermato il cronometro sul tempo di 1:21.826 precedendo di quasi due decimi il campione in carica Josh Buchan. Terzo tempo a tre decimi per Jordan Cox, mentre il quarto è andato a Zac Soutar che ha però pagato mezzo secondo dal battistrada. Grazie al quinti posto di Clay Richards, a sei decimi dalla vetta, la griglia ha avuto cinque vetture differenti nelle prime cinque posizioni. Aaron Cameron – con un secondo di gap da D’Alberto – ha completato la terza fila.

GARA 1 – Al via pessima partenza da parte di Soutar che, a causa di problemi con la frizione, ha stallato rimanendo fermo in griglia. Davanti, invece, la sfida per la prima piazza ha visto Jordan Cox e Tony D’Alberto, con il pilota Peugeot che è riuscito a portarsi davanti a quello Honda. In curva 6, invece, Aaron Cameron ha provato a passare Clay Richards all’esterno, salvo poi essere condotto fuori dal tracciato. Ad approfittarne sono stati Josh Buchan – in rimonta dal settimo posto – e Ryan Casha, i quali si sono portati in terza e quarta posizione.

I primi due sono rimasti a stretto contatto per l’intera durata della gara, con il campione 2022 che più volte ha provato a prendersi la vetta della corsa, ma senza mai riuscire a mettere la propria vettura davanti a quella dell’avversario.

Dietro di loro – nei minuti finali – Oliphant ha invece provato a conquistare il decimo posto che gli sarebbe valsa la pole nella seconda corsa. Un lungo alla prima staccata ha portato il pilota Hyundai sulla ghiaia, rendendo vano il tentativo e lasciando così la decima piazza a Ben Bargwanna.

La prima corsa è terminata dopo 19 giri, con il secondo successo stagionale di Jordan Cox – dopo quello di Sandown -, che aveva esordito proprio qui cinque anni fa. Dietro di lui gli ultimi due campioni della categoria, Tony D’Alberto e Josh Buchan a chiudere il podio.

  1. Jordan Cox (Peugeot, Garry Rogers Motorsport)
  2. Tony D’Alberto (Honda, Wall Racing)
  3. Josh Buchan (Hyundai, HMO Customer Racing)

Quarta posizione per Dylan O’Keeffe, seguito da Aaron Cameron che dopo essere riuscito a rimontare fino alla quarta posizione ha dovuto cederla nei minuti finali. Sesto Ryan Casha, quindi Brad Harris, Clay Richards, Zac Soutar e Ben Bargwanna a chiudere la Top10.

GARA 2 – Frutto della griglia invertita, a partire dalla pole è stato Bargwanna affiancato da Soutar, con Richards e Brad Harris a condividere la seconda fila. Allo spegnimento dei semafori entrambi i piloti in prima fila hanno avuto un buono spunto, ma in curva 1 a passare davanti a tutti è stato Soutar.

Dietro i due, pessimo scatto per Richards che è scivolato in quinta posizione, mentre Cameron dalla sesta piazza è risalito in quarta. Il pilota della Peugeot ha rischiato grosso in approccio di curva 6 mettendo le gomme sull’erba. Nonostante la sbavatura è comunque riuscito a mantenere la posizione.

Il pessimo primo giro di Richards non si è però concluso con la partenza dato che all’ultima curva è stato pure sfilato da D’Alberto all’esterno. Il pilota della Cupra ha però provato a recuperare in rettilineo, affiancando di nuovo il portacolori di Audi e provando anche a passare Casha che era davanti a loro. Ben cinque piloti erano affiancati sul rettilineo di partenza, ma alla staccata di curva 1 è stato Richards ad avere la meglio. Il #4 si è però toccato con Casha in uscita di curva 2, con Richards che si è intraversato colpendo al posteriore D’Alberto.

I danni per la León sono stati troppi, con il portacolori del Carl Cox Motorsports costretto al ritiro. Inizialmente anche il campione 2022 sembrava dovesse piegarsi alla stessa sorte, ma dopo poco è riuscito a ripartire, prendendo la via dei box.

Il caos generato da questo contatto multiplo ha portato la Safety Car in pista per cinque minuti. Alla ripartenza, Buchan si è sbarazzato di Casha e Cox all’esterno di curva 1 riuscendo a salire in quarta posizione. Pochi attimi dopo anche l’altra Hyundai dell’HMO Customer Racing, quella di Oliphant, è riuscita a mettersi alle spalle la Peugeot di Cox, mentre in staccata il britannico ha toccato il posteriore di Casha.

Al giro seguente si è infiammata l’azione anche nelle prime posizioni con Brad Harris che è riuscito a passare Bargwanna in curva 1, salendo al secondo posto. Il pilota GRM ha commesso un errore in curva 5, lasciando spazio a Buchan che è salito così a podio. Dietro di loro battaglia in casa Peugeot con Cox costretto a cedere il passo anche a Cameron, mentre poco più tardi la 308 di Casha è dovuta arretrare, lasciando il quinto posto alla i30 d Oliphant.

Lo stesso britannico ha poi incontrato qualche difficoltà in più nello sbarazzarsi di Bargwanna, tanto da dover attendere un giro e diversi botta e risposta per mettersi alle spalle l’australiano.

Nei minuti finali Cox è riuscito a riprendersi, mentre ad andare in crisi è stato Cameron che dapprima ha perso posizione sulla vettura gemella e poi anche su O’Keeffe che, ghiotto del posto guadagnato, ha provato a portarsi davanti anche a Cox, ma senza riuscirci.

L’azione conclusiva della gara è stata quella che ha visto il trio Peugeot Bargwanna-Casha-Cox contendersi il quinto posto. I primi due hanno percorso il rettilineo dei box affiancati e, dopo aver lottato nelle prime due curve, Casha è riuscito a mettersi alle spalle il leader del campionato che, entro la fine del giro, ha dovuto cedere la posizione anche al vincitore di Gara 1.

Dopo 17 giri Zac Soutar ha vinto la sua prima gara stagionale precedendo Brad Harris e Josh Buchan al primo podio dell’anno con la ritrovata Elantra. Per il pilota Audi si tratta della seconda affermazione nel TCR Australia dopo l’unica ottenuta due anni fa a Symmons Plains.

  1. Zac Soutar (Audi, Team Soutar Motorsport)
  2. Brad Harris (Honda, Wall Racing)
  3. Josh Buchan (Hyundai, HMO Customer Racing)

Fuori dal podio la seconda Hyundai di Tom Oliphant, quindi la prima delle Peugeot al traguardo, quella di Ryan Casha. Dietro di lui le vetture gemelle di Jordan Cox e Ben Bargwanna, quindi la Lynk & Co di Dylan O’Keeffe e la quarta vettura francese di Aaron Cameron. Iain McDougall ha chiuso la Top10.

GARA 3 – La somma dei punteggi fino a questo punto del weekend ha permesso a Josh Buchan di partire dalla pole position davanti a Jordan Cox. Seconda fila formata invece da Zac Soutar e Brad Harris.

Al via della corsa ottimo scatto da parte di Jordan Cox che si è subito portato davanti a tutti, mentre pessima partenza per Josh Buchan che è addirittura scivolato in quarta posizione. In curva 6 i primi contatti con Oliphant che ha tamponato Cameron mandandolo in testacoda, mentre Nirwan – coinvolto anche lui nella carambola – si è insabbiato con la sospensione anteriore destra danneggiata. Non è comunque andata bene anche al britannico che è stato poi costretto a entrare ai box.

Questa serie di contatti e ritiri ha obbligato l’intervento della Safety Car che è rimasta in pista per otto minuti. Alla ripartenza Cox ha tenuto il gruppo compatto fino alla linea del traguardo, conscio delle difficoltà sul dritto della sua Peugeot rispetto a quella degli avversari. L’azione, infatti, si è poi verificata alle sue spalle con Casha che ha superato Brad Harris in curva 1, andando così a conquistare il terzo posto, con il pilota Audi che un paio di curve più tardi ha dovuto cedere spazio anche a Buchan.

Il colpo di scena della gara si è verificato al termine dello stesso giro quando, all’ultima curva, il leader Cox è finito in testacoda scivolando in quinta posizione e lasciando così la prima a Soutar.

Nei minuti successivi chi ha invece infiammato la pista è stata la coppia Bargwanna-Richards che più volte si sono avvicendati con una serie di sorpassi e controsorpassi, i quali alla fine hanno premiato il pilota della Cupra. Negli stessi momenti, Buchan è invece riuscito a scalare la classifica prendendosi anche il secondo posto di Casha.

Negli attimi finali, Buchan – che intanto aveva ricucito il distacco su Soutar – ha tentato l’attacco sul pilota dell’Audi, senza però riuscire a concluderlo, rimanendo così in seconda posizione.

Al termine del sedicesimo giro, Zac Soutar ha vinto così la sua seconda gara del weekend, precedendo Josh Buchan e Ryan Casha, il quale è così giunto al suo terzo podio in carriera.

  1. Zac Soutar (Audi, Team Soutar Motorsport)
  2. Josh Buchan (Hyundai, HMO Customer Racing)
  3. Ryan Casha (Peugeot, Garry Rogers Motorsport)

Niente podio in Gara 3 per la Honda che si è dovuta accontentare del quarto posto di Brad Harris a sette decimi dalla Top3. Tra i primi cinque figura invece la Lynk & Co di Dylan O’Keeffe. Seguono D’Alberto, quindi Cox, Richards, Bargwanna e William Harris.

CLASSIFICHE E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Grazie al doppio successo ottenuto nel corso di questo weekend, Zac Soutar riesce ad agguantare la vetta della classifica, mentre Ben Bargwanna esce con le ossa rotte da questo weekend perdendo addirittura due posizioni.

  1. Zac Soutar – 414 pts
  2. Josh Buchan – 393 pts (-21)
  3. Ben Bargwanna – 383 pts (-31)
  4. Jordan Cox – 378 pts (-36)
  5. Ryan Casha – 366 pts (-48)

La classifica costruttori continua a vedere Peugeot in vetta alla classifica con il distacco su Hyundai che aumenta di una lunghezza. Enorme passo in avanti per Audi che si toglie dall’ultima posizione, sale in quarta a breve distacco da Honda e recupera quattro punti dai leader.

  1. Peugeot – 28 pts
  2. Hyundai – 25 pts (-3)
  3. Honda – 17 pts (-11)
  4. Audi – 15 pts (-13)
  5. Lynk & Co – 7 pts (-21)
  6. Cupra – 7 pts (-21)

Il TCR Australia rivedrà la pista tra un mese e mezzo per il quinto appuntamento dell’anno che si disputerà il 12-14 luglio al Queensland Raceway, prima della pausa di tre mesi che anticiperà il finale di stagione.

Jordan Cox (Peugeot, GRM) vincitore della prima delle tre corse a Tailem Bend – Copyright: TCR Australia

TCR MÉXICO | QUERÉTARO, ROUND 2 SPRINT

Seconda tappa a Querétaro per il TCR México che questo fine settimana ha visto in azione la serie sprint con un format che ha utilizzato un doppio tracciato nel corso dell’intero evento. A conquistare la pole position sono stati i fratelli Rejón con il tempo di 1:03.091 che ha permesso loro di precedere Horia Chirigut, scattato in prima fila con un gap di quasi otto decimi. Dietro di loro Mario Domínguez e Sergio Legorreta con la Volkswagen Golf. Nessun tempo registrato e fondo dello schieramento per Hugo Bonilla.

GARA 1 – Nessun problema per Rodrigo Rejón che sin dai primi metri dopo la partenza è riuscito a scavare un solco enorme sul resto dello schieramento, andando a guadagnare quasi 1.5 secondi di media al giro su Horia Chirigut che ha concluso al secondo posto. Anche il rumeno ha avuto vita facile, dovendo difendersi solo al via, salvo poi poter amministrare fino al traguardo. Primo podio stagionale per Mario Domínguez che ha chiuso a un giro dal vincitore. Hugo Bonilla ha dovuto abbandonare la corsa dopo due giri, non marcando punti in classifica.

  1. Rodrigo Rejón (Cupra, ProRally)
  2. Horia Chirigut (Honda, Giada Racing)
  3. Mario Domínguez (Volkswagen, )

GARA 2 – Nella seconda corsa è stata la Volkswagen di Sergio Lagorreta a partire davanti a tutti, seguita dalla Honda di Horia Chirigut, con Julio Rejón e Victor Medina a condividere la seconda fila. Accesosi il semaforo verde, Rejón è riuscito subito a lanciare la sua Cupra davanti alla Honda di Chirigut, salendo in seconda posizione. Per il leader della classifica è bastato poco meno di un giro per portarsi in testa alla corsa e non mollarla più.

Legorreta ha poi dovuto cedere anche il secondo posto a Chirigut dopo pochi metri. La classifica è rimasta poi invariata per il resto della corsa, replicando così i risultati visti in Gara 1, con Rejón che ha trionfato con 37 secondi di vantaggio. Chirigut e Legorreta sono invece giunti sul traguardo con meno di un secondo a separarli, dopo una corsa passata uno dietro l’altro, anche se non ci sono mai stati veri attacchi da parte della Golf sulla Civic.

  1. Rodrigo Rejón (Cupra, ProRally)
  2. Horia Chirigut (Honda, Giada Racing)
  3. Mario Domínguez (Volkswagen, Gatopardo)

CLASSIFICA E PROSSIMO APPUNTAMENTO

Con il secondo dominio consecutivo dei fratelli Rejón, il loro vantaggio sul resto della concorrenza aumenta. I piloti del ProRally Mothers salgono ora a 415 punti, avendo accumulato il punteggio pieno tra pole position, due vittorie e giri veloci. Horia Chirigut resta in seconda posizione, ma il suo gap dalla vetta sale da 28 a 57 lunghezze. Bonilla mantiene la terza posizione, ma i piloti del Gatopardo si portano a solo 5 punti.

  1. Julio e Rodrigo Rejón – 415 pts
  2. Horia Chirigut – 358 pts (-57)
  3. Hugo Bonilla – 335 pts (-80)

Il prossimo evento del TCR México si terrà tra due settimane e sarà la terza corsa del campionato endurance, la 12 ore di Città del Messico. Per quanto riguarda la serie sprint, il prossimo appuntamento è quello del 17-18 agosto a Puebla, sede del Gran Premio Aristos.

TCR RUSSIA | BOGORODSK, ROUND 3

Il TCR Russia ha svolto il terzo evento stagionale all’NRING Circuit di Bogorodsk. A registrare la pole position è stato Egor Sanin con la Hyundai i30 dell’Innostage AG Team. Il pilota, che ha registrato il miglior tempo in 1:19.732, ha preceduto di poco più di un decimo Mikhail Simonov. I due sono stati inoltre gli unici piloti capaci di scendere sotto il muro dell’1:20 nel corso della sessione.

La seconda fila, invece, ha visto come protagonisti Maksim Turiev e il leader del campionato Vladimir Atoev, attardato di quasi mezzo secondo dal battistrada. Ancora una qualifica poco soddisfacente per il campione in carica Dmitry Bragin che si è dovuto accontentare dell’ottavo posto.

GARA 1 – Al via Simonov ha provato ad attaccare Sanin, ma ha dovuto lasciare la prima posizione al poleman. Dietro di lui, sia Atoev che Bragin sono riusciti a scalare posizioni in classifica, con il leader che si è portato terzo e il campione in quinta piazza. Non è andata altrettanto bene a Turiev che è finito in sesta piazza e poi pian piano verso il fondo del gruppo.

Sanin è riuscito quindi a portare a casa la prima vittoria stagionale, precedendo Simonov e Atoev sui due restanti gradini del podio. Terza posizione per Kalmanovich, con Bragin subito a seguire.

  1. Egor Sanin (Hyundai, Innostage AG Team)
  2. Mikhail Simonov (Cupra, TAIF Motorsport)
  3. Vladimir Atoev (Hyundai, SMP Team)

GARA 2 – Nella seconda corsa a partire in pole è stato Artem Slutsky, affiancato in prima fila da Kirill Smal. Dietro di loro Dmitry Bragin e Aleksandr Smolyar a completare la seconda fila.

Allo spegnimento dei semafori, Slutsky è riuscito a mantenere la vetta, ma chi è partito meglio è stato Kalmanovich che dalla quinta posizione si è portato fino alla seconda, salvo poi scoprire dalla direzione gara che si è trattato uno jump start. Non è andata altrettanto bene invece a Bragin che dalla terza posizione è finito in quinta. Al quinto giro, Smal che era quarto è stato spinto in testacoda da Bragin, dopo che i due si sono battibeccati già nelle curve precedenti.

A circa metà gara problemi sia per Kalmanovich che dal secondo posto è retrocesso al settimo, mentre Atoev ha visto la sua Hyundai perdere dei pezzi nel rettilineo principale. Al termine della corsa, Slutsky ha conquistato il suo primo successo dell’anno, seguito da Smolyar e Bragin. Il leader della classifica ha dovuto invece accontentarsi del decimo posto.

  1. Artem Slutsky (Hyundai, Twins Racing)
  2. Aleksandr Smolyar (Hyundai, SMP Team)
  3. Dmitry Bragin (Cupra, TAIF Motorsport)

CLASSIFICA E PROSSIMO EVENTO

La disastrosa Gara 2 di Atoev porta il pilota di SMP Team a dover cedere lo scettro della classifica. Per la terza volta nel corso di quest’anno il primo posto trova un nuovo proprietario, che dopo l’evento di Bogorodsk è Mikhail Simonov. Rimane invece invariato il distacco che separa Bragin da Smolyar (6 punti, ndr) e quindi dal terzo gradino del podio.

  1. Mikhail Simonov – 126 pts
  2. Vladimir Atoev – 110 pts (-16)
  3. Aleksandr Smolyar – 101 pts (-25)

Il TCR Russia sarà nuovamente in pista a breve, per l’esattezza nel fine settimana del 20-22 giugno, in occasione del quarto appuntamento che si terrà all’autodromo di Kazan.

24H NÜRBURGRING

In Germania è andata invece in scena una 24 Ore del Nürburgring abbastanza insolita, dato che non è durata quanto il nome della gara direbbe, ma è stata interrotta dopo solo sette ore a causa della nebbia che, una volta arrivata sul tracciato dell’Eifel, non è più andata via.

Al termine della settima ora, momento che ha poi decretato anche la fine della corsa, in testa alla classe TCR era presente la Hyundai Elantra #831 con Mason Filippi, Harry Gottsacker, Mark Wilkins e Bryson Morris che hanno così conquistato il loro primo successo nella classica dell’Inferno Verde. Per il marchio coreano si tratta invece della quarta affermazione consecutiva sul Nordschleife.

Dietro i vincitori si sono piazzati invece i campioni in carica Mikel Azcona, Marc Basseng e Manuel Lauck, con i due tedeschi costretti ad alzare bandiera bianca dopo tre vittorie consecutive. Chiude il podio la squadra cinese con la Elantra #832.

  1. Filippi / Gottsacker / Wilkins / Morris (Hyundai, Hyundai Motorsport N)
  2. Azcona / Basseng / Lauck (Hyundai, Hyundai Motorsport N)
  3. Cao / He / Yan / Zhendong (Hyundai, Hyundai Motorsport N)

Immagine di copertina: TCR Australia

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