Suzuka 2011: Vettel e la 130R con il DRS spalancato

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Tempo di lettura: 1 minuto
di Andrea Ettori @AndreaEttori
2 Ottobre 2019 - 10:00
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Sebastian Vettel a Suzuka nel 2011 vinceva il suo secondo di quattro titoli mondiali. Un terzo posto, dietro al vincitore Jenson Button e alla Ferrari di Fernando Alonso, che permise al pilota tedesco di mettere il sigillo su un campionato straordinario. Una stagione da 11 vittorie e 15 pole position, un dominio totale arrivato grazie anche alla stupefacente competitività della Red Bull RB7.

Una vettura costruita attorno al campione tedesco, che faceva degli scarichi soffiati la vera arma contro Ferrari e soprattutto McLaren. In qualsiasi tipologia di tracciato la vettura progettata da Adrian Newey riuscì a sfruttare una efficienza aerodinamica pazzesca e anche nelle qualifiche di Suzuka ci fu una grande dimostrazione di tutto questo. Nonostante la grande competitività della McLaren guidata da Jenson Button, Sebastian Vettel ottenne una pole position fantastica con un vantaggio di solamente 9 millesimi sul pilota inglese.

Nell’epoca del DRS “libero” durante le qualifiche, fu davvero impressionante vedere la RB7 affrontare la mitica curva 130R di Suzuka con l’ala mobile completamente spalancata. Una vera e propria prova di forza della monoposto campione del mondo, con Vettel e Webber bravi nel fidarsi della propria macchina in una zona del tracciato giapponese così veloce e pericolosa.

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