“Ho iniziato a correre a 8 anni, ma ho iniziato a correre per me, non per dimostrare cosa può fare una donna in pista. Io corro come Susie Wolff, e perché amo correre e voglio essere la pilota migliore che posso essere. Non c’è motivo per cui una donna non possa essere competitiva, anzi è possibile, e se riesco a dimostrare tutto questo… Beh, è fantastico, la F1 non è un mondo per soli uomini” ha dichiarato Susie Wolff in un’intervista alla BBC, parlando della sua carriera in F1, considerato da sempre un mondo solo per uomini.
Alla domanda sul suo prossimo obiettivo, ovvero arrivare a gareggiare la domenica, lei ha risposto: “Decisamente, è quello il mio obiettivo. L’ambiente è decisamente molto duro, dove ci sono solo 22 posti disponibili e ci sono molti piloti di talento che lottano per quei pochi posti. Non è facile, ma sono dentro questa lotta, vedremo cosa succederà”.
Le è anche stato fatto notare come, di norma, i piloti siano piuttosto asciutti a livello di torso e fianchi, ma anche di come abbiano un collo decisamente “taurino”, molto allenato: “È per questo che, fuori dalle gare, tengo i capelli sciolti e delle camicette o delle giacche a collo alto!” ha risposto ridendo la pilota “Alleniamo molto il collo a causa dell’accelerazione gravitazionale (forza G) a cui siamo sottoposti e dobbiamo sviluppare molto i muscoli del collo. Non sembra, ma lo sforzo fisico dentro una monoposto è notevole, soprattutto a livello di spalle, braccia e collo” ha spiegato.
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