Supersport | Le interviste post-gara di P300.it a Stefano Manzi e Bruno Ieraci, vincitori la domenica del Round Emilia-Romagna 2023

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
4 Giugno 2023 - 18:00
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P300.it è riuscita ad intervistare i due piloti italiani grandi protagonisti della domenica di Misano in sala stampa, terminata per entrambi con due vittorie. Ieraci conferma la partecipazione ad Imola.


Quella di oggi è stata sicuramente una giornata da incorniciare per l’Italia delle due ruote e delle derivate di serie nello specifico. Mentre Álvaro Bautista si è fregiato di altre due vittorie in SBK sulla Ducati Panigale V4R, nelle categorie Supersport e Supersport 300 a sorridere sono stati i piloti italiani, ovvero Stefano Manzi e Bruno Ieraci.

Il primo ha agguantato il suo primo successo in sella alla Yamaha R6 del team Ten Kate, al termine di un fantastico duello contro Nicolò Bulega in cui ha prevalso grazie ad un sorpasso nel cambio di direzione 2-3 all’ultimo giro; in questo modo il #62 ha riaccorciato le distanze dal ducatista nella generale, seppur di soli cinque punti.

Ieraci, invece, è stato la sorpresa del weekend nel vero senso della parola: la sua partecipazione in qualità di wildcard del team Kawasaki Prodina Racing si è tramutata in una cavalcata tra sabato e domenica, con la prima vittoria nel mondiale ottenuta in Gara 1 e la prima doppietta messa a segno in Gara 2 poco più di ventiquattro ore dopo.

P300.it è riuscita ad intervistare entrambi i nostri portacolori al termine delle rispettive manche.


POST-GARA 2 SSP con STEFANO MANZI

Ciao Stefano, complimenti per la vittoria. La prima domanda riguarda il comportamento della moto e soprattutto la fiducia che avevi sull’anteriore durante la gara di Misano, in particolare nel primo settore nella quale guadagnavi molto su Bulega. Ciò mi fa chiedere: c’è stato uno step in avanti della moto significativo rispetto ai primi quattro round della stagione o pensi che sia solo la pista di Misano che permetta alla R6 di essere così incredibilmente veloce?

“Ti dirò, dopo Gara 2 di Barcellona c’è stato quasi un mese di pausa prima di questo evento. Ieri mattina, su una moto, avevo tredici giri all’attivo; cinque al venerdì ed otto ieri mattina, quindi la moto era quella di Barcellona portata a Misano ed oggi sono stato in grado di migliorarla un po’ da ieri, però Gara 1 l’ho corsa con la moto del Montmelò. Non abbiamo toccato una virgola”.

La seconda domanda riguarda le prospettive di campionato: il distacco da Bulega è rimasto uguale rispetto al round di Barcellona dato che i cinque punti persi ieri li hai riguadagnati oggi, però questa vittoria ti dà un boost di confidenza?

“Mi dà la carica perché quest’anno tutte le domeniche ho finito secondo, a Barcellona ho preso la penalità ma ho finito secondo anche lì (sotto la bandiera a scacchi, n.d.r.), quindi interrompere questa fila di secondi posti con una vittoria mi dà gusto, perché va bene essere sempre davanti e salire sul podio, però vincere è un’altra cosa e farlo qui, sulla mia pista di casa e davanti al mio pubblico di casa, è veramente fantastico”.

Rispetto la Triumph che hai guidato l’anno scorso e con cui già hai debuttato alla grande, quali sono i punti di forza di Yamaha nei confronti della tre cilindri?

“Oltre la moto, quest’anno ho anche un team più ‘evoluto’ diciamo, un team che mi supporta meglio e che ha una fabbrica a casa che può lavorare e migliorare. Come punti di forza credo che la guidabilità della R6 non ce l’abbia nessuna moto, ma lo si vede; uno che ne capisce di moto lo vede ad occhio come si guida da fuori. Paghiamo un po’ adesso questa situazione del regolamento perché, anche quando sono dietro gli altri, loro guidano diversamente da me: io, avendo un quattro cilindri, devo fare più percorrenza; loro si possono fermare di più con un tre cilindri, come facevo io l’anno scorso, quindi nella bagarre con la Triumph era più semplice stare dietro gli altri perché si guida più o meno simile. Anche stando dietro una Yamaha ciò non dà fastidio. Con la R6 invece, quando si è dietro ad una Ducati, ad una Triumph o ad una MV, sei un po’ penalizzato perché non riesci a fare le tue linee e fai un po’ di elastico. Quindi un punto a sfavore è nella bagarre con le altre moto perché è più difficile stare dietro ad esse con la Yamaha, però tutto il resto è favore”.


POST-GARA 2 SSP300 con BRUNO IERACI

Ciao Bruno, siamo al termine di Gara 2 dopo la tua prima doppietta nel mondiale a poche ore dalla prima vittoria di ieri. Quali sono i tuoi pensieri a caldo?

“Guarda, è stato molto emozionante; forse realizzerò fra qualche giorno, adesso non sto realizzando. So solo che mi sono divertito molto e queste due vittorie sono il modo migliore per ringraziare il mio fantastico team, Prodina Racing. Ringrazio loro, tutti gli sponsor e a chi ci supporta, alla mia famiglia, a chi mi appoggia da casa e grazie anche a Bruno, a me stesso, per non aver mollato. Vengo un periodo difficile, ma adesso ci stiamo godendo i frutti del nostro lavoro. Oggi ho scoperto, sul podio, che sarò anche ad Imola come wildcard, quindi sono doppiamente contento e tutto ciò è bellissimo, non vedo l’ora. Naturalmente prima c’è Vallelunga, quindi penserò a quello perché col team il nostro primo obiettivo è il campionato italiano, siamo partiti con quello ed è il principale obiettivo vincere il CIV. Adesso siamo leader ma manca ancora tanto, perciò dobbiamo rimanere concentrati, vincere ma soprattutto divertirci, perché se ci divertiamo riusciamo anche a trionfare”.

Fonti immagini: yamaha-racing.com

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