Arriva l’ufficialità della conclusione anticipata del contratto che legava la Casa giapponese e il pilota spagnolo, pronto al ritorno in KTM
Dopo settimane di trattative dietro le quinte, poco fa è arrivata l’ufficialità della chiusura anticipata del rapporto tra Jorge Prado e il team ufficiale Kawasaki nel SuperMotocross. Il pilota spagnolo, che a fine 2024 aveva firmato un triennale con la Casa di Akashi per debuttare a tempo pieno nei campionati AMA, ha trovato un accordo per liberarsi dal contratto al termine di una stagione a dir poco desolante.
L’amore tra Prado e il “Green Team” non è mai sbocciato. L’infortunio alla spalla patito dal quattro volte iridato nelle qualifiche di Anaheim #2, terzo evento del Supercross, non ha ovviamente facilitato la presa di feeling con la KX450SR, moto che in poco tempo si è trasformata in un ostacolo insormontabile. Tutte le problematiche sono venute a galla nel National, campionato che Prado ha concluso in sesta posizione ma senza alcun risultato di rilievo, a parte un potenziale podio gettato alle ortiche con due cadute a Southwick; ciliegina sulla torta la mancata qualificazione (evitata solo per un cavillo regolamentare) nell’evento finale a Budds Creek, una situazione che da molti è stata definita addirittura intenzionale.
La mancata partecipazione ai playoff e al Motocross delle Nazioni è parsa come un segnale chiaro di ciò che si stava verificando. Esaurito il National, ma probabilmente anche prima della fine del campionato outdoor, il focus di Prado e del suo management si è focalizzato soprattutto sulla risoluzione anticipata del contratto con Kawasaki. Un traguardo raggiunto nelle scorse ore e reso noto oggi.
Alla reale interruzione del rapporto, fissata per il 16 ottobre come regolamentato dall’AMA, Prado sarà libero di concretizzare un nuovo legame e in questo caso tutte le strade portano (già da diverse settimane) di nuovo a KTM. Lo spagnolo tornerà a vestirsi di arancione e stando a quanto già riportato in estate da rumors provenienti dall’altro capo dell’Atlantico si tratterà di un contratto basato sui soli bonus e precisamente sui premi che vengono garantiti dall’organizzazione del SuperMotocross ai piloti in relazione ai risultati.
Kawasaki ripartirà proprio da un ex-KTM, quel Chase Sexton che ha messo fine al suo biennio con Mattighofen nel peggior modo possibile, con l’incidente di Las Vegas che gli ha impedito anche di prendere parte al Nazioni. Tanti punti di domanda sovrastano invece la seconda sella, lasciata libera da Jason Anderson in direzione Suzuki PMG: potrebbe trattarsi di una promozione last minute dal team Pro Circuit in 250cc o di un altro arrivo a sorpresa, su cui peraltro non circola alcun indizio fino a questo momento.
Immagine copertina: promotocross.com
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