Supercross | Tomac cade ma sfata la maledizione di Anaheim #1

Supercross
Tempo di lettura: 5 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
8 Gennaio 2023 - 07:46
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In una finale convulsa e spettacolare, il campione in carica conquista la sua prima vittoria nell’apertura stagionale della 450cc; Lawrence ancora irraggiungibile in 250cc

Al decimo tentativo Eli Tomac è finalmente riuscito a fare sua la grande apertura del Supercross, sfatando una maledizione che ad un certo punto del main event di Anaheim #1 sembrava ancora più viva che mai. Dopo avere scalzato Justin Barcia dalla prima posizione, il campione in carica ha perso il controllo della sua Yamaha su un table-top scivolando e perdendo anche diversi secondi prima di ripartire, ma da quel momento la gara dell’Angel Stadium ha iniziato a scrivere un copione convulso che negli ultimi anni è diventato quasi la regola.

Con Tomac in ritardo di circa otto secondi dalla testa, il successo di Anaheim pareva ormai un affare privato tra Malcolm Stewart e Chase Sexton. Il pilota Honda non ha indugiato minimamente a liberarsi della Husqvarna #27 ma chi ha pensato alla prova di maturità tanto attesa per il #23 nell’indoor ha dovuto ricredersi presto. Il passo del vice-campione del National al comando non è mai stato di prim’ordine e Tomac è riuscito incredibilmente a rifarsi sotto, sfruttando poi l’indecisione di Sexton nel corso di una sezione ritmica durante il 18° giro per riportarsi alla guida delle operazioni.

La notte di Anaheim #1, oltre a sfatare il “tabù della prima” di Tomac che si era imposto al debutto stagionale solo in 250cc ormai dieci anni fa, ha anche chiuso un lungo digiuno di vittorie per un campione in carica nella tanto attesa nottata di apertura dei campionati AMA: l’ultimo a trionfare in questa occasione con la tabella #1 era stato infatti Ryan Villopoto addirittura nel 2012.

L’errore che ha portato al sorpasso di Tomac ha segnato un brutto contraccolpo per Sexton, ulteriormente calato negli ultimi minuti della finale. Ne ha giovato invece Cooper Webb, partito ai margini della top ten e risalito alla sua maniera con un ritmo silenzioso ma costante e inesorabile. Il due volte campione del mondo ha freddato Sexton al penultimo giro conquistando una seconda posizione forse anche più insperata di quella del 2022, seppure con sensazioni sicuramente molto migliori rispetto a 12 mesi fa.

Buona performance per Dylan Ferrandis, un altro “dark horse” di questa apertura stagionale. La nuova versione della Yamaha ha giovato anche al francese, che tuttavia ha ancora una volta difettato di uno scatto azzeccato nella finale dopo avere dimostrato di possedere finalmente questa freccia nella sua faretra in batteria. Il ritorno di Ken Roczen in Suzuki si è risolto con una gara combattiva e un quinto posto, proprio davanti a Colt Nichols sulla Honda ufficiale ereditata dal tedesco.

Delusione per Jason Anderson, partito nelle immediate retrovie e finito a terra durante l’attacco a Roczen che in quel momento deteneva la terza posizione. Il ritmo del pilota Kawasaki si è spento dopo l’errore e la classifica finale parla solo di un settimo posto, come a ribadire l’astio maturato nelle più recenti annate tra “El Hombre” e le prime fasi del nuovo anno. Aaron Plessinger (caduto), Adam Cianciarulo e un eccellente Joey Savatgy hanno completato la top ten.

L’holeshot arrivato a sorpresa dopo una qualifica deludente e una heat evanescente sembrava avere ridato carica a Barcia, redivivo nei primi giri della finale prima di finire rovinosamente al suolo. Dopo cinque podi di fila nella season opener, il newyorkese ha terminato 11° davanti a Marvin Musquin. Brutto incidente anche per Stewart che poco dopo il decisivo cambio della guardia al comando è finito al suolo mentre si trovava terzo, rialzandosi caracollante e venendo costretto al ritiro.

La classe 250cc West ha seguito ancora una volta i rigidi dettami imposti da Jett Lawrence, che ha “studiato” con grande maturità ogni situazione nel corso delle qualifiche e della batteria per poi scatenarsi nel main event. L’australiano è partito davanti e gli avversari hanno potuto vederlo solo da lontano, da quel momento. Per il giovane fenomeno di casa Honda è anche la chiusura di un conto in sospeso con Anaheim, dove tre anni fa era caduto riportando la frattura di una clavicola.

Con un ottimo forcing finale RJ Hampshire ha strappato la seconda posizione a Cameron McAdoo. L’ambiente in casa Kawasaki Pro Circuit ha subito assunto contorni drammatici a causa della caduta in partenza di Austin Forkner, toccatosi proprio con il compagno di squadra e volato duramente al suolo. Il pilota del Missouri ha picchiato la schiena e la spalla destra e ora si attende l’ennesimo bollettino medico della sua carriera.

Quarta posizione per Mitchell Oldenburg sulla Honda del team Motoconcepts davanti a Max Vohland, sulla KTM factory. Serata difficile per il team ufficiale Yamaha, con Levi Kitchen settimo e condizionato dalla solita pessima partenza e Stilez Robertson addirittura nono: la miglior moto di Iwata è stata dunque quella preparata dal team ClubMX e guidata al sesto posto dal brasiliano Enzo Lopes, che ha risolto i problemi ad un braccio che lo avevano disturbato lo scorso anno. Tra gli infortunati di serata anche Pierce Brown, ufficiale Gas Gas, caduto alla seconda curva della sua batteria e assente dalla LCQ.

Andato in archivio il suggestivo appuntamento con Anaheim #1, sabato prossimo il Supercross affronterà la sua seconda trasferta californiana: la sede di gara sarà il RingCentral Coliseum di Oakland.

Classifica 450cc:

Campionato piloti 450cc:

Classifica 250cc West:

Campionato piloti 250cc West:

Immagini: Star Racing Yamaha Twitter, HRC Media Center

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