Il dominio del pilota australiano è totale, nessuno lo può contrastare; storica vittoria di Forkner in 250cc
Senza pioggia o format sparigliacarte a creare confusione, il Supercross AMA si è drammaticamente risvegliato dall’illusione di un campionato combattuto venutasi a creare nel mese di gennaio. Jett Lawrence ha dominato in lungo in largo il pomeriggio del Ford Field di Detroit imponendo a tutti i suoi avversari quello che gli anglofoni chiamano “reality check”, un ritorno con i piedi per terra.
Dalle qualifiche alla heat fino ad arrivare al main event, il fuoriclasse di casa Honda non ha lasciato nemmeno le briciole sul campo. La determinazione a non sbagliare nulla e a ritrovare la strada del successo dopo tre battute a vuoto ha reso Lawrence assolutamente imbattibile e d’ora in poi sarà molto complicato, per tutti i protagonisti della 450cc, rimettere le ruote davanti al campione SuperMotocross in carica.
La vittoria professionistica numero 42 della tabella #18 ha ricordato in maniera piuttosto brutale una qualsiasi tra quelle conseguite ai tempi della 250cc, con la differenza che ora l’opposizione è rappresentata dai migliori piloti di supercross al mondo.
Seconda posizione senza alcuna possibilità di colpire per Chase Sexton, che in un déjà vu dello scorso National ha inseguito vanamente la schiena dell’ex compagno di squadra senza mai poterlo raggiungere. Il risultato del Michigan ha riconsegnato al pilota dell’Illinois una tabella rossa che tuttavia pare più provvisoria che mai.
Sul podio anche Ken Roczen, finalmente capace di disputare un main event senza incidenti o guai tecnici. È mancato, alla distanza, lo spazio per un’offensiva nei confronti di Sexton, ma viste le ultime vicissitudini il terzo posto deve essere accolto con grande positività dal tedesco, ora nell’impellente esigenza di raddrizzare la sua classifica di campionato.
Le cattive partenze hanno tolto dai giochi Cooper Webb e Aaron Plessinger. Il primo si è lanciato in una rimonta caratterizzata dalla solita e inesorabile costanza, terminando quarto, mentre l’ex capoclassifica ha faticato maggiormente dopo la vittoria della heat dovendosi accontentare del sesto posto. Tra i due un Jason Anderson partito con grande convinzione nella batteria ma poi inspiegabilmente sparito dopo il corpo a corpo perso con Lawrence in quel contesto.
Positiva la settima posizione di Dylan Ferrandis sulla Honda del team Phoenix Racing davanti alla factory di Hunter Lawrence, quindi Justin Cooper e un Eli Tomac mestamente decimo. Nel teatro che in passato lo ha visto vincere quattro volte, il due volte campione Supercross AMA è partito al terzo posto ma col passare dei minuti è andato incontro ad un calo fisico dai contorni drammatici, subendo anche l’onta del doppiaggio.
La nuova classifica generale vede tre piloti in tre punti, con Sexton leader a quota 98 davanti a Lawrence e Plessinger. Webb segue a 92, poi un Anderson e un Tomac che appaiono molto più staccati di quanto non dica la graduatoria vera e propria.
Il debutto della 250cc East è stato caratterizzato da una delle più grandi carambole nella storia della specialità al via della finale. Seth Hammaker ha colpito Tom Vialle all’interno della prima curva e i due, cadendo, hanno travolto letteralmente tutti i piloti che stavano girando in traiettoria esterna. Tra le vittime sacrificali più illustri di un incidente dal potenziale molto pericoloso troviamo anche Haiden Deegan e Cameron McAdoo, attesi protagonisti dopo un bel duello nella heat ma relegati a posizioni di rincalzo.
Tutto a vantaggio di Austin Forkner, che a Detroit ha replicato la vittoria ottenuta già cinque anni fa comandando la finale dal primo giro alla bandiera a scacchi. Per il pilota Kawasaki è il successo numero 13 nel Supercross 250cc, solo James Stewart e Nathan Ramsey sono riusciti a fare meglio: una statistica impietosa per una carriera che anche solo con la metà degli infortuni avrebbe potuto raggiungere vette altissime.
Piazza d’onore per il campione del mondo SX2 Max Anstie, autore di una gara molto solida. Il britannico si è confermato a pieno titolo tra i pretendenti alla conquista della corona cadetta ad est, nonostante non possa contare sul supporto di un team ufficiale. Ogni occasione è buona, per il pilota del Winchester, per ribadire talento e qualità di guida.
Clamoroso podio al debutto per Daxton Bennick, l’ultimo arrivato di casa Yamaha. L’emorragia di grandi nomi dovuta all’ammucchiata iniziale ha reso l’impresa del 18enne del North Carolina un po’ più facile, ma nulla può realmente togliere valore ad un terzo posto alla prima gara in un plotone così competitivo. Non da meno è il quarto posto di Coty Schock sulla YZF privata del team ClubMX, team che con tutta probabilità dovrà fare i conti con l’ennesimo infortunio occorso a Jeremy Martin all’ultimo giro della sua batteria.
Faticoso ma positivo debutto per la Triumph, con Jalek Swoll sesto in rimonta; meno fortunato Evan Ferry, che dopo avere vinto la LCQ è senza dubbio il pilota uscito peggio dall’incidente iniziale visto che la sua corsa è terminata nelle barriere di protezione fuori dalla pista.
Fuori dalla corsa per le prime posizioni, McAdoo non è andato oltre il 15° posto seguito da Deegan. “Dangerboy” è naturalmente il favorito numero uno per il titolo, ma non è ancora al 100% dopo l’infortunio al polso sinistro rimediato in dicembre e il main event corso con il manubrio della sua Yamaha completamente divelto non è stato d’aiuto. Vialle ha invece concluso in 18esima posizione, con ben tre giri di ritardo dal vincitore.
Tra sette giorni, il sesto appuntamento della stagione 2024 riavvicinerà il Supercross al versante ovest con le gare di Glendale, Arizona.
Classifica 450cc:
Campionato piloti 450cc:
Classifica 250cc East:
Campionato piloti 250cc East:
Immagini: Supercross on X e Instagram
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.