Supercross / National | Ken Roczen shock: “Sono senza contratto”

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
16 Settembre 2022 - 09:48
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Ospite del “Bubba’s World”, il pilota tedesco ha raccontato tutta la verità sulla sua situazione attuale e sui suoi progetti per il 2023: Honda ha ritirato la sua offerta, Roczen è senza una sella per il prossimo anno


L’ospitata di Ken Roczen al “Bubba’s World”, il podcast YouTube di James Stewart, si preannunciava alquanto interessante e lo stesso pilota tedesco aveva anticipato notizie di una certa rilevanza tramite un post sui suoi social. Ai microfoni del grande ex campione di Supercross e National, Roczen ha vuotato il sacco sul suo terribile 2022 e sui progetti per l’immediato futuro.

La notizia da prima pagina è quella data da “Kenny” già nei primi secondi della trasmissione: il contratto con Honda è scaduto e l’offerta proposta dalla Casa giapponese qualche settimana fa è stata ritirata. Roczen, per la prima volta nella sua carriera professionistica iniziata nel 2009, è di fatto a piedi: “Per tanto tempo, il mio futuro è stato sempre scolpito nella pietra. Con mesi, se non con anni d’anticipo. Ora sembra strano ma essenzialmente non ho un contratto, non sono mai stato in questa posizione. Adesso sono impegnato a preparare queste gare d’Oltreoceano (quelle del World SX, ndr), che peraltro non sono più tre ma due. Non corro in Europa da tanto tempo, in Australia non ci sono neanche mai stato. La decisione di correre queste gare è stata piuttosto semplice, specie a questo punto della mia carriera”.

Nella vita privata e professionale del #94 è cambiato qualcosa e le sue parole lo dimostrano, ma Honda non sembra avere preso troppo bene questa decisione di volersi dedicare anche ad una serie differente da quelle americane: “Dalla mia ultima gara in Europa è passato davvero tanto tempo e dal momento che questo non è ancora un campionato vero e proprio, ho avuto un’opportunità di chiudere un accordo. Un paio di settimane fa, Honda ha deciso di ritirare l’offerta che mi aveva fatto. Ed era una grande offerta: se avessi voluto correre dietro ai soldi, accettare sarebbe stata la cosa più intelligente. Ma mi ero già impegnato per correre queste gare e non volevo lasciare i miei fans in sospeso”.

Ecco: i fans. Per Roczen, la cosa peggiore a questo punto della sua carriera sarebbe proprio deludere gli appassionati e tutti i suoi tifosi che lo hanno seguito anche e soprattutto in momenti molto difficili: “Ci sono un sacco di persone nel mondo che non dispongono di soldi a sufficienza per vederci correre. Tornare in Europa, o andare in Australia, e avere anche un po’ di vacanza nel frattempo è un qualcosa che non ho mai avuto il tempo di organizzare. Non mi sono sentito pronto per deludere i fans, ritirandomi dal mondiale Supercross. Mi sono impegnato con loro e Honda ha ritirato la sua offerta. La cosa mi ha scioccato, è strano. Allo stesso tempo però sono contento di questa scelta, lo devo ai miei tifosi, lo devo a me stesso. Da tanti mesi non vedo l’ora di cominciare questa avventura e così farò”.

Bisogna tuttavia ricordare come Roczen abbia firmato un accordo con gli organizzatori della serie, SX Global, senza legarsi ad una squadra tra le dieci impegnate nel World SX. Ad oggi, a meno di un mese dalla gara di Cardiff, pare che la situazione sia sempre la stessa. Durante una puntata del PulpMX Show di questa estate, Roczen ha ammesso di non sapere nemmeno del fatto che dovesse obbligatoriamente legarsi ad una franchigia tra quelle partecipanti full-time al campionato FIM.

A questo punto, nonostante ci siano anche molte selle Honda vacanti per il World SX, Roczen avrà una gamma di scelta ancora più ampia. Il pilota tedesco, a proposito di Honda, ha proseguito così: “L’offerta di Honda era per il solo 2023 e per il solo Supercross. Mi avrebbero dato tanti soldi. Tutto ciò aveva senso e ho apprezzato questo gesto. Ho stretto l’accordo con il mondiale Supercross tanti mesi fa. Ero ancora sotto contratto con Honda e anche se non c’era molta simpatia per una ‘start-up’ come questa, non ho incontrato dissidi. Non avevo nulla da temere e non avevo neanche un’offerta in mano, allora.

Legalmente avevo tutto il diritto a prendere parte a quelle gare, non c’era nulla nel mio contratto che mi vietasse di correre altrove. Negli ultimi anni mi sono concentrato solo sui campionati americani, ora mi trovo quasi alla fine della mia carriera ed è tempo di fare anche altro. So che tante persone guarderanno le gare del mondiale e io ho tanta voglia di correrle. Purtroppo questo ha collimato con la nuova offerta di Honda, ma ora sono libero ed è una questione di integrità. Mi sono impegnato qui, lo devo ai fans e andrò avanti”.

Roczen ha evidenziato anche le richieste fatte a Honda, ribadendo come l’offerta economica non fosse il cardine di tutto: “Quando siamo andati in Honda per discutere del contratto ho richiesto solamente motori, centraline e sospensioni di mio gradimento, cose che io ritengo molto importanti. Cose che in questi anni abbiamo visto funzionare bene. Ovviamente ci possono essere altri fattori esterni ma questi erano particolari con cui andavamo sul sicuro. Sarei stato pure disposto a pagare Honda di tasca mia, per avere a disposizione i pezzi con cui mi trovo più a mio agio. Hanno rifiutato. Ero veramente disposto a sborsare soldi, a pagarne anche il trasporto, pur di avere questo materiale, ma non se n’è potuto fare nulla”.

La situazione di totale ignoto in cui si trova ora non sembra spaventare Roczen, che anzi si dice estasiato dall’apertura di campo di cui dispone ora. Certo, il 2023 pone molti dubbi in questo momento: “Anche se il Supercross sarà già iniziato da due, tre o quattro gare, se un team decide di mettermi sotto contratto io mi farò trovare pronto al 100%. Voglio mettere bene in chiaro una cosa: correrò a Cardiff, parteciperò al Red Bull Straight Rhythm e poi andrò in Australia, ma in seguito non mi fermerò assolutamente, mi allenerò e mi preparerò come se dovessi correre a gennaio. La situazione è talmente nuova per me che non so nemmeno se formare eventualmente un team tutto mio, a livello di business dovrei discutere con un paio di persone, sicuramente dovrei impiegare molti soldi ma potrebbe essere una possibilità. Non ho modo di dirlo ora”.

Esaurito, al momento, tutto ciò che riguarda il 2023, si ritorna ad un 2022 decisamente da dimenticare: “Non mi sono mai sentito così strano come ad Anaheim #1 quest’anno. Normalmente ci arrivo molto preparato. Quest’anno sono andato al centro Red Bull, ho svolto i test fisici e mi sentivo davvero bene. Mi sono recato presso i medici che stavano curando la mia mononucleosi e a quel punto ho iniziato a stare male. Sono stato fermo per due o tre settimane, non ho guidato la moto per quattro settimane prima di Anaheim. Mi sentivo inutile, incredibilmente debole. Ad Anaheim sono riuscito a partire bene e tutto è andato al suo posto ma è stato incredibile, riuscivo a malapena a percorrere le whoops.

Ad Oakland ho avuto un incidente con Sexton e tuttora ho male al collo da quello scontro. Presumo di avere coinvolto qualche legamento del collo o qualcosa del genere, non ho mai recuperato del tutto, ma in generale ho avuto problemi con la moto. Si è trattato di testare e allenarsi per tutto il tempo e non siamo mai arrivati ad un risultato, poi la mononucleosi ha iniziato ad esaurire ogni mia scorta di energia. Non sono più riuscito ad assorbire nulla, il mio corpo non è più riuscito a recuperare energia in alcun modo. So che per alcuni potrei risultare noioso, ma un problema al sistema immunitario non è come rompersi un braccio: in questo caso non sai veramente come stai finché non sali in moto. Ho cercato di uscire da un buco nero e di fatto non ci sono riuscito”.

In attesa di sapere quale sarà, a tutti gli effetti, il team a cui si legherà Roczen per i due round del World SX (il terzo, che si sarebbe dovuto correre in Indonesia, è stato evidentemente cancellato anche se mancano conferme ufficiali), la off-season americana ha subito un nuovo ed eccezionale colpo e questi tre mesi saranno fondamentali per la disposizione di una delle più importanti pedine dello scacchiere d’Oltreoceano. In casa Honda, il rilascio di Roczen apre le porte alla promozione in 450cc di Jett Lawrence, che a questo punto risulta essere la soluzione più immediata, facile e attesa dagli appassionati.

Immagini: Bubba’s World YouTube, HRC Media Center

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