Supercross / National | Intervista a Clark Jones di Suzuki HEP Motorsports

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
13 Gennaio 2021 - 10:00

L’ingegnere di pista del nuovo team di riferimento Suzuki ci ha parlato della stagione 2021


P300.it ha avuto il piacere di intervistare Clark Jones, crew chief del team HEP Motorsports, squadra che nel 2021 sarà il punto di riferimento di Suzuki nel Supercross e nel National dopo l’addio del team Joe Gibbs Racing.

Non si preannuncia una stagione facile per la Casa di Hamamatsu, ormai sempre più disimpegnata per quanto riguarda le ruote tassellate, che oltre alla chiusura della compagine guidata da Jeremy Albrecht ha incassato anche la perdita dello storico partner Yoshimura.

Jones, pilota a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, è il fondatore di Noleen J6 Technologies, azienda produttrice di sospensioni fondata nel 1988. Proprio su questo business si è basato l’omonimo team che nel 1995 ha conquistato il secondo posto nel campionato Supercross 250cc grazie a Larry Ward, su Yamaha, alle spalle di Jeremy McGrath.

In questa intervista, Jones ci ha parlato della stagione 2021 del suo team, che schiererà appunto tre Suzuki per Max Anstie, Brandon Hartranft e Adam Enticknap. Ecco cosa ci ha raccontato.

Si ringrazia Federico Benedusi per la collaborazione.

Grazie per l’intervista, Clark. Dopo la chiusura del team JGR, il vostro rapporto con Suzuki è diventato effettivamente più stretto rispetto a qualche mese fa?
“Durante la stagione 2020 il nostro proprietario, Dustin Pipes, è rimasto in contatto con Suzuki per discutere del futuro del nostro team con la Casa. Alla notizia della chiusura di JGR, il nostro accordo era tutto fuorché definito”.

Avete avuto rassicurazioni sul materiale che arriva dal Giappone?
“Il nostro team è supportato interamente da pezzi di nostra produzione. Lo sviluppo di telai, motori e sospensioni è portato avanti in toto nella nostra fabbrica, situata nella west coast”.

Quanto, realmente, vuole investire Suzuki nel Supercross?
“Suzuki comprende appieno l’importanza del Supercross nel mercato motociclistico. Come noi, anche loro vogliono vedere i nostri piloti dare il massimo con quello che hanno a disposizione”.

Quali obiettivi vi siete prefissati per questa stagione?
“Arrivando a Houston per l’inizio della stagione 2021 del Supercross ritengo i nostri piloti più che capaci di ambire ad una top 5 e anche a qualche podio”.

Che stagione ti aspetti, alla luce dello sviluppo delle altre moto protagoniste del campionato?
“Uno dei nostri obiettivi è quello di rendere le nostre moto competitive come quelle ufficiali. Costruire una moto bilanciata tra sospensioni e telaio, con una centralina elettronica che regoli la frenata e dal peso contenuto è una grande sfida. Questo è semplicemente l’obiettivo che vogliamo raggiungere, portare in pista una moto competitiva”.

Che livello ha raggiunto la RM-Z 450 e in cosa può essere ancora migliorata?
“Abbiamo portato la Suzuki a livelli competitivi. I nostri piloti hanno dimostrato che la moto può stare nelle prime posizioni. Continuare a migliorare il nostro pacchetto è la chiave per dare un seguito a questi progressi”.

Cosa pensi del calendario del Supercross 2021?
“Per quanto riguarda il 2021 io sono contento anche solo di poter essere in gara. Essere in grado di gareggiare anche in un momento come questo è tanta roba! Preferirei comunque un calendario più tradizionale, al posto di una schedule condensata a causa del Covid. Un calendario tradizionale permetterebbe ai piloti di allenarsi meglio e di provare maggiormente in pista. Ora gli allenamenti e le prove sono al minimo, perché c’è più bisogno di recuperare energie”.

Sarete in grado di riportare la Suzuki ad altissimi livelli in 450cc?
“Durante il National 2020 abbiamo dimostrato di poterlo fare. Abbiamo costruito una moto competitiva, che nel Supercross sarà una seria minaccia per il podio ad ogni gara. La nostra moto è buona”.

Immagine copertina: hepmotorsports.com, Racer X, VitalMX

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