Dopo i problemi di salute patiti nelle ultime settimane, Honda e il pilota tedesco hanno optato per uno stop
Ken Roczen è stato indubbiamente l’oggetto misterioso della prima metà di stagione del Supercross. Partito tra mille interrogativi dopo i problemi di salute patiti a fine 2021, il tedesco della Honda si è imposto con autorità nella gara di apertura di Anaheim #1 ma da quel successo gli si è aperto un autentico buco nero attorno.
Roczen non si è mai esposto riguardo la sua situazione, dietro la quale doveva evidentemente nascondersi qualche genere di problema per giustificare prestazioni nettamente al di sotto del suo valore. I problemi fisici del tre volte campione statunitense non si sono sostanzialmente mai risolti e dopo la gara di San Diego è arrivato anche il Covid a complicare le cose: Roczen si è negativizzato velocemente, riuscendo a non saltare alcuna gara, ma il rendimento in pista non poteva essere quello consueto.
Honda e Roczen hanno dunque deciso di comune accordo di interrompere la stagione indoor a metà, dopo l’ennesima deprimente prestazione a Daytona con un settimo posto arrivato solo per le penalità inflitte a Malcolm Stewart e Jason Anderson. Il campionato di “Kenny” si conclude quindi mentre occupa la nona posizione in classifica generale, a 70 punti dal leader Eli Tomac e con appena quattro top ten in otto gare dopo la vittoria di Anaheim.
Roczen seguirà un processo di riabilitazione presso specialisti che hanno già lavorato con lui in passato per curare i gravi infortuni rimediati nel biennio 2017-2018. Queste cure avverranno perlopiù in Europa e il #94 tornerà alle gare solo quando si sentirà effettivamente pronto a farlo.
Ecco le sue parole: “Il supporto continuo di Honda non è secondo a nessuno. Non potrei apprezzare di più il lavoro svolto insieme e le decisioni prese insieme, anche se queste sono veramente difficili. Devo loro un campionato e questo sarà sempre il mio obiettivo”.
Il Manager of Sports & Experiential di Honda America, Brandon Wilson, ha aggiunto: “Sono dispiaciuto di vedere Ken in questa situazione. Ad Anaheim #1 ha dimostrato di avere ancora la competitività per correre contro chiunque, ma le problematiche di questo sport fanno sì che sia impossibile correre al meglio con uno svantaggio di questo genere. Ken ha un grande cuore e vuole correre, ma nessuno vuole rimanere coinvolto in questa situazione. La salute viene prima di tutto e sappiamo che spendere tempo lontano dalle gare gli ha già giovato in passato. Ken è parte integrante della famiglia Honda e sono felice che si voglia prendere tempo per migliorare la sua situazione. Siamo tutti con lui e speriamo che torni al livello che tutti gli riconosciamo”.
Immagine copertina: HRC Media Site
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