Supercross | Ken Roczen, lo “special guy” d’America

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
13 Gennaio 2020 - 20:56
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St.Louis sarà ricordata per diverso tempo come il Natale di Ken Roczen e di tutti i suoi fans. Il ritorno al successo del campione tedesco, 1092 giorni dopo l’ultima vittoria firmata a San Diego 2017, ha definitivamente chiuso una sorta di cerchio nella carriera di Ken.

In questi tre anni Roczen ha passato momenti difficilissimi e la sua storia può essere serenamente presa come esempio non solo dagli sportivi. L’infortunio al braccio sinistro di Anaheim nel 2017, quando Ken era senza dubbio l’uomo da battere nel Supercross, poteva anche chiudere anticipatamente la carriera di un fenomeno delle ruote tassellate.

Roczen, grazie anche all’aiuto della moglie Courtney, ha saputo rialzarsi e riprendersi nonostante un altro infortunio targato San Diego 2018. Quel braccio sinistro alzato subito dopo il traguardo di St.Louis, postato su Instagram, e le lacrime della moglie sono i due simboli di un sabato sera americano trasformato in una delle più belle pagine di sport in assoluto. Roczen è un ragazzo speciale, amatissimo dal pubblico americano anche prima della sua storia post-infortunio.

l suo ritorno al successo è un bene per tutto il movimento del Supercross. Oltre ad aver ritrovato un pilota in grado di lottare per il titolo, tutta la cassa di risonanza arrivata dopo St.Louis ha sicuramente aumentato la visibilità di uno sport troppo sottovalutato in Italia. Insomma, Ken Roczen è ufficialmente tornato e ora ci sarà da divertirsi.

Immagine copertina: HRC

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