Supercross | Jett Lawrence muove un altro passo nella leggenda ad Anaheim #1

Supercross
Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
7 Gennaio 2024 - 05:37
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Il pilota Honda è il primo a vincere al debutto in classe regina nell’indoor, davanti ad Anderson e Sexton; Hampshire solitario in 250cc

L’edizione del cinquantenario del Supercross AMA si è aperta con il consueto appuntamento dell’Angel Stadium di Anaheim e nella casa dei Los Angeles Angels di MLB è stata scritta una nuova pagina della leggenda di Jett Lawrence. Con il successo nella battaglia inaugurale del campionato 2024, l’australiano è diventato infatti il primo pilota nella storia dell’indoor americano a vincere al debutto nella classe regina, escludendo naturalmente il primissimo evento datato 1974.

L’unico spauracchio per Lawrence, autore anche del miglior tempo in una qualifica serratissima, ha portato il nome di un Cooper Webb che lo ha battuto senza appello nella heat. All’abbassarsi dei cancelletti nel main event, però, non c’è stata storia: la Honda #18 si è lanciata davanti a tutti e lì è rimasta, con un vantaggio di sicurezza.

Un Webb grande protagonista della serata di Anaheim, che tuttavia non si è conclusa al meglio. Nel duello per il secondo posto con Jason Anderson, ad un minuto e mezzo dallo scadere la Yamaha #2 si è impuntata sul wall jump posto nel primo settore catapultando in avanti il due volte campione del mondo. Anderson ha così potuto gestire tranquillamente la piazza d’onore, mentre Webb non è andato oltre il sesto posto. Prestazione comunque molto incoraggiante per il pilota del North Carolina, dimagrito nove chili rispetto a Parigi e velocissimo anche sul giro secco, fatto del tutto inusuale.

Il podio è stato completato da un Chase Sexton ben poco in vista, nonché fortunato ad uscire illeso dall’incidente al via della heat con Hunter Lawrence. Finale perlopiù solitaria per il campione in carica, in attesa di weekend migliori in cui far fruttare la sua nuova alleanza con KTM. Alle spalle di Sexton si è piazzata l’altra moto factory di Mattighofen, quella di Aaron Plessinger.

A proposito del maggiore dei due fratelli del team Honda, il debutto in 450cc del #96 si è trasformato in un autentico incubo. “Bocciato” nella batteria dopo la caduta iniziale, Lawrence è partito in fondo anche nella LCQ e il suo recupero si è fermato al quinto posto, risultato che ha comportato l’esclusione dalla finalissima.

Spazio in top 5 anche per Dylan Ferrandis sulla CRF 450 del team Phoenix Racing, risultato assolutamente incoraggiante per il transalpino alla ricerca di una maggiore continuità negli stadi. In settima piazza si è invece collocato Justin Barcia, davanti a Justin Cooper. Evanescente Eli Tomac, sempre molto conservativo in questa sua gara di ritorno dopo il lungo infortunio e solo nono sul traguardo finale.

La netta vittoria nella batteria sembrava presagire una grande serata per Ken Roczen, invece una carambola al via del main event lo ha relegato nelle ultimissime posizioni. Il tedesco ha rimontato con un buon passo di gara ma si è dovuto accontentare della decima piazza subito davanti a Malcolm Stewart, a sua volta intrappolato nell’ammucchiata iniziale. 13° e doppiato Jorge Prado, partito molto forte ma logicamente ancora un passo indietro rispetto ai fenomenali e più esperti protagonisti della serie.

La classe 250cc West si è aperta nel segno del pilota “condannato a vincere”, RJ Hampshire. Il 27enne della Florida, in sella alla sua Husqvarna, ha guidato la finale per gran parte della distanza vincendo con sette secondi di vantaggio su Jordon Smith, il quale aveva invece avuto la meglio nella heat di qualificazione. Performance molto solida anche per l’alfiere Yamaha, altro rappresentante della vecchia guardia della classe cadetta.

La lotta per il gradino più basso del podio ha visto primeggiare Levi Kitchen, partito molto forte e calato a metà gara prima di riprendersi al meglio negli ultimi minuti. Al debutto in Kawasaki, “The Chef” si è lasciato alle spalle un falloso Jo Shimoda sulla Honda e l’altra KX250 guidata da Max Vohland. Il californiano ha ancora una volta solo sfiorato il primo podio da professionista, in uno stadio che in passato ha visto trionfare sia lo zio Tyson (1986) che il padre Tallon (2000).

Molto interessante il rookie Julien Beaumer, autore di un main event molto combattivo a partire dall’holeshot. La corsa del giovane pilota dell’Arizona, pilota ufficiale KTM, ha subito un forte scossone quando Vohland lo ha parcheggiato a bordopista sfilandogli il terzo posto: da quel momento “Juju” ha perso ritmo ed è scivolato sesto, comunque un ottimo risultato.

Pesante incidente per Nate Thrasher, che nello stesso punto che più tardi avrebbe tradito anche il suo compagno di squadra Webb è finito al suolo picchiando la spalla sinistra. In attesa di aggiornamenti, si spera naturalmente che il pilota Yamaha non sia andato incontro ad un nuovo infortunio dopo i guai già patiti nel 2023.

Esaurito il primo, grande evento della nuova stagione del SuperMotocross, il prossimo appuntamento è fissato tra sette giorni, quando il Supercross ritornerà a correre all’Oracle Park di San Francisco dopo 14 anni.

Classifica 450cc:

Campionato piloti 450cc:

Classifica 250cc West:

Campionato piloti 250cc West:

Immagini: Supercross on X, RacerX Instagram

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