Supercross | Intervista a Jeremy Albrecht, team manager di Suzuki JGR

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
14 Ottobre 2020 - 10:47

Il capo del progetto Suzuki negli Stati Uniti ha risposto alle nostre domande


P300.it ha avuto il piacere di intervistare Jeremy Albrecht, team manager della squadra Suzuki Joe Gibbs Racing per quanto riguarda Supercross e National USA.

Albrecht è diventato capo del progetto Suzuki negli Stati Uniti dopo una lunga e onorata carriera da meccanico del team Kawasaki. Ha affiancato dapprima Jeff Emig, accompagnandolo nel magico biennio 1996-1997 in cui il pilota del Kansas ha conquistato il Supercross e due titoli National, e quindi James Stewart negli anni dei successi con la “verdona” dal 2002 al 2007. In qualità di meccanico, dunque, il palmarès di Albrecht annovera due titoli AMA Supercross nella classe regina, tre mondiali Supercross, due titoli National nella vecchia 250cc, due titoli Supercross 125cc, due titoli National sempre nella classe più piccola e tre Motocross delle Nazioni (di cui uno con Ricky Carmichael, con cui ha lavorato per un breve periodo tra il 2000 e il 2001).

Albrecht al fianco di James Stewart durante il Supercross di Vancouver del 2006 (fonte: Vital MX).

Ecco cosa ci ha raccontato a proposito della stagione 2020 di Suzuki e cosa ha in serbo il futuro per la Casa di Hamamatsu nel motocross americano.

Puoi darci un parere riguardo la vostra stagione nel Supercross e nel National?
“Il Supercross è stato difficile… l’unica cosa positiva è che dopo il Covid-19 siamo tornati con un team più in forma. Joey Savatgy ha avuto un brutto infortunio alla caviglia che gli ha fatto saltare tutto il Supercross. Poi sono arrivati altri infortuni e abbiamo dovuto cercare piloti sostitutivi. Siamo arrivati alle ultime sette gare di Salt Lake City con Broc Tickle, Fredrik Norén e Alex Martin e direi che abbiamo fatto bene, visto che nella prima gara sono caduti tutti e tre e nell’ultima gara abbiamo concluso con Tickle sesto. Il National è andato meglio, tutti i piloti titolari sono tornati e abbiamo sempre avuto buone partenze. Martin ha vinto una manche ed è salito sul podio in qualche occasione, è stato bello da vedere. Norén e Isaac Teasdale hanno ottenuto i migliori piazzamenti della loro carriera in questa stagione, un quarto per il primo e un 11° per il secondo. Savatgy ha ottenuto qualche buona top 10 ma non è mai andato bene come prevedevamo, ha avuto buone partenze e una buona velocità ma non si è mai trovato davvero a suo agio nelle posizioni che gli appartengono”.

Sei soddisfatto delle performance dei tuoi piloti o ti aspettavi qualcosa di diverso?
“Abbiamo avuto alti e bassi. Alex Martin ha avuto una stagione migliore del previsto ed è stato positivo veder migliorare le prestazioni della RMZ250. Mi sarebbe piaciuto vederlo sul podio anche nel Supercross ma ha avuto qualche incidente di troppo. Nel National ha corso bene fino agli ultimi due round, avrebbe potuto terminare al terzo posto ma è scivolato fino al sesto dopo la frattura alla gamba rimediata nelle qualifiche dell’ultima gara. Joey ha messo insieme delle buone partenze e dei risultati finali rispettabili ma non è andato come speravamo. Per lui è stata una stagione complicata ma è positivo il fatto che abbia potuto correre nel National dopo quel terribile infortunio. Norén è andato meglio dell’anno scorso ma un po’ di sfortuna lo ha tenuto lontano dai risultati che volevamo, ma sono rimasto soddisfatto dalla sua velocità e dalle sue partenze”.

Quanto è stato difficile organizzare delle gare in piena pandemia?
“Molto difficile, ma una volta che siamo riusciti a ripartire è andato tutto alla grande. La sfida più grande è stata quella di aspettare e preparare il tutto per il ritorno alle gare”.

Puoi parlarci dell’attuale rapporto che avete con Suzuki?
“È una buona relazione, che ormai va avanti da quattro anni. Nel primo anno si trattava di un semplice supporto, poi siamo diventati un team ufficiale a tutti gli effetti. Ora siamo in scadenza, dunque stiamo lavorando sui dettagli del rinnovo”.

Che tipo di supporto arriva dalla fabbrica?
“Ci aiutano sul piano della progettazione e del supporto tecnico. Alcune parti della moto le produciamo noi, altre arrivano dal Giappone. I mozzi delle ruote, i freni, le trasmissioni e alcune parti del motore sono i pezzi principali che arrivano dal Giappone”.

Abbiamo effettivamente notato come le vostre moto siano sempre efficaci in partenza, ci puoi spiegare il motivo?
“Abbiamo lavorato molto duramente sull’ottimizzazione della potenza del motore e crediamo di avere un ottimo pacchetto da questo punto di vista”.

Sei soddisfatto della relazione e del tipo di collaborazione che avete con Pirelli?
“Avevamo lavorato con Pirelli già diversi anni fa e abbiamo riallacciato la nostra collaborazione a metà dello scorso anno. Mi piace molto Pirelli come azienda e abbiamo avuto un’ottima relazione con il loro staff, quindi abbiamo deciso di tornare. Siamo felici del prodotto che ci offrono e correremo con gomme Pirelli anche il prossimo anno”.

Puoi confermarci che non collaborerete più con Yoshimura nel 2021?
“Questo non te lo so ancora dire. Stiamo lavorando per trovare sponsor in questo momento. Non credo sia la prima volta che mi viene posta questa domanda”.

Quali sono i vostri piani per il 2021 e quando proverete le nuove moto?
“Stiamo lavorando per finalizzare il tutto…”.

Ringraziamo Jeremy Albrecht per l’intervista e auguriamo buona fortuna al team Suzuki Joe Gibbs Racing per il 2021.

Si ringrazia Federico Benedusi per la collaborazione.

Immagine copertina: Racer X

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