Supercross | Intervista a Chase Sexton

IntervisteNationalSupercross
Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
3 Gennaio 2021 - 14:44

Dopo due titoli in 250cc, il pilota Honda è pronto al grande salto in 450cc nel 2021


P300.it ha avuto il piacere di intervistare Chase Sexton, uno dei rookies di lusso della prossima stagione del Supercross.

Nato nel 1999 a La Moille, piccolo villaggio dell’Illinois che conta poco più di 700 abitanti, Sexton è passato professionista nel 2017 entrando subito nelle grazie di Honda.

Con il defunto team Geico, Sexton si è aggiudicato due allori consecutivi nella classe 250cc del Supercross. Il primo quantomeno rocambolesco, nel 2019, ai danni di un Austin Forkner infortunatosi quando il titolo pareva ormai in pugno, il secondo e più spettacolare nel 2020, conquistato al termine di una lotta punto a punto con Shane McElrath.

Durante l’ultima stagione del National, il 21enne dell’Illinois ha debuttato in 450cc segnando subito una pole position all’esordio, a Loretta Lynn, e ottenendo il suo primo successo assoluto tra i grandi nell’ultimo round di Pala. Con il quinto posto in campionato, Sexton ha dimostrato di poter lottare alla pari con i nomi più importanti del motocross a stelle e strisce.

Ecco cosa ci ha raccontato Sexton a proposito del suo formidabile 2020 e quali sono le sue prospettive per il 2021, quando affiancherà a tempo pieno Ken Roczen in HRC. Si ringraziano Federico Benedusi e Alessandra Leoni per la collaborazione.

Grazie per l’intervista, Chase. Su Instagram ho notato che hai definito la Honda 2021 “una bestia”: che cambiamenti ci sono stati rispetto alla moto 2020?
“Sin da quando sono salito per la prima volta sulla nuova moto l’ho trovata più stabile, il che non era una mia lamentela, ma una delle mie preoccupazioni rispetto alla moto 2020. La sensazione è stata di grande comfort da subito. Il più grande cambiamento è quello che ha riguardato il telaio e fino ad ora mi sono trovato a mio agio”.

Nel 2020 il tuo approccio alle gare, rispetto al 2019, è parso più determinato e aggressivo. Hai effettivamente apportato qualche cambiamento al tuo modo di correre?
“Sì, durante lo scorso anno uno dei miei obiettivi era proprio quello di essere più aggressivo e di vincere più gare. Sono arrivato al top della mia classe e volevo progredire ancora. Quest’anno per me sarà tutto nuovo e interessante, ma sento di avere tutto ciò che serve per vincere. Ogni volta che salgo in moto voglio vincere. Non è tanto un cambiamento, voglio sempre vincere le gare e penso di aver lavorato molto per questo, per la prossima stagione non cambierò molto a livello mentale”.

Quale dei due titoli vinti hai trovato più difficile e soddisfacente? Quello vinto in rimonta su Forkner o quello vinto contro McElrath dopo una battaglia durata tutto il campionato?
“Direi quello del 2020, il secondo. Quello del 2019 è sempre un titolo vinto, sono stato tra i migliori in tutte le gare ma probabilmente è un titolo arrivato prima di quanto potessi immaginare, ho vinto solo una gara… Il 2020 è stato diverso, ho lottato davvero ad ogni gara e la posta in gioco era alta, mi ha dato una sensazione diversa e migliore perché è un titolo per cui ho lavorato tanto. I campionati più difficili sono quelli che hanno più valore, per me”.

Parlaci del tuo passaggio dalla 250cc alla 450cc e del tuo adattamento. Quali difficoltà hai incontrato?
“Il passaggio di categoria è stato più che altro un ‘aggiustamento’. La 250cc è la classe d’ingresso e c’è meno esperienza da parte di tutti, in 450cc hai a che fare da subito con molti campioni e ho potuto constatare come tutti siano veramente bravi, veloci e consistenti. I top rider della 450cc sono molto veloci e in generale più costanti. Il cambiamento principale ha riguardato la velocità della moto e il fatto di non avere nessun momento di calo concesso, bisogna sempre lottare”.

Cosa pensi della tua prima stagione outdoor nella 450cc?
“Direi che è andata piuttosto bene. Non avevo molte aspettative, volevo solo dimostrare di essere veloce, volevo far capire alla gente che sono uno che può stare al top nella classe principale. Alcuni pensavano ancora che questo salto di categoria fosse prematuro. Nella prima gara ho rischiato di cadere quattro volte, sono stato veloce da subito ma ci ho messo un po’ prima di salire sul podio. L’obiettivo era quello di portare a casa una vittoria e nell’ultimo round ce l’ho fatta, quindi direi che è stata una prima stagione positiva in 450cc. Mi sono messo in mostra e spero di fare ancora meglio nel 2021”.

Cosa ti aspetti dal 2021, anche in relazione al nuovo calendario, e cosa pensi delle gare infrasettimanali?
“Nel 2021 correremo più gare nel giro di una settimana e sarà un po’ differente, cercheremo di ripetere ciò che abbiamo fatto nel finale del 2020 a Salt Lake City. Sarà un calendario differente e dovremo farci l’abitudine, ma mi sono allenato molto in vista di questa stagione. Non avremo tanto modo di allenarci in moto tra una gara e l’altra ma gareggeremo di più. Dobbiamo essere pronti da subito e mi sono preparato appositamente per una stagione di questo genere”.

Senti qualche tipo di responsabilità, correndo in un team come HRC?
“Correre per HRC è stato un sogno per tutta la mia vita. Sono cresciuto vedendo correre Ricky Carmichael e osservavo quella moto, con tutti quegli sponsor. Anche solo avere il logo Honda sulla moto è meraviglioso, magnifico. Non avverto una grande pressione in realtà, la pressione me la metto da solo, io sono quello che ha più aspettative su me stesso. Nessuno si crea aspettative da superare, si tratta solo di dare il massimo possibile, tutto quello che ho”.

Un ultimo pensiero sulla chiusura del team Geico, la squadra che ti ha portato al successo…
“La chiusura del team Geico ha rappresentato un grande dispiacere. Diciamo che li ho lasciati appena in tempo, ma ho costruito un bel rapporto con i proprietari negli ultimi tre anni e vederli abbandonare è stato triste. Sono stati una grande squadra, è triste non averli più tra noi, fortunatamente molti dei ragazzi che ci lavoravano hanno trovato un nuovo impiego sempre all’interno del nostro sport. Sono ancora in contatto con i proprietari”.

Ringraziamo Chase Sexton per l’intervista e gli auguriamo un ottimo 2021!

Immagini: HRC, supercrosslive.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO