Supercross: il 2022 è già arrivato, con Tomac pronto a vestirsi di blu

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Tempo di lettura: 2 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
9 Maggio 2021 - 10:30
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Come anticipato nell’ultimo podcast di DropTheGate, Eli Tomac lascerà la Kawasaki a fine stagione. Un addio che da diversi giorni era nell’aria, dopo le voci che avevano avvolto la notizia durante l’ultimo appuntamento del Supercross a Salt Lake City.

Il National che partirà a fine maggio sarà una sorta di “The Last Dance”, per riprendere il nome della fortunata serie Netflix su Michael Jordan e i Chicago Bulls, per Tomac e la Kawasaki. Lasciarsi con il quarto titolo National dopo aver conquistato (finalmente) il Supercross nel 2020 sarebbe il modo migliore per dirsi addio.

Una stagione per ora particolarmente deludente per il campionissimo americano, con un Supercross corso non in perfette condizioni fisiche soprattutto all’inizio e con prestazioni non all’altezza del pilota che abbiamo ammirato fino a 12 mesi fa. Forse, paradossalmente, la storia tra Tomac e la Kawasaki è terminata quando è arrivato il tanto sospirato e inseguito titolo del SX nel 2020 e da quel momento qualcosa è cambiato.

Al netto di un National alle porte, cosa succederà ora? Tomac è ad un passo dalla firma con la Yamaha gestita dal team Star Racing, che la prossima stagione schiererà tre moto ufficiali con ovviamente Tomac, il confermatissimo Dylan Ferrandis e uno tra Malcolm Stewart e Colt Nichols. Una formazione importante che dimostra la voglia di Star Racing, ma anche della stessa Yamaha, di investire nel SX per contrastare la corazzata KTM.

Gli “orange” nel 2022 aggiungeranno una moto factory al loro scacchiere con ovviamente il campione in carica Cooper Webb, Marvin Musquin all’ultimo anno di contratto e Aaron Plessinger pronto a salire sulla KTM lasciando la sua Yamaha numero 7 (che diventerà quindi un 3) allo stesso Eli Tomac.

Kawasaki si ritroverà quindi a schierare con i galloni di prima guida Adam Cianciarulo e con molta probabilità andrà ad affiancargli un veterano della categoria, il nome di Jason Anderson è quello più gettonato. Chi ci guadagna in tutti questi movimenti? Tomac ritroverà motivazioni ma anche una moto non così semplice da affinare a livello di setup, Plessinger potrà contare su una struttura mostruosa con il mega precedente firmato Cooper Webb come buon auspicio, Anderson potrebbe avere una Kawasaki factory competitiva ma con uno sviluppo meno reattivo rispetto a KTM e Honda.

Insomma, il 2022 del Supercross è iniziato con sette mesi di anticipo.

Immagine copertina: supercrosslive.com

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