Il pilota Honda domina un’altra finale fino alla “solita” caduta; Tomac non cede alla rimonta di Webb e raggiunge una nuova pietra miliare della sua carriera
Con un mese di ritardo il Supercross ha finalmente potuto gareggiare ad Oakland, senza pericoli meteorologici ulteriori, su una pista che ha messo a dura prova tutti i piloti ma che non si è dimostrata particolarmente adeguata ad offrire gare spettacolari nel senso più stretto del termine. I main event si sono giocati più sulla tenuta mentale e fisica che non sulla creatività e sui sorpassi e ancora una volta a svettare sono stati Eli Tomac e Jett Lawrence.
La finale della 450cc ha messo insieme i principali e conosciuti punti cardine della categoria. Chase Sexton ha sprecato per l’ennesima volta una posizione di largo vantaggio, Cooper Webb è uscito alla distanza nonostante qualche schermaglia di troppo con un tracciato forse troppo tecnico per lui e la sua KTM e Tomac ha raggiunto un altro traguardo nella sua carriera da record.
Dopo avere staccato la concorrenza nelle qualifiche e avere ceduto al solo Tomac in una caotica heat, Sexton ha colto l’holeshot del main event e si è involato con un passo superiore fino a poco oltre metà distanza: all’inizio del 13° giro il pilota Honda è andato letteralmente in testacoda in atterraggio dal salto d’arrivo, gettando alle ortiche l’ennesima dimostrazione di superiorità dal punto di vista della prestazione pura.
Tomac è passato a fianco della CRF450 #23 e ha mantenuto il vantaggio venutosi a creare fino all’ultimo giro, con un errore nel primo settore del tracciato che è quasi andato a sconvolgere un copione che pareva già completato. In agguato c’era infatti il rimontante Webb, che dopo essersi trovato anche oltre i dieci secondi di ritardo nel corso della finale ha superato Sexton e quindi è arrivato in scia alla Yamaha #1 incassando comunque un prezioso secondo posto. A livello statistico Tomac ha eguagliato Ricky Carmichael a quota 48 vittorie nella classe regina del Supercross, mentre per Webb è il podio numero 90 da professionista.
Più distante il resto del plotone della 450cc. Aaron Plessinger ha marcato un quarto posto, terza top 4 consecutiva, al termine di un’altra serata solida, mentre Jason Anderson è rimasto vittima di una nuova, piccola ma decisiva imprecisione che lo ha sottratto dalla lotta per il podio. Il pilota Kawasaki ha infatti perduto improvvisamente un paio di posizioni mentre si trovava in scia a Webb e non è andato oltre il quinto posto davanti al nemico giurato Justin Barcia, resosi protagonista a sua volta di un altro episodio al limite con Adam Cianciarulo.
Miglior risultato stagionale per un Christian Craig in progressione, settimo, poi il solito Joey Savatgy sulla Kawasaki del team di Rick Ware, Colt Nichols sulla seconda Honda factory e Justin Cooper, caduto duramente nelle prove e decimo con qualche acciacco fisico in più. Solo 11° Ken Roczen, che negli ultimi minuti ha perso repentinamente posizioni dalla quinta che stava difendendo in modo egregio. Il tedesco è tornato nel frattempo alla vittoria di una heat dopo un anno, riportando allo stesso tempo Suzuki al successo di una batteria dopo quasi cinque.
Classifica di campionato che ancora non premia del tutto Tomac, in vantaggio di appena sette lunghezze sul tandem Webb-Sexton nonostante quattro vittorie in sei gare. Passivo sempre più importante per Anderson, che ora segna -28 con soli due podi e ancora zero successi assoluti.
Tutto fin troppo facile per Lawrence nel ritorno della 250cc Costa Ovest. Anche in questo caso c’è però un protagonista eccessivamente sprecone che prende il nome di RJ Hampshire, scattato brillantemente e leader della finale nei primi minuti fino alla caduta del quinto giro. Lawrence ha raccolto il testimone del pilota Husqvarna e lo ha portato al traguardo, con un margine di sicurezza e senza patemi d’animo come già ci ha abituati in questo primo mese e mezzo di gare del 2023.
Hampshire ha incassato un altro secondo posto non senza rammarico, regolando per la terza volta in quattro appuntamenti il malconcio Cameron McAdoo. Il braccio sinistro infortunato ad Anaheim #2 ha sicuramente dato problemi all’alfiere Kawasaki, ma anche ad Oakland è arrivato il gradino più basso del podio dopo avere portato a spasso il meno esperto e smaliziato Pierce Brown. Per il pilota Gas Gas poteva essere un’occasione da podio, ma una doppia caduta ha comportato solo un quinto posto alle spalle anche di Levi Kitchen, partito oltre le prime dieci posizioni e autore di una buona rimonta.
Enzo Lopes ha riportato al sesto posto la Yamaha privata del team ClubMX precedendo la KTM ufficiale di Max Vohland, piuttosto singolare nell’interpretazione del tracciato di Oakland ma non così efficace alla distanza, quindi la Honda Motoconcepts di Mitchell Oldenburg e altri due piloti “da concessionario” come Cole Thompson e Mitchell Harrison. Una caduta nelle qualifiche ha invece concluso anticipatamente la giornata di Stilez Robertson in sella alla seconda Yamaha ufficiale, mentre il positivo ritorno di Matthew Moss sulla Suzuki del team BarX Racing è finito dopo appena un giro della finale.
Dopo quattro gare della 250cc West, Lawrence ha 101 punti contro gli 81 di Hampshire e gli 80 di McAdoo e come sempre si tratterà di gestire un ampio margine prestazionale fino allo showdown di Salt Lake City. Recuperata la gara del RingCentral Coliseum, la categoria Ovest va ora in pausa per quattro weekend prima di tornare in quel di Seattle.
L’appuntamento per sabato prossimo è invece all’AT&T Stadium di Arlington, in Texas, con la seconda Triple Crown della stagione.
Classifica 450cc:
Campionato piloti 450cc:
Classifica 250cc West:
Campionato piloti 250cc West:
Immagini: Supercross Twitter, Star Racing Yamaha Twitter
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