Supercross | Eli Tomac “triplo re” di Glendale

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
6 Febbraio 2022 - 07:38
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Dopo una stagione di assenza, il Supercross ha ritrovato il format della “Triple Crown” sul tracciato di Glendale, costruito all’interno dello stadio degli Arizona Cardinals. Eli Tomac, con il quinto successo della carriera in questo particolare tipo di evento, ha tracciato la linea definitiva di questa stagione 2022: è lui l’uomo da battere. Fenomenale in partenza durante tutta la serata e vincitore delle prime due gare, l’ex Kawasaki si è “accontentato” del terzo posto finale solo durante l’ultimo main event, parso come una formalità. La stagione è ancora lunga ma ora possiamo definitivamente dire di aver ritrovato il Tomac del titolo 2020.

Di ritorno sul podio dopo Salt Lake City #1 2021 per un clamoroso Malcolm Stewart, al primo podio con Husqvarna. L’ex Yamaha ha completato una serata eccezionale, dimostrando di essere l’unico pilota in questo particolare momento della stagione, a guidare una moto “KTM” con una costanza di rendimento importante.

A completare il podio ci ha pensato Chase Sexton, caduto durante il primo main event e vincitore dell’ultimo, a dimostrazione del fatto che in casa Honda l’uomo di punta sembra essere diventato definitivamente lui. Jason Anderson esce deluso da una gara che lo avrebbe potuto vedere serenamente sul podio ma che a causa di una caduta nel secondo main event, mentre si trovava al secondo posto posto, lo vede ai margini della top 3. Un primo errore stagionale che costa tantissimo in termini di punteggio al campione 2018 nei confronti di Tomac in classifica generale, con un distacco salito a 15 punti in scia a Sexton, ora a -11 dal pilota Yamaha.

Top 5 raggiunta più per demeriti degli altri che per meriti suoi per un “demotivato” Ken Roczen. Il tedesco, dopo un buon avvio nel primo main event, si è “spento” nel corso della serata conquistando dei piazzamenti anonimi che di fatto non lo aiutano nel suo percorso di ritorno al vertice. Il Roczen visto esattamente un mese fa ad Anaheim #1 è un lontanissimo parente di quello che stiamo vedendo nelle ultime gare e la sensazione è che anche la forma fisica non sia al top.

Justin Barcia ha chiuso la sua serata al sesto posto con la soddisfazione di essersi messo dietro le due KTM factory, rispettivamente di Marvin Musquin e Cooper Webb, apparse ancora una volta in difficoltà. Va detto che il francese senza la caduta nell’ultimo main event avrebbe potuto giocarsi l’ultimo piazzamento sul podio, mentre il suo compagno di squadra è incappato in un’altra serata difficile. Webb, così come Roczen, è lontano dalle prestazioni viste fino a qualche gara fa e molto probabilmente non si tratta soltanto di un problema tecnico (che esiste) ma anche di preparazione alle gare. Un grande campanello d’allarme per un pilota che fa dell’esplosività la sua arma principale e che ora dovrà ritrovare la condizione migliore per riprendere in mano una stagione complicata.

Chiudono la top 10 Dean Wilson e Shane McElrath, mentre per Dylan Ferrandis (autore della pole) e Aaron Plessinger la serata è stata ancora una volta complicata a causa di una caduta con ritiro nell’ultimo main event per il francese (male con le partenze) e di un ritmo deludente per il pilota KTM.

La 250 West Coast ha visto il ritorno al successo di Hunter Lawrence, vincitore della seconda delle tre manche della serata. Il pilota HRC ha di fatto approfittato dell’unico evento degno di nota, quello che ha visto coinvolti il leader della classifica Christian Craig e Vince Friese durante le prime fasi del secondo main event.

Nel tratto sabbioso del circuito, Craig è andato all’attacco di Friese, superandolo ma venendo comunque centrato dal pilota privato Honda. Un volo che di fatto gli è costato la vittoria assoluta, oltre a costringerlo ad una splendida rimonta che gli ha consentito, con i due successi negli altri main event, di portare a casa il secondo posto finale. Dura la polemica nei confronti di Friese da parte di Yamaha e dello stesso Craig, che nei minuti successivi alla bandiera a scacchi ha postato su Instagram i danni fisici (qualche escoriazione) causati dalla manovra folle di Friese.

A completare il podio ci ha pensato Jo Shimoda, finalmente consistente in una serata “tranquilla” nonostante una caduta nel primo main event. Buone le prove di Garrett Marchbanks, quarto assoluto, davanti al già citato Friese, protagonista in negativo per l’episodio con Craig e in positivo per le memorabili partenze a cui ormai ci ha abituato da tempo.

Jalek Swoll, Nate Thrasher e Carson Brown hanno preceduto un deludente Michael Mosiman, nono assoluto e vittima di una caduta piuttosto dura sul finire del terzo main event. Il pilota Gas Gas è sembrato a propio agio soltanto a metà serata mentre ha fatto fatica a trovare il passo durante il resto delle prove. Chiude la top 10 Robbie Wageman.

In classifica Craig ha visto il suo vantaggio ridursi a otto punti nei confronti di Lawrence, con l’appuntamento di Anaheim #3 del prossimo sabato prima della sosta per la West Coast.

Classifica 450

Campionato piloti 450

Classifica 250 West

Campionato piloti 250 West

Immagini: Supercross Twitter

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