Supercross | Dopo quattro anni, Jason Anderson torna a vincere ad Oakland!

Supercross
Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Ettori @AndreaEttori
16 Gennaio 2022 - 07:57
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Se cercate la parola “rivitalizzato” sul vocabolario forse troverete da oggi la faccia di Jason Anderson. Dopo quattro anni, esattamente da Atlanta 2018 (l’anno del titolo), “El Hombre” è tornato al successo nel Supercross con una gara semplicemente perfetta.

Dopo aver avuto la meglio del compagno Adam Cianciarulo, ancora velocissimo nelle prime battute di gara ma poi crollato alla distanza come ad Anaheim, Anderson ha dominato la gara rintuzzando il ritorno di Aaron Plessinger nella parte centrale del main event e allungando sul finale. Una vittoria meritatissima, la prima con la Kawasaki factory, che va a confermare quanto visto e poi “distrutto” da Justin Barcia ad Anaheim: Anderson, in questo momento, può essere considerato materiale da titolo. In una gara che ha visto il crollo delle Honda, il lento adattamento di Eli Tomac alla Yamaha e la serata storta di Cooper Webb, la vittoria di Oakland può essere un segnale importante per tutti gli avversari.

Segnale che è arrivato anche da Plessinger, “cowboy” che ha salvato l’onore della KTM con un secondo posto meritatissimo dopo la prestazione deludente di sette giorni fa. Questa prova evidenzia come l’ex Yamaha abbia evidentemente trovato feeling con la sua nuova moto e da oggi anche il numero 7 dovrà necessariamente essere considerato come una mina vagante del campionato, sempre se la continuità sarà un arma della sua stagione.

Continuità che sta trovando anche Justin Barcia, terzo e nuovo leader del campionato quasi sorprendentemente. Insieme a Anderson è l’unico pilota ad aver confermato le prestazioni che avevamo visto ad Anaheim e di questo bisogna tenere conto. La gioia e e soprattutto l’abbraccio con lo stesso Anderson, con cui era stato protagonista di una manovra scellerata 7 giorni fa, sono la prova di come Barcia sia rimasto indubbiamente contento del secondo podio consecutivo.

Dopo la pole e la velocità mostrata nella heat di qualifica era lecito attendersi qualcosa di più da Tomac, ancora condannato da una partenza difficile che gli ha fatto perdere il treno per il podio. La settimana di test sembra aver fatto bene all’ex Kawasaki, anche se il lavoro da fare sulle partenze e sul ritmo gara è ancora tanto. Di certo un piccolo segnale è arrivato anche da lui, che comunque con il quarto posto ha portato casa punti importanti in una giornata difficile per Webb e Roczen.

Top 5 anche per un solidissimo Malcolm Stewart, sempre di più a suo agio sulla Husqvarna factory. Altro deluso di giornata può essere considerato Dylan Ferrandis, anche lui come il compagno autore di una partenza complicata (peggiore di Tomac) ma bravo nel rimontare fino al sesto posto con un ritmo interessante che poteva garantirgli una posizione migliore se lo start fosse stato più competitivo.

Soltanto settimo, e questo capita raramente, Cooper Webb. Il campione in carica non ha mai cambiato passo, a riprova di come Oakland non sia stata la sua giornata, ed evidentemente il limitare i danni è stato il suo unico obiettivo durante la gara. In scia a Webb, Marvin Musquin, anche lui fuori ritmo nel corso dell’evento.

Capitolo Honda: la gara di Okland per il team HRC è stata un vero disastro anche se le premesse, soprattutto con Chase Sexton, erano ben diverse. Roczen non ha mostrato mai feeling con il tracciato già dalle prove e dopo un brutto volo che ha coinvolto anche il compagno durante le cronometrate, il tedesco è volato a terra anche in gara. Risalito in sella ha recuperato con estrema fatica, complice anche un dolore al collo, fino alla 13esima posizione che non gli ha consentito ovviamente di mantenere la tabella rossa di leader. Sexton, partito per provare a salire almeno sul podio, non ha avuto uno scatto eccezionale e nel corso della gara si è sostanzialmente plafonato fino al nono posto finale, davanti a Dean Wilson. Troppo poco per un team che ha vissuto un sabato davvero complicato. Da segnalare l’11° posto di Adam Cianciarulo, ancora lontano da una condizione fisica accettabile.

Tutto facile nella 250 Costa Ovest per Christian Craig, vincitore per la seconda volta consecutiva. Il pilota della Yamaha ha completato il double dimostrando la propria forza in un campionato che per ora lo vede come grandissimo favorito per la vittoria finale. Craig ha avuto la meglio di Jo Shimoda nelle primissime battute del main event e successivamente ha aumentato il passo per poi gestire a piacere il finale, andando a cogliere la vittoria.

Dietro di lui si sono piazzati Hunter Lawrence e Seth Hammaker come ad Anaheim #1, ma con il pilota Honda davanti a quello Kawasaki. Lawrence ha sbagliato ancora una volta la partenza, andando poi a recuperare sugli avversari sino al sorpasso per il secondo posto su Hammaker. Il giovane pilota Pro Circuit ha confermato il suo buon momento di forma e in queste prime gare della stagione sembra essere il punto di riferimento del Team Pro Circuit rispetto al compagno Shimoda.

Il giapponese, dopo aver conquistato l’holeshot, ha fatto spegnere la moto nelle prime battute e successivamente è stato protagonista di un terribile capitombolo nel tratto delle whoops, finito fortunatamente senza conseguenze. Risalito in sella alla sua Kawasaki, ha recuperato fino alla settima posizione.

Ai piedi del podio ha chiuso la Gas Gas di Michael Mosiman, anche lui finito a terra durante il main event e da cui ci si aspettava qualcosa di più dopo la vittoria nella heat di qualifica. Prima top 5 della stagione per Nate Thrasher davanti ad un sempre velocissimo allo start Vince Friese. La top 10 è chiusa da Garrett Marchbanks, ottavo e leggermente indietro rispetto alle aspettative, Chris Blose e Robbie Wageman.

Prossimo appuntamento con il Supercross, sabato prossimo al Petco Park di San Diego.

Classifica 450

Campionato 450

Classifica 250

Campionato 250 West

Immagine copertina: Kawasaki Media Site

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