Supercross di Parigi 2023: Jett Lawrence incoronato Re all’esordio

Motorsport
Tempo di lettura: 4 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
19 Novembre 2023 - 18:27
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L’australiano vince anche la domenica e conquista la vittoria assoluta; gioia Honda anche in SX2 con un ottimo Shimoda

Jett Lawrence ha conquistato senza appello il 40° Supercross di Parigi ricevendo la corona di “King of Paris” della classe SX1 nel pomeriggio domenicale della Défense Arena. Non è stata una giornata dominante come quella di ieri, ma con due secondi e una vittoria in gara-3 l’australiano ha raggiunto sia la vittoria assoluta che quella parziale odierna.

Se a metà novembre è normale non avere ancora la massima condizione fisica disponibile, Lawrence ha comunque lanciato un segnale enorme in vista del debutto della serie AMA previsto per il 6 gennaio ad Anaheim. La facilità di guida e la tranquillità con cui ha affrontato momenti come la cattiva partenza di gara-1 sono già garanzia di un “Jettson” pienamente focalizzato sul nuovo traguardo.

Un successo parziale è andato anche a Hunter Lawrence e Ken Roczen. Il maggiore dei fratelli di casa Honda ha approfittato al meglio di un piccolo passo falso di Jett nella prima finale, dimostrando di avere imparato la lezione ricevuta ieri con una grande difesa all’ultima curva. Nelle altre due gare il #96 ha terminato terzo incassando la piazza d’onore overall, seppure con ben nove punti di distacco dal vincitore.

Molto peggio è andata ad un Roczen che ha messo qualche errore di troppo qua e là, nel corso di tutto il weekend parigino. Dopo essere stato preceduto dai Lawrence in gara-1 il tedesco è riuscito finalmente a conquistare una vittoria, nella seconda manche, ma nella prova decisiva è finito a terra mentre era al comando subendo poi un’ulteriore ricaduta che lo ha relegato al sesto posto, un risultato che gli è costato il podio assoluto a vantaggio di Cooper Webb.

Anche quest’anno come nel 2022 il due volte iridato indoor non ha convinto a Parigi ma rispetto a 12 mesi fa si è addirittura preso un piazzamento nella premiazione finale. Fondamentale in questo senso il secondo posto di gara-3, colto traendo il massimo beneficio dalle cadute di Hunter Lawrence (steso proprio dal fratello) e Roczen. Il lavoro di affinamento della Yamaha è già a buon punto a detta del pilota del North Carolina, ora bisognerà mettere le tessere del puzzle al loro posto.

Il duello per il quinto posto assoluto ha visto Cédric Soubeyras (6-6-4) precedere di un solo punto Grégory Aranda (5-5-5), che ha infiammato il pubblico francese con un clamoroso e sorprendente giro di Superpole ad inizio programma. Settimo posto per Jordi Tixier sulla Honda del team italiano Nils Racing.

Vittoria convincente per Jo Shimoda nella categoria SX2, anch’egli al debutto e subito insignito del titolo di “Prince of Paris”. Il nipponico ha replicato i risultati di ieri, con due vittorie e un terzo posto nella corsa di mezzo, e il suo feeling con la Honda CRF 250 sembra già essere molto buono; resta da limare il solito limite dell’incostanza, che quando sarà ora di dare battaglia agli assi americani dovrà essere lasciato da parte il più possibile.

La più grande sorpresa del fine settimana è senza dubbio quella di Anthony Bourdon, terzo assoluto nella classe cadetta grazie anche ad un fenomenale successo in gara-2. Per coglierlo, il pilota del team Kawasaki Bud Racing si è fatto beffe nientemeno che di Tom Vialle, leader per tutta la manche ma costretto alla resa proprio in vista del traguardo. Con due terze posizioni nelle prove di apertura e chiusura, Bourdon è salito sul podio alle spalle di Vialle battuto solo per il tie-break del migliore risultato nell’ultima frazione.

Ancora una volta il due volte campione del mondo MX2 ha fatto piuttosto storcere il naso nel contesto del supercross. Incostante nelle sezioni ritmiche e generalmente non veloce sulle whoops, per Vialle il lavoro da fare per affinare le sue caratteristiche da pilota indoor è ancora molto e il confronto con Shimoda a Parigi è stato piuttosto impietoso.

A consegnare il podio al figlio d’arte della KTM è stato soprattutto il blackout di Jace Owen al via della seconda manche, quando ha lanciato la sua Yamaha alla staccata della prima curva falciando un paio di avversari tra cui lo sfortunato Lorenzo Camporese. Il pilota del team GSM ha terminato ottavo in gara-2 e sesto in gara-3, in preda ad un calo di ritmo alla distanza, retrocedendo quarto assoluto. Top 5 completata da Cullin Park (5-7-4) davanti a Maxime Desprey (6-4-5), mentre Camporese è stato retrocesso in ultima posizione avendo disertato l’ultima finale.

La classifica per Nazioni, in conclusione, ha visto per la prima volta il successo della rappresentativa Resto del Mondo. Dalla sua introduzione nel 2002, infatti, questa speciale graduatoria era stata conquistata alternativamente solo da Francia e Stati Uniti.

Classifica SX1:

Classifica SX2:

Immagini: Supercross de Paris Facebook

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