Supercross | Anteprima 2022 – Tutta la stagione in diretta con il Videopass

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Tempo di lettura: 22 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
5 Gennaio 2022 - 16:00
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Un plotone ultracompetitivo in caccia di Cooper Webb, il grande riferimento della specialità; tante novità e tanta attesa anche per le classi 250cc


Dopo una stagione e mezzo “riadattata” all’emergenza sanitaria mondiale, nel 2022 il Supercross cercherà il più possibile di tornare alle proprie tradizioni. Un campionato che dopo 15 anni tornerà ad essere un’entità a sé stante, a trazione e denominazione totalmente statunitensi, rispetto alla serie mondiale FIM che da questa stagione vivrà di vita propria grazie al nuovo promoter australiano.

Oltre al distacco dalla Federazione Internazionale, Feld Entertainment ha posto il campionato 2022 come quello del grande e definitivo ritorno del pubblico, nonostante l’attuale situazione Covid sia tutt’altro che rosea: la capienza degli stadi sarà sfruttata al 100%, con raccomandazione di mascherina in caso di ciclo vaccinale non completato o per tutti gli spettatori quando la sede di gara sarà totalmente indoor; in base alle regole in vigore nei vari Stati, la protezione potrà anche essere obbligatoria.

CALENDARIO

Si parla di ritorno alle origini e il calendario è ovviamente il punto di partenza per cercare di lasciarsi alle spalle il difficile biennio 2020-2021. Gli eventi saranno 17 come di consueto e nella schedule della stagione 2022 non sono previsti i double e triple header che hanno caratterizzato lo scorso mondiale.

Tornano le location storiche e torna soprattutto la California, uno dei centri nevralgici del supercross inteso come disciplina a tutto tondo. Dopo lo stop del 2021, l’Angel Stadium di Anaheim ospiterà l’apertura come ormai consuetudine e per la prima volta dal 2015 le gare nella città alle porte di Los Angeles torneranno ad essere tre: 8 gennaio, 29 gennaio e 12 febbraio. Gli altri due appuntamenti californiani saranno quelli di Oakland e San Diego.

Location mancata nel 2021 è anche quella di Glendale, alle porte di Phoenix, evento “giovane” ma già di grande successo. Per quanto riguarda la Costa Est si tornerà a Minneapolis, a Detroit, a Saint Louis e a Foxborough, oltre a Indianapolis già scenario di tre gare lo scorso anno. Seattle e Denver saranno altre due location ritrovate, mentre l’evento nell’infield dell’ovale di Atlanta è stato un successo e verrà pertanto riproposto. Il gran finale, per il terzo anno consecutivo, si terrà presso il Rice-Eccles Stadium di Salt Lake City.

Tra le grandi assenze si annoverano Las Vegas, prima “usurpata” del ruolo di teatro conclusivo del campionato e poi estromessa addirittura dal calendario, Orlando e soprattutto Houston, che dalla nascita del campionato statunitense di Supercross nel 1974 era rimasta assente solo nel biennio 2016-2017.

Le gare di Glendale, Arlington e Saint Louis riproporranno il format Triple Crown abbandonato nel periodo Covid. Invece del consueto programma, dopo le qualifiche si svolgeranno tre finali “accorciate” per entrambe le categorie e la classifica finale dell’evento verrà stilata sommando i piazzamenti di ogni pilota nelle tre gare. Per quanto riguarda la classe 250cc tornerà alla luce anche il format “Showdown”, con l’unione delle due Coste nella gara di Atlanta, oltre al consueto Shootout di fine stagione, giunto nel 2022 alla 26esima edizione.

Ecco il calendario completo con gli orari italiani di qualifiche ed evento serale.

CLASSE 450cc

KTM

La categoria regina riparte da un favorito d’obbligo: Cooper Webb. Il 26enne del North Carolina ha dimostrato nel 2021 di essere l’assoluto riferimento della specialità, sia da un punto di vista fisico che mentale, e con l’assoluta conferma all’interno del team KTM ripartirà dalla base solida (al di là del nuovo modello della SX-F) già costruita negli ultimi tre anni. Conscio dei ritmi impetuosi seguiti nelle scorse annate, tuttavia, Webb ha deciso di separarsi dall’allenatore Aldon Baker: dal 2022 il due volte iridato Supercross seguirà un programma differenziato, al fianco dell’ex pilota Michael Byrne, e vedremo se questo riuscirà a dare gli stessi frutti e a riproporre così il Webb granitico, inarrestabile e inesorabile osservato soprattutto nel 2021.

Tre sono le punte del marchio di Mattighofen e oltre a Webb troviamo un nuovo acquisto e un altro pilota giunto alla fine di un viaggio decennale con la casacca arancione. Aaron Plessinger è entrato nel cuore degli appassionati per il suo stile stravagante e per la sua attitudine in gara e con il passaggio da Yamaha a KTM (lo stesso compiuto da Webb tra il 2018 e il 2019) cercherà di salire il gradino finale nella scala della sua carriera, fino al 2021 legata sempre e solo ai Tre Diapason; Marvin Musquin disputerà solo il campionato indoor con una preparazione interamente dedicata ad esso, svolta al fianco di David Vuillemin, nel tentativo di dare il giusto commiato al costruttore austriaco che lo prelevò da una struttura privata Honda nel corso del 2009 scatenando un autentico terremoto nel mondiale motocross MX2 di quell’anno. Musquin è reduce dalla vittoria nel Supercross di Parigi e una volta lasciati alle spalle gli infortuni e il Covid contratto in settembre darà un ulteriore (forse ultimo) assalto alla corona a stelle e strisce che ha sempre mancato.

YAMAHA

Il trasferimento più rumoroso e atteso però è stato quello di Eli Tomac, che dopo sei stagioni nelle quali ha conquistato il mondo del motocross ha smesso i panni di pilota Kawasaki per indossare quelli di Yamaha. Un passaggio dettato proprio dalla ricerca di nuovi stimoli e nuovi successi in un contesto differente: ad Akashi è riuscito a non far rimpiangere Ryan Villopoto, a Iwata la questione sembrerebbe essere più legata allo stesso Tomac che al pilota che gli ha lasciato la sella (Plessinger, per inciso). Dopo tre titoli National e il tanto sofferto Supercross vinto nel 2020, il pilota del Colorado ha disputato un 2021 deludente, concludendo in top 3 entrambi i campionati ma senza mai avere avuto possibilità concrete di vincerli. Infine, dettaglio non meno importante, sarà proprio Yamaha a dover aiutare Tomac nella sua continua scalata alle classifiche dei record all-times che tra i piloti in attività lo vedono al primo posto in ogni occasione.

Non sarà facile per il #3, che nel box si ritroverà un osso durissimo come Dylan Ferrandis. Il pilota francese ha già conquistato due titoli Supercross in 250cc e l’anno scorso è salito alla ribalta da rookie per avere dominato il campionato outdoor. Il team Yamaha ormai è una realtà più che affermata e Ferrandis può dire di avere accolto Tomac da padrone di casa: questo ruolo però dovrà essere confermato con una stagione indoor solida, dopo le tante “legnate” incassate l’anno scorso nella sua annata d’esordio. Le capacità dell’avignonese sono indubbie e non bisogna dimenticare come, seppure in occasioni sparse, già nel 2021 si sia messo in luce in sella alla YZF450 anche nel Supercross.

HONDA

Il grande nome incompiuto del campionato americano indoor è senz’altro quello di Ken Roczen, che ha già dichiarato di venire da un dicembre di malanni assortiti e quindi non disporrà di una condizione fisica al 100%. Per il fuoriclasse della Germania orientale questo è l’ennesimo assalto a quella corona apparsa sempre irraggiungibile: se per le sue prime due stagioni in Honda è necessario menzionare i terrificanti infortuni di Anaheim #2 2017 e San Diego 2018, che hanno poi condizionato anche il 2019, per il 2020 e il 2021 le ragioni della sconfitta vanno ricercate in ambito psicologico, con Tomac e Webb capaci di scalfire l’enorme (forse solo all’apparenza?) corazza che il campione di Mattstedt si è costruito in anni di successi e ribalta mediatica. Per il #94 servirà una maggiore concretezza e lucidità in fase di gara, caratteristica mancata in tantissimi momenti decisivi delle ultime due stagioni.

Sotto la tenda Honda, da quest’anno diretta da Lars Lindström al posto di Erik Kehoe, è stato confermato anche Chase Sexton. Il 22enne proveniente da una piccolissima cittadina dell’Illinois, due volte titolato in 250cc nell’indoor, è reduce da un campionato che lo ha visto grande protagonista a livello di prestazioni nonostante il tosto infortunio alla scapola rimediato a Houston #2. Nel corso dell’estate è tornato a vincere anche nel National, ma gli stadi sono sempre stati il “pane” del #23, che in questo campionato 2022 partirà senza i galloni di pilota da titolo ma allo stesso tempo ne sarà uno degli outsider principali.

KAWASAKI

Perso il grande riferimento della squadra, Kawasaki ripartirà da un’accoppiata quasi “generazionale”. La pesantissima sella di Tomac è stata infatti ereditata dal campione 2018 del Supercross, Jason Anderson, che dopo quasi un decennio tornerà a cavalcare una moto giapponese dal telaio in alluminio contro l’acciaio usato da KTM/Husqvarna. Un passaggio molto significativo, al termine di un periodo così lungo e pure problematico a causa degli infortuni dell’ultimo triennio, ma che non ha spaventato “El Hombre”, dichiaratosi estremamente ottimista anche nell’intervista rilasciata a P300.it lo scorso novembre.

Partirà ancora una volta a handicap Adam Cianciarulo, che proprio nei giorni scorsi ha dichiarato di avere appena ripreso gli allenamenti dopo essersi slogato una spalla a dicembre. Un infortunio pure “inedito” aggiuntosi alla lunga lista dei problemi fisici già accusati dal pilota della Florida nei suoi otto anni da professionista. Il #9 rischia di rimanere un incompiuto e anche la stagione che volge all’inizio (almeno nel Supercross) non sembrerebbe essere quella giusta per far spirare il vento nella direzione opposta rispetto ai suoi primi due anni in 450cc.

GAS GAS

La squadra Gas Gas, guidata anche quest’anno dal team Troy Lee Designs Motorsport, si presenta con una sola punta per la sua seconda stagione agonistica a stelle e strisce. Justin Barcia è naturalmente uno dei nomi più attesi per Anaheim #1 poiché cercherà di compiere un’impresa mai completata prima, ossia quella di vincere per quattro anni di fila l’apertura stagionale. Ha conquistato la palude di Anaheim #1 nel 2019, si è ripetuto in condizioni normali nel 2020 e anche nell’insolito scenario di Houston #1 2021 ha centrato la vittoria portando Gas Gas nella storia al suo debutto assoluto.

I problemi restano ben altri per il newyorkese. Alla perenne incostanza mostrata nell’arco della sua carriera ha posto leggermente rimedio con un campionato 2021 molto competitivo dall’inizio alla fine e concluso in quarta posizione alle spalle solo dei tre inavvicinabili Webb, Roczen e Tomac, mentre alla fragilità fisica non è riuscito a trovare antidoto nemmeno nel passaggio da Yamaha al marchio spagnolo, incassando l’ennesimo infortunio durante la pausa del National tra Washougal e Unadilla. Nel complesso, comunque, mai dimenticare il nome di “Bam Bam” in tema di grandi nomi del Supercross, anche se probabilmente non bisogna pensare a Barcia come ad un vero favorito per il titolo proprio per i problemi di cui sopra. Dal punto di vista degli allenamenti e della preparazione fisica, bisogna sottolineare come il #51 da quest’anno sarà affiancato dall’ex compagno di squadra William Hahn, che ha abbandonato un ruolo di alto profilo nel team Yamaha 250cc per seguire l’amico nella sua scalata al vertice.

HUSQVARNA

Anche Husqvarna, come Kawasaki, ha perso il suo faro nel passaggio da 2021 al 2022. A differenza della partenza di Tomac, già nota dal mese di maggio, il ritiro di Zach Osborne è arrivato come un fulmine al ciel sereno anche se il pilota del Virginia aveva già dimostrato nei primi due round del National di non essere fisicamente a posto. L’infortunio patito nel Supercross ad Orlando non è mai stato superato del tutto e quindi il campione outdoor 2020 ha appeso il casco al chiodo.

Orfana del pilota di punta, la Casa svedese affiliata a KTM partirà anche senza una guida tecnica poiché con la conclusione del 2021 Stephen Westfall ha deciso di non rinnovare il suo rapporto da team manager. Il nuovo punto di riferimento della squadra verrà annunciato a breve, ma Westfall collaborerà a contatto con il team Husqvarna solo nelle gare della Costa Ovest.

E anche a livello di piloti non si può dire che le “Husky” siano destinate ad un ruolo di assolute protagoniste. Malcolm Stewart è il nome nuovo e lo scorso anno è riuscito finalmente a conquistare il suo primo podio in 450cc nella gara di Salt Lake City #1, concludendo ottimamente la sua stagione in Yamaha, ma non può essere certo etichettato come il top rider che andrà a rimpiazzare in un solo colpo sia Anderson che Osborne. Al fianco del pilota della Florida c’è il confermato Dean Wilson, un pilota “disperso” ormai da diversi anni a causa anche di tanti acciacchi fisici: ciononostante, lo scozzese continua a godere di ottima stima nell’ambiente del motocross americano e il 2022 sarà forse l’ultima occasione di dimostrare quanto questa fiducia sia ben riposta.

SUZUKI

Pur essendo ormai un team ufficiale più di nome che di fatto, Suzuki continua a “colorare” la griglia con le sue moto ormai senza sviluppo ma sempre rappresentative. Il team HEP Motorsports, pur godendo di appoggio quasi nullo da Hamamatsu, continua a lottare e a portare avanti le proprie idee e il proprio lavoro. Lasciato per strada Max Anstie, la squadra guidata da Dustin Pipes ha puntato sull’esperienza di Justin Bogle per affiancare il giovane e ancora acerbo Brandon Hartranft. L’obiettivo sarà quello di qualificarsi con costanza per i main event, in particolar modo con Bogle che è reduce da un 2021 difficile sulla KTM del team Rocky Mountain ma è comunque un campione Supercross 250cc (2014, Costa Est).

Ecco un riepilogo dei piloti ufficiali di questa stagione:

PILOTI NON UFFICIALI

Per quanto concerne le formazioni non ufficiali, i punti di riferimento sono sempre due: Rocky Mountain Racing, legata a KTM, e Motoconcepts, squadra “clienti” di Honda. La squadra diretta da Forrest Butler proporrà un terzetto rivisitato con il solo Joey Savatgy confermato e gli arrivi di Anstie e Shane McElrath, reduce da una stagione complicata proprio in sella alla Honda di Motoconcepts. Quest’ultima, sempre sotto l’effigie Smartop Bullfrog, tornerà a legarsi dopo tre anni a Justin Brayton, che proprio con la squadra di Tony Alessi compì l’impresa della vita trionfando a Daytona nel 2018 e che disputerà il suo ultimo campionato prima del ritiro; sulla seconda CRF si alterneranno Mitchell Oldenburg e Vince Friese, confermati rispetto al 2021 ma impegnati nella 250cc come programma principale e in sella alla 450cc quando non saranno impegnati nella rispettiva Costa di riferimento.

Dopo una carriera quasi eterna nella cilindrata più piccola, il 2022 vedrà finalmente il debutto di Alex Martin nella classe regina. Il più grande dei due fratelli di Millville guiderà una Yamaha preparata dal team ClubMX Racing. Una YZF450 anche per l’eterno Kyle Chisholm, presenza pressoché fissa dei main event nonostante corra su una moto autogestita. Tra i privati che hanno ben figurato nel 2021 e che sono attesi ad una riprova quest’anno ci sono anche Kevin Moranz, Cade Clason e Alex Ray, mentre per qualche gara tornerà in scena anche l’ex pilota ufficiale Yamaha Joshua Hill, che sostituirà l’infortunato Benny Bloss sulla KTM del team Tedder.

CLASSE 250cc

YAMAHA

Nella classe cadetta, il team di riferimento è sicuramente Yamaha. Star Racing detiene entrambi i titoli con Justin Cooper e Colt Nichols, i quali però si scambieranno di Costa non utilizzando così i rispettivi #1. Sia il newyorkese che il pilota dell’Oklahoma hanno raggiunto un elevato livello di maturità e parlando strettamente di Supercross sono indubbiamente due riferimenti nell’universo a stelle e strisce, ma forse il primo ha convinto il grande pubblico in minore misura rispetto al secondo. Il titolo 2021 di Cooper è arrivato nonostante diverse imprecisioni lungo il percorso, attutite dall’ancora più importante ammontare di errori degli avversari, e il gran finale di Salt Lake City ha fatto storcere un po’ il naso per il “compitino” che si è limitato a portare a casa il #32 in una serata che gli ha invece offerto la più grande gioia sportiva della sua carriera. Sul 2022 di Cooper c’è grande incertezza a causa della frattura di un piede che al momento fa temere anche per la sua effettiva partecipazione alla Costa Est.

A differenza dell’anno scorso Nichols affronterà quella che sulla carta è la Costa più difficile, la Ovest. Dopo il percorso netto di podi del 2021, il 27enne di Muskogee ritroverà un parterre di avversari complessivamente più competitivo al di là del suo principale avversario, Jett Lawrence, già sconfitto 12 mesi fa ma all’interno di una Costa Est più “povera” rispetto alla Costa Ovest del 2021 e ulteriormente falcidiata da infortuni in itinere. Con una terza sella 450cc lasciata libera nel Supercross di quest’anno, quella tra Nichols e Cooper potrebbe essere una gustosissima sfida a distanza per chi potrà eventualmente guadagnarsi un salto di categoria nel 2023.

Salvo nuovi infortuni sarà sicuramente l’ultima stagione in cadetteria per Jeremy Martin, che già nel 2020 aveva raggiunto il tetto massimo di punti ottenibili da un pilota nella 250cc del Supercross e l’anno scorso ha messo a segno solo due punti dopo l’incidente alla prima curva di Orlando. Il 2021 di Martin è stato segnato da ben tre acciacchi fisici di discreta caratura e questa sarà l’ultima possibilità di aggiudicarsi un titolo indoor prima di correre finalmente tra i grandi. Correrà nella Costa Est come avversario di Cooper.

Contrapposto a Nichols ci sarà nuovamente Christian Craig, partito fortissimo l’anno scorso e poi progressivamente calato fino all’infortunio alla gamba patito nelle qualifiche di Salt Lake City #1. L’armata Star Racing sarà completata dalla linea verde: Nate Thrasher, già vincitore in due dei tre main event di Atlanta 2021, correrà in Costa Ovest, mentre il talentuoso rookie Levi Kitchen sarà protagonista nella Est.

HONDA

Se a livello di “grandezza” della struttura non ci può essere un paragone con l’attuale Yamaha, Honda schiera due piloti che da soli possono costituire l’intero incasso di una serata di gare. I fratelli Jett e Hunter Lawrence si scambieranno le Coste, con il primo a Ovest e il secondo a Est, ma non cambierà la sostanza perché come nel 2021 sarà ancora il più giovane ad entrare in scena per primo.

Dopo il titolo National, per Jett conquistare il Supercross a prescindere da ogni avversario è l’imperativo categorico. Il futuro del motocross americano è tutto suo e ora non bisogna più commettere errori, perché ad ogni gara ci si aspetta lo spettacolo e i colpi da fuoriclasse quale è. La pressione sarà altissima e le spalle del #18 peseranno tanto, ad ogni giro di ogni batteria e di ogni finale, servirà la prova di maturità finale e definitiva prima dello sbarco tra i giganti. Hunter ha mostrato enormi segnali di crescita nell’indoor, conquistando la sua prima vittoria e comandando il campionato fino allo spaventoso incidente di Arlington #3, per lui l’obiettivo non sarà categorico come per il fratello minore ma dovrà quantomeno restare saldamente sul treno per il titolo fino alla fine.

KAWASAKI

La storia della classe 250cc degli Stati Uniti è legata a doppio filo a Kawasaki e in particolare al team Pro Circuit, considerato da sempre la principale fucina di talenti d’oltreoceano. L’ultimo biennio è stato a dir poco devastante per Mitch Payton e la sua squadra, ma il blasone e i piloti d’alto livello sono rimasti quelli di sempre anche per il 2022. Il capo della spedizione è ancora una volta Austin Forkner, un altro immenso talento a cui la fortuna ha spesso e volentieri voltato le spalle nonostante un’attitudine spesso volta al rischio. Dopo avere riportato l’ennesimo infortunio a Houston #3, che ha condizionato il rendimento anche nel National, Forkner attenderà qualche settimana prima del via partecipando alla Costa Est.

A Ovest correrà invece il nuovo che avanza, ossia Seth Hammaker. Il 2021 di ambientamento si è concluso con una vittoria già in carniere e diverse prestazioni di alto livello, seppur non ancora supportate da una certa costanza. Inutile sottolineare come a 22 anni ancora da compiere i margini di miglioramento siano ancora ampi. A completare il terzetto della Costa Est saranno il rookie Jett Reynolds e un grande protagonista della stagione passata, Cameron McAdoo: memorabili gli incidenti che lo hanno visto protagonista e dai quali è uscito sempre più forte, ora bisognerà restare lontano dai guai concretizzando maggiormente le possibilità offerte dal talento del pilota dell’Iowa.

Pur restando spesso e volentieri in sordina, in due annate da professionista Jo Shimoda ha collezionato altrettante top 3 in campionato nel Supercross. Il giapponese non è forse il pilota più esplosivo che si sia visto negli States, ma l’impegno e la concretezza non possono essere messi in discussione e la costanza, si sa, nel motocross a lungo andare porta solo grandi benefici. Il vice-campione della Costa Est passerà dall’altra sponda affiancando Hammaker.

KTM

Come nel 2021, nella 250cc KTM sarà rappresentata ufficialmente solo da Max Vohland. Il figlio e nipote d’arte non ha avuto modo di accumulare tanta esperienza nell’indoor causa infortunio, ma da quel poco che si è potuto vedere il sangue sembra non mentire nemmeno in questo caso. Come emerso anche nel National, sicuramente il punto debole del californiano risiede nella tenuta fisica, che col passare dei minuti di gara cala anche in maniera molto drastica.

HUSQVARNA

Diversamente dalla 450cc, i nomi del team Husqvarna sono piuttosto attesi e in particolare sarà RJ Hampshire a guidare la carica della Casa scandinava. Alle porte dei 26 anni che compirà a fine mese, Hampshire ha un palmarès troppo scarno in relazione alle squadre per cui ha corso e all’esperienza maturata dal suo passaggio tra i professionisti nel 2015, pur avendo mostrato una buona velocità pura. La sua Costa sarà la Est e per lui sarà vietato fallire un’altra volta.

Per quanto riguarda i due giovani, ad accompagnare Hampshire sarà Stilez Robertson, già sul podio a Daytona nel 2021, mentre Jalek Swoll sarà protagonista a Ovest. Entrambi hanno mostrato un buon potenziale, ma sia il pilota della Florida che quello della California devono ancora essere parecchio “sgrezzati” prima di potersi considerare ad un livello di top rider. Swoll, se non altro, arriverà al Supercross forte di una vittoria da professionista già in cassa, conquistata nel National a Mount Morris.

GAS GAS

Anche in casa Gas Gas una tematica importante sarà legata agli acciacchi fisici, perché sia Michael Mosiman che Pierce Brown arrivano da un 2021 complicato sotto questo punto di vista. La rivoluzione all’interno del team Troy Lee Designs ha riguardato anche la 250cc, poiché entrambi i piloti disporranno di un nuovo capomeccanico, quindi ora il focus si sposterà sui risultati per verificare se effettivamente queste novità avranno una resa concreta anche in gara.

Gas Gas ha deciso di seguire la “linea Honda”, scambiando di Costa i due piloti e mantenendo così l’ordine di entrata in scena. Mosiman gareggerà nella Ovest mentre Brown figurerà tra i principali nomi della Est. Per entrambi non ci saranno particolari ambizioni titolate, ma al di là della necessità di restare fuori dai problemi l’obiettivo sarà quello di lottare per piazzamenti di rilievo e possibilmente per qualche podio.

Questi i piloti ufficiali della classe 250cc nel dettaglio:

PILOTI NON UFFICIALI

Anche in 250cc come in 450cc, la schiera dei piloti non ufficiali è ampia e variegata, con diversi nomi da tenere in considerazione soprattutto come outsider. Sono già stati citati Oldenburg (Est) e Friese (Ovest) in rappresentanza di Honda Motoconcepts, ma un altro dei giovani più in vista è sicuramente Garrett Marchbanks, che per il secondo anno consecutivo andrà a caccia di rivincite in sella ad una Yamaha del team ClubMX. Marchbanks correrà a Ovest e sarà affiancato dal tedesco Dominique Thury, ma la stessa squadra proporrà anche Phillip Nicoletti, Jace Owen e il brasiliano Enzo Lopes.

Rivelazione dello scorso anno è stato anche il pluricampione francese Thomas Do, che salirà di nuovo su una KTM del team Tech32 nella Ovest, ma in sella ad una moto austriaca ci sarà anche Jess Pettis ad Est, pilota canadese che sarà supportato ancora una volta dalla filiale nordamericana del marchio di Mattighofen dopo essersi infortunato già nel primo round del campionato 2021. Casacche arancioni anche per il team AEO Powersports, con Ty Masterpool impegnato a Est e Derek Kelley a Ovest insieme a Carson Brown.

Sulle Gas Gas del team AJE Motorsport ci saranno invece l’esperto Chris Blose, Mitchell Harrison e Mitchell Falk a Ovest. Fari puntati anche sulle Suzuki, che a differenza della 450cc non hanno un team considerato ufficiale ma saranno ugualmente protagoniste con BarX Racing: una formazione di grande talento composta da Carson Mumford e Dilan Schwartz per la Ovest e da Preston Kilroy e Derek Drake per la Est. Il team Fire Power Parts Honda invece ha rilevato i resti del team Penrite/Muc-Off e sotto la direzione di Martín Davalos schiererà tra gli altri l’ex-Yamaha Jarrett Frye e l’ex-Kawasaki Jordon Smith nella Costa Est.

Scuola europea in vista anche con l’atteso debutto statunitense di Brian Hsu, il pilota tedesco già protagonista nelle più importanti competizioni di supercross nel nostro continente e ora atteso al grande salto oltreoceano. Il “Violinista” correrà su una KTM del team Rides Unlimited Racing nella Costa Est. A Ovest ci sarà invece un’altra vecchia conoscenza del mondiale motocross, il neozelandese Dylan Walsh, su una Kawasaki del team britannico Revo Seven.

Tornando in casa Honda, il team Phoenix Racing sarà impegnato nella sola Costa Est con il “Principe di Parigi” Kyle Peters e Coty Schock, una delle giovani rivelazioni del 2021. Una moto di Tokyo anche per Grant Harlan, preparata però dal team TiLube.

COME SEGUIRE IL CAMPIONATO

Il Supercross USA 2022 purtroppo non avrà alcuna copertura televisiva in Italia, ma il campionato potrà essere seguito tramite il Videopass ufficiale. Per la sesta stagione consecutiva, Feld Entertainment metterà a disposizione di tutti gli utenti non americani un servizio di streaming live che garantirà la visione in diretta sia delle qualifiche (per il quarto anno consecutivo) che dell’evento serale vero e proprio, nonché un servizio on-demand per riguardare l’intero show in qualunque momento.

In aggiunta, agli abbonati viene offerta anche una videoteca con più di 800 ore di copertura televisiva dei campionati Supercross dal 2010 in poi, per poter rivivere interamente l’ultimo decennio del campionato di motocross più spettacolare del mondo. Si possono ritrovare poi le edizioni 2015-2019 della Monster Energy Cup, i documentari “Legends of Racing” e le tre stagioni della serie “Chasing the Dream”.

Il Videopass è fruibile anche su televisioni e dispositivi mobili tramite l’app Supercross Videopass, disponibile per le piattaforme iOS, Android, Amazon Fire e Roku. Il costo del Videopass è pari a 129,99 dollari annuali.

Immagini: SupercrossLive.com, KTM, HRC, Yamaha, Kawasaki, Gas Gas, Husqvarna, Suzuki

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