Supercross | Al via il rush finale della stagione 2021

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Federico Benedusi @federicob95
9 Aprile 2021 - 19:34
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La caccia ai titoli riparte da Atlanta: Webb vs Roczen in 450cc, situazione ancora incerta nei campionati 250cc


Dopo due settimane di pausa, il Supercross è pronto a ripartire per il rush finale della stagione 2021. Le cinque gare che si svolgeranno tra il 10 aprile e il 1° maggio, tre ad Atlanta e due a Salt Lake City, saranno decisive per incoronare i nuovi campioni e tutte e tre le categorie propongono ancora classifiche piuttosto incerte.

Le gare di Atlanta si svolgeranno in una location tutta nuova. Abbandonato il Mercedes-Benz Stadium, il Supercross correrà infatti per la prima volta nell’infield dell’Atlanta Motor Speedway, storica sede di gara della Nascar. Gli eventi del 10, 13 e 17 aprile proporranno piste dal layout simil-Daytona, quindi un ibrido tra supercross e motocross tradizionale. Un “territorio” che storicamente può lasciare spazio a sorprese, anche se i tracciati progettati all’interno dell’ovale della Georgia non proporranno la varietà di terreni tipica di Daytona.

Più conosciuto e storico per il Supercross è il Rice-Eccles Stadium di Salt Lake City, visitato per la prima volta già nel 2001 e sede della “bolla” che ha permesso la conclusione del campionato 2020. In quella sede si concluderà anche la stagione 2021, con due gare.

La classe regina, la 450cc, è ormai ridotta ad un duello tra Cooper Webb e Ken Roczen, separati da 15 punti. Il pilota della KTM, campione del mondo nel 2019, ha ribaltato l’inerzia della stagione a proprio favore a partire da Orlando: nelle ultime sei gare il pilota del North Carolina ha sempre preceduto il proprio avversario, conquistando peraltro cinque vittorie e un secondo posto.

Su piste più vicine allo stile motocross Roczen potrà far valere il suo background europeo, ma va ricordato come proprio a Daytona il tedesco abbia attraversato una delle serate peggiori del suo campionato. Le ultime sei gare del pilota Honda hanno fatto da contraltare a quelle di Webb, con appena tre podi e nessuna vittoria dopo la tripletta di Indianapolis. Il round di Arlington #3 ha finalmente riproposto un Roczen più competitivo, ma anche in quel caso non è bastato per arginare lo strapotere di Webb, sempre puntuale nella visione di gara e implacabile negli ultimi minuti dei main event.

Il principale ago della bilancia, tra i tanti nomi spendibili, è quello di Eli Tomac. L’ormai campione uscente, dati i 41 punti di ritardo da Webb, si è riscoperto competitivo nelle gare del Texas e a Daytona ha sfoderato una prestazione magistrale in condizioni simili a quelle che si troveranno ad Atlanta. Nonostante l’attenzione del pilota Kawasaki sia ormai comprensibilmente puntata sul National, è lecito pensare che questo voglia abdicare in grande stile frapponendosi tra i due candidati alla sua successione.

C’è poi Justin Barcia, che non fa della costanza il suo punto forte ma che può risultare tremendamente veloce se riesce a mettere tutte le tessere del puzzle al loro posto. Lo ha ribadito ancora una volta ad Arlington, quando il pilota Gas Gas è stato l’unico a tenere il ritmo dei big 3.

Alla luce delle prestazioni di Daytona c’è attesa, almeno per le prossime tre gare, per il trio Yamaha. Aaron Plessinger ha conosciuto una leggera flessione dopo le ottime prestazioni di Orlando e Daytona, Malcolm Stewart è la solita e costante presenza in top 8 anche se ad Arlington ha “tentennato” e Dylan Ferrandis è in caccia di rivincite dopo le tante delusioni delle ultime settimane.

A fronte di un Marvin Musquin e di un Chase Sexton che saranno presenti nonostante le batoste fisiche di Arlington, Zach Osborne e Adam Cianciarulo hanno invece definitivamente reso le armi per questo campionato. Infortunati ad Orlando, il primo alla schiena e il secondo ad una clavicola, entrambi hanno preferito dirottare le loro attenzioni sul National dove partiranno rispettivamente da campione e vice-campione in carica.

Le prime cinque gare della 250cc Costa Ovest non sono minimamente riuscite a determinare un vero padrone della categoria, tant’è che si ripartirà da Atlanta con cinque piloti in 15 punti. Due vittorie sono risultate sufficienti a Justin Cooper per potersi fregiare della tabella rossa, ma il pilota Yamaha sembra essere tutt’altro che inscalfibile nonostante sia a tutti gli effetti il pilota più veloce del gruppo. Le partenze hanno rappresentato un grosso limite per il newyorkese, che dovrà prestare molta attenzione anche ad Atlanta nonostante le sue ottime doti di pilota “outdoor”.

Ruolo di inseguitore, nonostante quattro podi in cinque gare, per Cameron McAdoo. Il vincitore di Daytona deve recuperare due lunghezze soprattutto a causa della grande ingenuità di Arlington #2, con un vistoso e irregolare taglio di pista che gli è costato punti importanti. Poco più lontano Hunter Lawrence, uscito incredibilmente illeso dal tremendo volo di Arlington #3 e sicuramente il pilota più “motocrossista” tra tutti i pretendenti al titolo West. Notevoli anche i passi avanti nel campo del supercross da parte del pilota Honda, progressi che dovranno però essere confermati nel gran finale di Salt Lake City.

Le schegge impazzite portano i nomi di Garrett Marchbanks, in sella alla Yamaha privata del team ClubMX, e di Jalek Swoll, sulla Husqvarna ufficiale. Un podio a testa e tanti piazzamenti in top 8 per entrambi, ai quali servirà comunque qualcosa in più per restare attaccati al treno titolato.

Tantissimi i piloti in grado di recitare una parte nella lotta per la vittoria. A partire dal debuttante Seth Hammaker, in sella alla Kawasaki e compagno di squadra di McAdoo, ha già mostrato di che pasta è fatto grazie alla vittoria di Arlington #1 e più in generale con prestazioni di assoluto spessore. Sempre in casa Pro Circuit bisogna registrare lo stop di Jordon Smith, che ha posto fine alla sua agonica stagione di Supercross slogandosi una spalla ad Arlington #3. Attesi ad ulteriori progressi i due rookies Yamaha, Jarrett Frye e Nate Thrasher, che nonostante qualche piazzamento in top 10 hanno finora occupato solo un ruolo marginale.

Torneranno in gara due piloti infortunatisi prima della pausa, ad Arlington. Nel primo evento Pierce Brown è caduto fratturandosi una mano, mentre nel terzo un problema ad una caviglia ha fermato Stilez Robertson. Entrambi sul podio a Daytona, sia il pilota della Gas Gas che quello della Husqvarna saranno di nuovo in gara domani. Sulla seconda moto del team Troy Lee Designs tornerà anche il 36enne Ryan Sipes.

Non ci saranno invece i fratelli Martin, con Alex che non ha recuperato dall’incidente di Arlington #2 e Jeremy che ormai ha puntato la sua attenzione sul National dopo l’infortunio rimediato alla prima curva del main event di Orlando #2.

A Salt Lake City tornerà in scena anche la Costa Est, ferma da Orlando #1. Le due gare dello Utah decideranno il campione tra i due alfieri Yamaha, Colt Nichols e Christian Craig, separati da otto lunghezze. Nonostante il primo abbia mostrato una competitività generalmente superiore al secondo, la difficile serata del pilota dell’Oklahoma a Indianapolis #3 ha rimesso tutto in discussione.

Il netto successo di Orlando ha rilanciato Jett Lawrence, nonostante sia ormai troppo lontano per poter impensierire i piloti del team Star Racing in ottica campionato. 38 punti di gap sono troppi per l’australiano, che comunque non mancherà di rimettersi in luce con il suo stile spettacolare e con l’obiettivo di avere almeno la meglio su Jo Shimoda (avanti di dieci lunghezze) per il terzo posto assoluto.

Già annunciate le assenze di Austin Forkner e RJ Hampshire, usciti con le ossa rotte già dalle prime tre trasferte a Houston e ormai concentrati sul National così come Max Vohland, infortunatosi invece a Indianapolis #1. Chi sarà di ritorno a Salt Lake City è invece Michael Mosiman, che dopo la botta di Indianapolis #3 tornerà in sella alla sua Gas Gas.

Immagini: RacerX Twitter, supercrosslive.com, Kawasaki, Yamaha, HRC

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