Lawrence e Tomac a terra in pochi metri, prestazione maiuscola per il campione 2023; in 250cc Deegan sbaglia e Shimoda ne approfitta
Dopo un’edizione 2024 relativamente tranquilla, la grande apertura del Supercross AMA 2025 ad Anaheim è tornata ad offrire la consueta serata di genuina follia a cui gli appassionati delle ruote tassellate sono storicamente abituati. All’interno dell’Angel Stadium è successo di tutto e a prendersi l’ultima parola è stato Chase Sexton, atteso alla stagione della verità e sicuramente partito con il piede giusto.
In pochi metri dall’inizio del main event sono crollate le speranze di Jett Lawrence ed Eli Tomac, costretti a rimonte dalle retrovie. Il campione in carica ha percorso la prima curva su un paio di tuffblocks, ritrovandosi ultimo, e nel corso del suo recupero è caduto nel tratto sabbioso: il 12° posto finale è un bottino molto magro ma, per come si è sviluppata la sua serata, forse poteva andare anche molto peggio. Tomac si è ritrovato al comando dopo le prime due curve ma la gioia sua e del pubblico è durata giusto il tempo di arrivare alla terza, quando la Yamaha #3 è finita al suolo; per il pilota del Colorado una risalita più ordinata rispetto all’australiano e un quinto posto sotto la bandiera a scacchi.
Sexton è salito alla ribalta strappando la leadership a Jason Anderson al quarto giro e da quel momento non ha lasciato intentato il minimo centimetro di pista, nonostante qualche sussulto. Se il campione 2023 doveva dare una risposta circa la sua effettiva competitività, in un periodo alquanto particolare della sua carriera, Anaheim #1 ci ha restituito la miglior versione del capitano del team KTM, giunto alla vittoria numero 30 da professionista.
Gli anni passano, ma Ken Roczen non passa mai. Le gare autunnali hanno mostrato tutte le complicazioni che il pilota tedesco ha dovuto attraversare per lasciarsi definitivamente alle spalle l’infortunio di Nashville 2024 e anche le qualifiche del pomeriggio sono trascorse a dir poco male (14° tempo), ma quando si è arrivati al cancelletto le problematiche sono finite sotto al tappeto: Roczen si è aggiudicato di autorità la sua heat ed è stato l’ultimo a mollare la presa su Sexton nel main event. Un secondo posto davvero prezioso.

Podio di capitale importanza anche per Anderson quando gli occhi di tutto il mondo erano concentrati sull’altra Kawasaki factory, quella di Jorge Prado. Finale molto solida per “El Hombre”, che ha persino resistito al solito forcing conclusivo di un Cooper Webb mai troppo brillante da queste parti ma comunque buon quarto. Per quanto concerne il quattro volte iridato il secondo posto nella batteria è risultato illusorio: dopo i primi minuti di un main event iniziato con l’holeshot il ritmo è decisamente calato e una caduta ha aggiunto il carico da 90; il galiziano ha chiuso 14°.
Nella top ten della folle “A1” hanno trovato quindi spazio Justin Barcia, sesto sull’unica Gas Gas ufficiale, Justin Cooper, un clamoroso Justin Hill ottavo sulla KTM privata del team Tedder, Aaron Plessinger e Malcolm Stewart, segnato da una terrificante caduta nel corso della sua heat. 11° Hunter Lawrence, anche lui caduto in corso d’opera mentre viaggiava poco lontano dal podio. Buon 16° posto per la migliore delle Beta, quella di Mitchell Oldenburg.
La caduta degli dei non ha risparmiato nemmeno il debutto della 250cc West, che nelle ultime ore ha perso due fondamentali protagonisti: Austin Forkner è stato spostato nella East Coast per un cambio di programma in seno a Triumph, mentre Levi Kitchen è stato costretto a scelta analoga a causa di un malessere che lo ha fermato ai box per questo fine settimana. Doveva essere senza timore di smentita la serata di Haiden Deegan, ma “Dangerboy” ha impattato contro la Gas Gas di Ryder DiFrancesco in partenza e si è ritrovato, come l’anno scorso, a dover correre in rimonta fino ad una quinta posizione strappata con la forza a Coty Schock all’ultima curva.
Tutto a vantaggio di Jo Shimoda, unico elemento del team Honda a poter davvero sorridere in questo pazzo sabato sera. Il giapponese ha finalmente azzeccato lo spunto dal cancelletto e si è messo nelle condizioni di poter seguire il proprio passo, peraltro molto competitivo, senza doversi curare troppo degli avversari. Mai così in alto il #30 nel primo atto della stagione, di certo non si è assicurato il ruolo di favorito per la corona ma si è trattato in ogni caso di un enorme passo avanti.

Dopo essersi assicurato il primo podio in carriera nel playoff dello scorso settembre a Concord, Julien Beaumer ha terminato secondo dando concretezza agli enormi passi avanti compiuti nella off-season. Il pilota KTM, proveniente dalle competizioni di moto d’acqua, ha marcato la pole position e ha dominato la sua batteria; nel main event non è riuscito a reggere il ritmo di Shimoda, ma anche nelle interviste post-gara ha mostrato grande sicurezza nei suoi mezzi dicendosi sicuro di poter ulteriormente migliorare già a partire dal prossimo round.
Top 3 completata da Jordon Smith, che nonostante una caduta ha portato per la prima volta la Triumph alla premiazione finale nel Supercross. A permettere all’ex alfiere Yamaha di rimediare al suo errore è stato lo sbaglio commesso a sua volta da Garrett Marchbanks, che ha gettato alle ortiche la possibilità di incassare un podio al suo ritorno in Kawasaki quando il cronometro ormai era prossimo allo scadere.
Di gran lunga miglior risultato in carriera per DiFrancesco, quarto davanti ai già citati Deegan e Schock. Continua l’ottima esperienza americana di Anthony Bourdon, settimo: una première di grande successo anche per il team BarX Racing a seguito del passaggio da Suzuki a Yamaha. Ottavo il debuttante neozelandese Cole Davies, quindi Marchbanks e la Yamaha privata di Cole Thompson.
Archiviato il sempre appassionante capitolo inaugurale della stagione, tra sette giorni si resterà in California per il secondo appuntamento del Supercross AMA: teatro di gara sarà lo Snapdragon Stadium di San Diego.
Classifica 450cc:
Classifica 250cc:
Immagini: Supercross on X, HRC Media Center
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