Supercross | Aaron Plessinger emerge dalla palude di Foxborough

Autore: Federico Benedusi
federicob95
Pubblicato il 6 Aprile 2025 - 05:07
Tempo di lettura: 6 minuti
Supercross | Aaron Plessinger emerge dalla palude di Foxborough
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In una serata infernale è il “Cowboy” a trionfare nel fango, Webb guadagna punti; in 250cc East Hymas riscrive la storia

Dal primo all’ultimo minuto dell’evento di Foxborough, la pioggia è stata assoluta protagonista del 12° appuntamento del Supercross AMA 2025 e ha scritto una lunga serie di risultati inaspettati. Per i grandi specialisti dell’indoor si è trattato di una serata infernale, in un mare di fango che non ha lasciato un attimo di respiro. La parola d’ordine è stata sopravvivenza e Aaron Plessinger è un autentico specialista in questo campo, confermatosi a pieno titolo anche stavolta.

Quando il terreno si fa pesante il “Cowboy” del team KTM diventa pressoché imbattibile e nel main event del Gillette Stadium solo Justin Cooper è riuscito a prendersi per sé qualche curva in testa alla classifica. Con la solita maestria tra i canali e le pozzanghere Plessinger si è fatto spazio e ha tagliato il traguardo da vincitore con un vantaggio di quasi 26 secondi. Sette vincitori diversi nella stagione in corso, ora ne manca solo uno per raggiungere lo storico record del 1985.

In seconda posizione dopo la vittoria nella sua heat il due volte campione del mondo SX2 Shane McElrath, al primo podio nella classe regina. In un periodo molto sfortunato per Honda, il team Quadlock Genuine Racing ha compensato la mancanza di moto ufficiali dell’Ala Dorata grazie alla formidabile performance del pilota del North Carolina.

E dallo stesso Stato arriva il terzo classificato di Foxborough, Cooper Webb, che si è pienamente calato in un girone dantesco ma ne è uscito trionfatore almeno in chiave campionato. Con la sua Yamaha fumante per tutta la (pur accorciata) finale, il leader della classifica non ha mai ceduto un metro e nelle ultimissime battute è stato premiato da una serie di errori dei suoi avversari, rimasti impantanati o finiti a terra all’approcciarsi della bandiera a scacchi.

Ken Roczen ha assaporato un clamoroso podio ma lo ha lasciato per strada proprio all’ultimo giro. Sarebbe stato un risultato dal sapore epico per il tedesco, che oltre al legamento della spalla ormai completamente lacerato ha dovuto fare i conti con il riacutizzarsi di un problema ad una caviglia emerso con un colpo preso in qualifica; quarta posizione per la Suzuki #94, davanti ad un altro specialista del fango come Justin Barcia, caduto mentre si trovava terzo.

Nemmeno la pioggia ha cancellato i peccati di Chase Sexton, che fino ad oltre lo scadere del tempo regolamentare stava andando incontro ad un risultato da pollice alto per la classifica ma poi ha vissuto l’ennesimo ribaltamento negativo. Il pilota dell’Illinois ha perso tanto tempo cadendo dopo il salto d’arrivo e nel trambusto dell’ultimo giro si è ritrovato addirittura sesto, lasciando altre cinque lunghezze a Webb.

Best rank a stelle e strisce per Beta, che ha raggiunto la settima posizione con Benny Bloss alla terza top ten consecutiva; alle spalle della RX450 toscana si è inserito Colt Nichols con la seconda Suzuki, quindi la privatissima Kawasaki di Logan Leitzel e Dylan Ferrandis al decimo posto. Tra i naufragati si annoverano il già citato Cooper, autore dell’holeshot ma poi precipitato 11° con anche un paio di posizioni di penalità per taglio pista, e Malcolm Stewart, 13° dopo una lunga serie di cadute.

Con i risultati della Pennsylvania, Webb si è riportato a +15 su Sexton e ha inspirato un’ulteriore boccata di ossigeno a seguito della strepitosa vittoria di sette giorni fa a Seattle. Piuttosto salda, finché il fisico reggerà, la terza piazza di un Roczen che comunque marca tuttora -36 dalla tabella rossa, nonostante le enormi problematiche che sta attraversando.

Se la finale della 450cc è stata complicata da leggere e interpretare, quella della 250cc East (durata appena una decina di minuti in totale) ha assunto toni da allucinazione collettiva. Ad emergere è stato Chance Hymas, il quale ha scritto una delle pagine di storia più importanti della classe cadetta: dal 1985 non era mai successo che uno dei due campionati regionali della cilindrata più piccola registrasse sei vincitori diversi in una stessa stagione, traguardo raggiunto proprio dal portacolori Honda, peraltro 11° pilota differente a trionfare quest’anno su 12 gare tra West ed East.

Protagonista della serata è stato anche lo sconosciuto Dayton Briggs, in sella ad una Husqvarna privata. Arrivato dal Gruppo C delle qualifiche, il californiano ha segnato il secondo miglior tempo assoluto e ha ripetuto lo stesso risultato in batteria; in finale è scattato davanti a tutti e ha guidato il gruppo per due giri, prima di una caduta che lo ha retrocesso al 17° posto. Quasi sicuramente non avrà più un’occasione del genere, ma a tratti l’inferno di Foxborough gli sarà sembrato il paradiso.

Primo podio in carriera da professionisti per Cullin Park e Gage Linville, rispettivamente secondo e terzo. Se il pilota del team Honda Phoenix Racing ha corso una finale costante e regolare, restando sempre in corsa per la top 3, il privato KTM ha coronato una clamorosa rimonta dopo essere rimasto coinvolto nell’ammucchiata causata da RJ Hampshire alla prima curva. Il campione West ha ribadito il suo scarso feeling con la pioggia arrivando a velocità fuori controllo in una pozzanghera e finendo inevitabilmente a terra; nell’incidente ha trascinato con sé altri potenziali protagonisti come Maximus Vohland e Nate Thrasher, a loro volta attardati nella classifica finale.

Sembrava nuovamente tutto a favore di Tom Vialle, nella posizione di guadagnare tanti punti su tutti gli avversari fino allo scadere del tempo, ma è proprio in quel momento che il due volte iridato di motocross è incappato nell’errore che ha bruciato tutti i suoi sforzi. Da una caduta in una zona di waves il francese è ripartito solo per incappare in un nuovo e definitivo stop poche curve più tardi: ritiro, ultima posizione e zero punti per il campione East in carica, che ha aperto una voragine nella sua classifica.

Varco in cui si è infilato Seth Hammaker, che di certo non potrà esaltarsi per un nono posto ma che allo stesso tempo può dirsi sopravvissuto ad un main event terrificante. Il pilota ufficiale Kawasaki è stato preceduto da un paio di compagni di marca privati, Jack Chambers e Mark Fineis, ma i punti conquistati si sono rivelati sufficienti ad agganciare Vialle nella graduatoria generale e, almeno per questa volta, tanto basta.

La nuova situazione della 250cc East vede infatti sei piloti racchiusi in 18 punti. Hammaker e Vialle sono tabella rossa a pari merito, Hampshire segue a -2 nonostante tutti i guai, Hymas si è riportato a -8 con la storica vittoria odierna, il regolarissimo Park è a -15 e Thrasher chiude il sestetto avendo di fatto ricavato qualcosa anche da un 19° posto.

La prossima fermata per il Supercross AMA 2025 è targata Philadelphia, all’interno del Lincoln Financial Field. Il secondo appuntamento consecutivo in Pennsylvania accoglierà anche il secondo Showdown della classe 250cc, arrivata ad uno snodo fondamentale per la East ma molto carica anche per la sfida titolata nella West.

Classifica 450cc:

Campionato piloti 450cc:

Classifica 250cc East:

Campionato piloti 250cc East:

Immagini: KTM Media Center, HRC Media Center

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