Il pilota giapponese potrebbe ritrovarsi ora in un momento chiave che definirà la propria carriera, in un verso o nell’altro.
Ogni anno diversi piloti si ritrovano ad affrontare stagioni che per loro possono avere effetti importanti, se non decisivi, per il proseguo delle proprie carriere, con i risultati ottenuti che nella stragrande maggioranza dei casi indirizzano le situazioni da una parte o dall’altra. Quest’anno a rientrare nel discorso c’è anche Ayumu Iwasa, 23enne pilota giapponese al secondo anno in Super Formula dopo una lunga militanza nelle Feeder Series a stampo principalmente europeo.
Iwasa, però, è tutt’ora legato al mondo della Formula 1 tramite il gruppo Red Bull, nonostante non sia più ufficialmente membro dello Junior Team di Milton Keynes al termine dello scorso anno: a tal proposito, Iwasa è stato coinvolto in diverse occasioni per svolgere le FP1 in qualità di Rookie in questi ultimi due anni, sia per Red Bull che la VCARB, svolgendo il ruolo di terzo pilota per entrambe e cullando a sua volta il sogno di approdarvi a tempo pieno in futuro. Nonostante ciò, questo doppio impegno potrebbe cessare al termine di questa stagione per diversi motivi, tra cui i risultati in pista ma non solo.
La stagione 2025 è la prima che Team Mugen, formazione dove Iwasa gareggia in Super Formula, affronta dopo la fine del rapporto con Red Bull avvenuta al termine dello scorso anno e che anticipa di fatto la conclusione della collaborazione del team di F1 con la stessa Honda, accordo che prevedeva anche il collocamento dei giovani piloti del Red Bull Junior Team sulla vettura #15 del team spinto dai motori della casa nipponica per una stagione di Super Formula, situazione che in questi anni ha accolto anche nomi del calibro di Pierre Gasly e Liam Lawson.

Ciò che potrebbe determinare molto del futuro di Iwasa sarà cosa riuscirà ad ottenere in Super Formula, come fosse una sorta di cartina tornasole. Al momento in cui scrivo il campionato giapponese ha archiviato la prima metà dell’edizione 2025, iniziata con Iwasa in grado di chiudere il primo weekend di Suzuka da leader del campionato con due podi. Dal successivo fine settimana di Motegi, però, la buona sorte gli ha voltato le spalle, con due ritiri nelle ultime tre gare per problemi tecnici che gli hanno portato due 0 pesantissimi, il tutto mentre Tadasuke Makino e Kakunoshin Ohta hanno fatto piazza pulita a Motegi prima delle difficoltà avute da entrambi ad Autopolis, dove però Makino ha chiuso a punti mentre Iwasa ha visto svanire una grande chance per vincere a causa del guasto avuto sulla propria vettura quando era al comando della gara.
Iwasa ora si ritrova al quarto posto del campionato di Super Formula con 41 punti, a -24 dal leader Makino; con ancora sette gare da disputare non è un distacco impossibile da recuperare per rientrare nella lotta per il titolo, ancora molto aperta anche ad altri piloti. Vedendo l’attuale situazione, però, viene facile pensare a cosa potrebbe portare questa serie di eventi sul futuro di Iwasa, attualmente in un’ipotetica situazione che lo vede avere “un piede in due scarpe” per via delle dinamiche appena raccontate.
É comprensibile che Iwasa tenga ancora viva la speranza della F1 tramite il sistema Red Bull, con la situazione da porte girevoli sempre viva nel modus operandi di Helmut Marko (anche dopo sole due gare dal via del campionato…) che aiuta le chance di promozione di Iwasa. Allo stesso tempo, però, il giapponese ha bisogno di portare risultati convincenti per supportare la propria candidatura, anche per vincere una forte concorrenza proveniente dall’Europa che risponde ai nomi di Pepe Martì ed Arvid Lindblad. Tutto può succedere, e mai dire mai con questa imprevedibilità sempre presente nella struttura Red Bull…
In alternativa, il futuro di Iwasa potrebbe tingersi interamente a tinte giapponesi, continuando l’avventura in Super Formula affiancando a quell’impegno a tempo pieno un passaggio nel Super GT, il principale campionato giapponese per le auto a ruote coperte e molto popolare non solo nel Sol Levante ma in tutto il mondo. Ciò non è da escludere, anche perché è tipico vedere i piloti impegnati in Super Formula essere protagonisti anche nel Super GT (sia nella classe regina GT500 che tra le GT300), categoria che vede competere anche auto provenienti al di fuori dal Giappone ed omologate secondo il regolamento FIA GT3.
Un altro fattore che potrebbe essere a favore di un approdo di Iwasa nel Super GT, dove l’anno scorso partecipò ad una sessione di test pre-campionato sulla Honda Civic Type R-GT GT500, è la possibilità di inserirsi nell’attuale ricambio generazionale che sta coinvolgendo la categoria, che negli ultimi due anni ha salutato due leggende come Yuji Tachikawa e Ronnie Quintarelli. Guardando gli attuali piloti presenti nel campionato 2025, non sarei sorpreso se a fine anno in casa Honda ci potesse essere qualche avvicendamento in vista del 2026 per motivi anagrafici ed in particolar modo nei casi di Koudai Tsukakoshi e Takuya Izawa, che potrebbero anche decidere di appendere il casco al chiodo all’età di 39 anni il primo e 41 il secondo, favorendo così un’eventuale inserimento di Iwasa nel caso in cui voglia tentare l’avventura nel Super GT ed Honda glielo consenta passando direttamente per la porta principale. Un’altra opzione per il passaggio nel Super GT sarebbe di iniziare dal gradino più basso, ovvero dalla GT300 ripercorrendo a grandi linee la scelta fatta da Igor Fraga con Anest Iwata Racing, in modo da poter puntare in seguito ad una promozione “tra i grandi”.
Sicuramente il futuro di Iwasa è tutto da scrivere, e la seconda parte dell’attuale campionato di Super Formula potrà dirci tantissimo sulla direzione che prenderà la sua carriera. Ora tocca a lui, con l’obiettivo di puntare alla miglior soluzione possibile.
Immagini: Twitter / Ayumu Iwasa
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