Sulla F1 spezzatino proposta da Hembery

Autore: Alessandro Secchi
alexsecchi83 alexsecchi83
Pubblicato il 15 Dicembre 2015 - 16:25
Tempo di lettura: 3 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Collegati per la versione completa
Sulla F1 spezzatino proposta da Hembery
P300
Home  »  BlogF1Seven

Arrivo con qualche giorno di ritardo sulla questione, ma volevo accertarmi che fosse vera.

Qualche giorno fa Paul Hembery ha lanciato una proposta che vedrebbe rivoluzionato il calendario di F1, dividendolo in tre tronconi all’interno dello stesso anno: uno europeo, uno americano, uno asiatico (+Australia). I vantaggi ipotizzati? Taglio dei costi, con GP tutti vicini: possibilità per gli spettatori dei tre mini-campionati di godersi le gare nel loro orario pomeridiano senza dover puntare la sveglia. Potenziale ingresso di nuovi spettatori. I tre mini campionati avrebbero un loro singolo vincitore, con poi a fine anno il campione del mondo ‘vero’ che verrebbe comunque mantenuto.

Un’ipotesi di calendario, seguendo l’ipotesi di Hembery, potrebbe essere:

Calendario asiatico-australiano: Australia, Malesia, Giappone, Cina, Bahrain, Russia, Abu Dhabi, Singapore.
Calendaio europeo: Spagna, Monaco, Austria, Germania, Inghilterra, Ungheria, Belgio, Italia, Azerbaijan
Calendario americano: Stati Uniti, Canada, Messico, Brasile eventuali nuovi ingressi (Hembery parla di un GP in California)

[spacer color=”CCCCCC” icon=”Select a Icon” style=”1″]

Sinceramente credo che, se siamo arrivati a questo punto, la situazione sia davvero tragica e difficilmente si possa tornare indietro. Rispetto la proposta ma non la condivido assolutamente, e per diversi motivi.

L’appassionato che vuole seguire uno sport, la sveglia la punta sempre e comunque. Io le levatacce alle 4 di notte per seguire i GP d’Australia me le sono fatte, così come le faccio ora. Se poi si vuole puntare al pubblico generalista per rimpolpare gli ascolti, è un’altra storia. La F1 si dovrebbe preoccupare di recuperare gli appassionati persi, non di raccogliere pubblico occasionale.

Prima di proporre un calendario americano, valuterei quanto viene seguita la F1 negli States. Abbiamo più volte commentato nelle nostre dirette i dati d’ascolto di NASCAR e Indycar, con la prima che se non sbaglio superava a fatica il 2% e la seconda che non arrivava allo 0.50%. Siamo sicuri di voler aumentare l’esposizione di questa F1 da quelle parti?

Siamo sicuri che si ridurrebbero i costi? Escluse le gare europee, durante le ‘serie’ continentali dove verrebbero riportate le monoposto? In quale fabbrica? Non sarebbe comunque necessario tornare alle Factory di competenza? Non vedo tutto questo vantaggio, anzi vedo solo un problema in più nello stare magari due/tre mesi nello stesso continente.

Sugli orari: Permettere ai tre “popoli” di godere di X gare al loro orario giustificherebbe loro dal non seguire tutte le altre? E che modo sarebbe di raccogliere spettatori?!

Sulla tradizione: una delle poche cose rimaste inalterate in questo sport sono gli appuntamenti storici nel periodo a loro ‘assegnato’. Penso a Montecarlo a Maggio e Monza a Settembre. Stravolgere anche questo in nome delle televisioni significherebbe dare un altro colpo basso ad una tradizione sempre più calpestata.

In definitiva: la Formula 1 deve rimanere una e unica. Non deve farsi americana, europea o asiatica per far piacere a questo o quel continente. Chi la vuole seguire la seguirà comunque.

Il vero problema non è render comodo lo spettatore, ma fargli venire la voglia di puntare la sveglia anche se vive a New York. E come? Non certo imponendo alle squadre di scegliere le gomme tre mesi prima, ma rivedendo i regolamenti in funzione dello sport e non dello show.

---

Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi


Condividi

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

NordVPN
LE ULTIME DI CATEGORIA