E’ probabile che Andrea Locatelli fosse alla ricerca di un weekend così da tutta una vita, sicuramente da parecchi anni a questa parte. Dopo la pole position di ieri, il pilota nato ad Alzano Lombardo e arrivato in Supersport dopo tre anni di insuccessi in Moto2 ha dominato senza la minima difficoltà o sbavatura la sua gara di debutto, terminando con oltre cinque secondi di vantaggio sul secondo classificato. Un biglietto da visita di tutto rispetto, ma anche uno spunto di riflessione importante su quale sia il livello della SSP600 a oggi rispetto alla Moto2.
La giornata è stata ancora più proficua per l’Italia, che ottiene una “doppietta” grazie a Raffaele De Rosa, secondo su MV Agusta. Il campionato del napoletano è partito decisamente meglio rispetto alla scorsa stagione, che si è pure tolto la soddisfazione di tenere dietro un esperto della categoria del calibro di Jules Cluzel. La vera delusione della gara è rappresentata dal campione del mondo Randy Krummenacher la cui gara è durata circa cinque secondi, comprendente una partenza anticipata, un tentativo impossibile di recupero dall’esterno di curva 1 e una caduta alla stessa curva; non la maniera migliore per iniziare il proprio anno di difesa titolata.
LA CRONACA
Alla partenza Locatelli e Mahias scattano bene dalle loro piazzole mentre Krummenacher ne combina una dopo l’altra: il semaforo ci mette qualche frazione di secondo in più del normale per spegnersi e l’elvetico viene colto alla sprovvista, partendo in anticipo. Il #1 si arresta immediatamente ma perde il guizzo alla partenza e viene sfilato dal resto del gruppo, con l’obbligo di una rimonta che non avverrà mai, poiché alla Doohan arriva già la caduta nell’estremo tentativo di superare diversi piloti. “Zero” pesantissimo per il mondiale, pur essendo solo alla prima gara.
Ci si aspetta una lotta rusticana per le posizioni da podio, come successo in SBK, ma non sarà affatto così. Locatelli, dopo un primo giro di studio, s’invola dominando incontrastato, con la vana resistenza di Mahias prima e De Rosa poi. Il #3 riesce a superare la coppia francese Mahias-Cluzel relegandola a una lotta per il terzo posto, insieme al terzo transalpino Corentin Perolari. Alle loro spalle Phillip Öttl, più staccati gli altri.
Tra il terzo e il quarto giro il distacco tra i due azzurri raddoppia da uno a due secondi e i giochi per la vittoria praticamente si chiudono. L’unica variabile è rappresentata dal pit-stop obbligatorio dal sesto giro fino al decimo, a cui però non giungerà Öttl: una caduta alla Southern Loop lo estromette dalla contesa mentre era quinto.
Il girone delle soste si apre al settimo passaggio, nel quale rientrano De Rosa, Cluzel e Odendaal. La sosta del sudafricano è rapidissima (fin troppo, come poi si scoprirà) ed egli rientra in pista prima dei due avversari più blasonati. Nel giro successivo è il turno di Viñales, Soomer, Öncü e González. C’è anche la caduta di Bergman e la penalità per Cresson comminata per partenza anticipata, mentre Locatelli continua a guidare indisturbato la corsa.
Quella di Cresson è solo la prima di una serie di penalità infinita, tutte legate a dei tempi di percorrenza della pitlane troppo brevi: Odendaal, Cluzel, Viñales, Soomer, Fuligni e van Sikkelerus sono tutti penalizzati per questo motivo, con aggiunta di tempi differente al termine della corsa; paradossale il caso di “Julo”, penalizzato di appena otto centesimi di secondo, fino ad arrivare ai 9.6 secondi inflitti ad Isaac Viñales o ai 13.3 aggiunti a Jaimie van Sikkelerus. Al nono giro anche Locatelli rientra, senza problemi di sorta durante il pit-stop.
L’italiano del team Evan Bros ritorna in testa quando è proprio van Sikkelerus a fermarsi per ultimo, trasformando gli ultimi in giri in pura amministrazione del vantaggio. Dietro di lui, l’azione è poca o nulla: De Rosa si ritrova alle spalle di Cluzel dopo la sosta ma riesce a ripassarlo con discreta facilità a quattro giri dalla fine, consolidando il secondo posto; è più serrata la lotta tra Mahias e Perolari, con lo yamahista che all’ultimo giro s’infila all’interno della curva Stoner per passare il connazionale, che risponde all’Honda Hairpin ma deve cedere alle Lukey Heights, con la anche il rischio che ci sia stato un contatto tra i due.
Vince quindi Locatelli al suo primo tentativo in questa categoria, davanti al connazionale Raffaele De Rosa e a Jules Cluzel. Ottima la giornata di tutto il team GMT94 con Perolari quarto davanti a Mahias, poi Soomer in sesta posizione. Si segnala l’ottavo posto di González sulla Kawasaki ZX-6R della squadra ParkinGO, staccato di venti secondi dalla vetta.
Qui i risultati della gara e la classifica iridata.
Fonte immagine: worldsbk.com
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